Capitolo 72

117 4 0
                                    

La sua lingua stringe forte la mia rendendo il bacio più lungo e veritiero del solito.
Le stringo forte la nuca mentre lui mi tiene le sue grandi mani sui miei fianchi stringendomeli piano.

Mi è' sempre mancato tutto questo.

"Mi era mancato.." Mi stacco piano guardandolo e accarezzandole le labbra rosee. "Mi sei mancato.." Sorrido.
"Mi sei mancata.."
"Io non so' se posso però.." Sussurro guardandolo e accarezzandogli piano la guancia. "Stiamo facendo tutto così..."
"E' il giusto,Chloe. E' il giusto.."
Mi sale al naso un terribile odore di rose rosse facendomi ricordare il mazzo che mi era arrivato in camera da letto in hotel.
"Posso chiederti una cosa?" Lo guardo.
"Si,dimmi."
Mi accarezza ancora le cosce con il suo tocco leggero,che mi era mancato tantissimo negli ultimi anni.
"Hai mandato tu in camera mia quel gigantesco mazzo di rose?"
La sua espressione sembra sorpresa e al tempo stesso confusa.
"Mazzo di rose rosse?" Mi guarda.
"Si,era davvero gigantesco,e emanava davvero un buon odore,non saprei..."
Sembra pensare per almeno dieci secondi prima di guardarmi di nuovo con un espressione mista a preoccupazione e confusione. "Credi che centri qualcosa con la lettera?"
Scuoto la testa guardandolo. "Beh,non saprei. La lettera era piuttosto seria,invece un mazzo di rose rosse..e' piuttosto un gesto romantico.."
"Hai controllato se ci fosse scritto qualcosa?"
"Intendi un nome,o una numero di telefono?"

La mia mente corre. Ma non riesco minimamente a ricordare se in mezzo ai fiori ci fosse qualche biglietto.

"Andiamo in camera,le hai ancora giusto?"
"Se stai cercando di chiedermi se puoi dormire con me stanotte,la risposta e' no." Rido alzandomi e guardandolo mentre lui sbuffa e mi raggiunge.
"Sul serio,voglio vedere queste rose,non mi convincono parecchio."
"Non c'è nessuno che cerca di uccidermi,tranquillo." Rido ancora spintonandogli un braccio.
"Restami vicino comunque." Mi prende la mano facendola passare intorno al suo braccio. "Così mi assicuro che nessuno tenti di stuprarti in qualche vicolo."

***

Arriviamo in camera da letto circa venti o trenta minuti dopo,ancora stretti l'uno contro l'altro,e ancora fingendo che tra di noi non sia mai successo nulla. La mia mano stretta intorno al suo braccio mi fa sentire protetta,come se quella fosse la sua casa,il suo posto..
Harry si avvicina piano all'enorme vaso di vetro posto sulla scrivania della mia camera,dove campeggiano il mazzo di rose rosse immerse nell'acqua. Si china esaminandole meglio.
"Non c'è nulla di strano." Lo guardo ridendo piano e appoggiando la mia borsa sul letto. E' terribilmente affascinante anche quando guarda un semplice contenitore di vetro.
"Già,credo sia tutto normale,solo che non sono rosse.." Borbotta strofinandosi il pollice e l'indice su un petalo.
"Cioè?" Scuoto la testa prendendole il braccio e avvicinandomi. "Cosa c'è di strano?" Chiedo ancora guardando prima il petalo e poi lui.
"Sembra una specie di tinta,non saprei.. Tipo,sangue rappreso.."
Un brivido mi percuote la colonna vertebrale costringendomi a distogliere lo sguardo. Quando riporto lo sguardo al vaso di vetro noto che Harry mi sta guardando con aria preoccupata.
"Cos'hai?" Mi chiede lasciando il contenitore e mettendomi un braccio dietro la schiena.
"Non può essere s-s-angue rappreso." Balbetto reggendomi alla sua spalla e tenendo fisso lo sguardo sul mazzo di rose.
"No,ma infatti.." Harry tossisce facendomi allontanare e trascinandomi sul letto. "Era solo una teoria la mia,però è' come se qualcuno ci avesse spruzzato del rosso sopra.." Sussurra.
Evidentemente non ricorda la mia fobia per il sangue.
"Capisco,si." Annuisco sbuffando.
"Possiamo sempre buttarle se vuoi."
"Credo sia meglio." Borbotto alzandomi e svuotando il vaso nel lavandino del bagno. Harry mi osserva seduto sul letto mentre butto l'intero mazzo di rose nel piccolo cestino accanto alla doccia.
"Fatto." Sorrido debolmente sedendomi di nuovo accanto a lui.
Il suo sorriso si allarga e combacia perfettamente con la forma delle sue labbra. E' semplicemente stupendo con quelle piccole fossette ai lati delle guance.
"Cosa vogliamo fare ora?" Chiedo sbuffando e guardandolo.
"Tu cosa vuoi fare?" Il suo sorriso malizioso.
"Non quello che stai pensando." Ridacchio sistemandomi i capelli.
"A cosa pensi che stia pensando?" La sua mano scivola sulla mia coscia iniziando a muoversi lentamente su e giù.
"Harry.." Il mio labbro trema,e la mia gola esegue una voce del tutto nuova,rauca,vecchia.
La sua bocca e' tremendamente vicino al mio collo e le sue labbra sfiorano la pelle mentre mi sussurra all'orecchio.
"Stanotte rimango qui."
"Oh,no." Scuoto la testa deglutendo.
"Oh,si." Ridacchia sfiorando ancora la pelle del mio collo.
Capisce che sono a disagio. Lo sta facendo apposta.
"Credo che stanotte abbiamo bisogno entrambi di dormire,e di riflettere.."
La sua faccia scatta all'indietro. "Puoi dirmi se faccio qualcosa di sbagliato.."
"No,non fraintendermi.." Mi giro verso di lui. "Cioè,quello che è' successo prima.." La mia voce si strozza.
"Non c'è bisogno di parlare,Tomlinson." Sussurra prendendomi saldamente il mento tra le dita. La sua bocca e' di nuovo vicino alla mia e questa volta sento quell'enorme voglia di spogliarlo e di fare l'amore con lui come ai vecchi tempi.
"Devi andare via..ora.." Ridacchio cercando di dimenarmi.
"Assolutamente no." Sussurra sorridendo e avvicinandosi di più.
"Davvero,ci vediamo domani." Mi allontano sospirando e ridacchiando mentre lui scuote la testa e si alza.
"Sei difficile da convincere proprio come ai vecchi tempi."
"Metodo Chloe." Rido accompagnandolo alla porta.
"Allora.." Gira la maniglia guardandomi. "Domani si sta insieme?"
Annuisco guardandolo negli occhi. "Se vuoi scarrozzare in giro una cogliona come me,si." Ridacchio aprendole la porta. Muove alcuni passi verso l'esterno fermandosi poi subito fuori dalla camera. "Posso baciarti?" Mi chiede prendendo dolcemente il davanti del mio vestito costringendomi a stare in punta di piedi.
"Credo che sia davvero mo.."
Non riesco a finire la frase prima che le sue labbra si scontrino di nuovo sulle mie e formino un bacio profondo,facendo scontrare la mia lingua sulla sua molto più velocemente di come lo sia stato prima.
Per un momento credo davvero di trascinarlo dentro e chiudere la porta ma sento la sua lingua ritirarsi e la sua bocca staccarsi prima che possa fare qualcosa.
"Per stasera mi basta.." La sua voce rauca mi sussurra all'orecchio facendomi provare un ondata di piacere totalmente inspiegabile.
"Magari avrei voluto continuare.." Sussurro ridacchiando e toccandomi piano le labbra con l'indice.
I suoi occhi si scuriscono e il suo sguardo diventa più tenebroso e più aggressivo. "Come hai detto signorina?"
Decido di stare al suo gioco cercando di farlo eccitare il più possibile.
"Buonanotte.. ragazzino." Rido mordendomi il labbro e chiudendo velocemente la porta mentre il suo stivale tenta di trovare un varco senza successo.
Lo sento respirare affannosamente davanti alla mia porta e inconsciamente mi ritrovo a guardarlo dallo spioncino.
"So' che mi stai guardando.." Sussurra sorridendo e puntando gli occhi verso la mia direzione.
I suoi occhi,cristo..
Mi stacco dalla porta imbarazzata. Le guance arrossate e la pelle accaldata tutta d'un tratto. Odio sapere che lui sa che lo sto guardando. Mi fa sentire una stupida.
La sua risata riecheggia in tutto il corridoio dell'hotel. Amava la mia timidezza ma al tempo stesso la grinta che dimostravo nelle situazioni.
"Buonanotte,piccola." Mi sussurra dalla serratura mentre mi dirigo piano verso il letto.

Forse avrei dovuto farlo fermare visto
che ho una terribile e profonda voglia di fare l'amore con lui,adesso.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora