Capitolo 47

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Mi siedo ad un tavolino abbastanza nascosto dal bancone dove è' seduta Chloe.
Ha continuato a guardarsi intorno forse immersa in qualche pensiero quotidiano.

Ho tanta voglia di stringerla.
Ho tanta voglia di baciarla.
Ho tanta voglia di dirle che mi manca.
Che mi è' mancata.

Un tizio biondo in giacca di pelle le si avvicina. Barcolla. Probabilmente e' ubriaco.
Mi pare si chiami Hemmings. Luke Hemmings. Figlio di un importante avvocato di Doncaster.

"Non credo che tuo padre abbia una giusta causa per questo." Penso guardandolo.
Ci sta provando con lei.
Chloe indietreggia un po.
Parlottano ma non capisco bene cosa si dicono. C'è troppo frastuono.
Mi limito a leggerle il labiale per quanto mi sia possibile.
Guardo le labbra di lui. "Pallette,o crocchette."

Pallette,crocchette?
Cosa cazzo c'entrano Harry?

E poi vedo la mano di Chloe scorrere veloce sulla guancia di Hemmings.
Crolla a terra sbattendo sullo scalino di legno che porta ad un piccolo rialzo.

"Merda."
Mi alzo istintivamente pronto a raggiungere Chloe.
Ma non voglio. Non voglio rincontrarla in questo modo. Non mi va.
La vedo alzarsi in piedi e correre fuori dalla porta di emergenza.
Questa volta i piedi corrono.
Senza pensarci troppo.
La seguo.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora