Capitolo 62

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Mi rigiro nelle mie coperte mentre un raggio di sole mi attraversa il viso.
Aprendo faticosamente gli occhi noto che il sole e' già alto.
"Che cazzo di ore sono?" Borbotto alzandomi a sedere impaurita forse dal fatto di trovare Ans che mi chiede di fargli un lavoretto prima di andare a lavoro. Bah. Quella è' acqua passata.
Il sole mi sbatte ancora sul viso e le lenzuola iniziano a prudere,forse e' meglio che mi alzi.
Apro la finestra e mi affaccio su quella che dovrebbe essere Doncaster,anche se' l'aria non e' più la stessa riesco ancora a vedere lo stadio campeggiare su tutta la città. Un ricordo che mi balena. Me e Lou che ascoltiamo la partita dalla terrazza di casa nostra.
"Il traffico e' sempre lo stesso." Penso notando la fila di piccole macchine disposte di fronte al semaforo. Gente che va e gente che viene,proprio come me.
La porta bussa freneticamente mentre richiudo la finestra e mi studio pensando se sia veramente il caso di aprire in top e pantaloncini corti.
Tanto non avrei lo stesso tempo di cambiarmi. La curiosità mi uccide.

"Magari potrebbe essere Harry.."

Scaccio quel pensiero dalla mente e afferro la maniglia girandola.
E' lo stesso ragazzo impacciato che mi consegno' la lettera ieri,solo che oggi è' ancora più timido e impaurito. Forse non aveva notato che l'altra volta ero quasi seminuda..
"Emh..servizio in camera..." Sussurra nervosamente stendendomi un mazzo di fiori. "L'ha-ha-ha-hanno portato poco fa'." Riesce a guardarmi negli occhi ma distoglie subito lo sguardo.
Sorrido piano e stendo la mano per prendere il meraviglioso mazzo di rose.
"C'è un biglietto o qualcosa?" Le chiedo gentilmente portandomi un gambo al naso e odorando il meraviglioso profumo.
Il tizio scuote la testa. "N-No."
"Oh,fa nulla." Sorrido e faccio per chiudere la porta quando il pensiero della lettera mi balena in mente. Anche il tizio fa' per andarsene ma lo fermo.
"Senti scusa..mi servirebbe un informazione.." Mi allungo per poggiare il mazzo sul letto disfatto.
"Mi dica.." Si sfrega la tempia imbarazzato. "A s-sua disposizione."
Ridacchio. E' carino anche se timido,fa abbastanza tenerezza. "Sai chi mi ha portato quella lettera ieri?" Mi appoggio alla maniglia. "Insomma,hai visto il tizio o la tizia?"
I suoi occhi si riempiono di terrore. "Io,Io forse non ricordo bene.." Si gratta di più la tempia. "A-A-A dir la verità l'hanno lasciata in ufficio...io non ho visto nessuno." Il suo mento trema e i suoi occhi mentono. Decido di reggergli il gioco. "Oh,okay." Sorrido.
Lo guardo allontanarsi freneticamente come la volta scorsa. "Quel ragazzo e' strano,molto strano." Richiudo la porta e mi siedo sul letto esaminando le rose. Nessun biglietto,nessun riferimento a persone o altro. Possibile che le abbia inviate Harry? Bah.. Sospiro e prendo un paio di vestiti dalla valigia.
Devo prendere un po' d'aria.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora