Capitolo 66

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Quando entro in macchina sono ancora stordita dal suo fiato sulla mia bocca. Mi sembra di sentirlo ancora a pochi centimetri dalla mia faccia ma in realtà se ne sta seduto sul sedile aspettando che io mi metta comoda.
Le mie gambe tremano e forse lui se ne sta accorgendo perché serra tutti e due i finestrini e mi guarda.
"Hai freddo?" Mi chiede mettendo in moto e sistemandosi i capelli nello specchietto.
Scuoto la testa. "Parti e basta."
Gli si dipinge in faccia uno strano sorriso. Forse sa' l'effetto che mi fa quando mi si avvicina.
"Perché stai tremando allora?"
E ora cosa cazzo gli rispondo?
"Si,in realtà ho freddo." Mento. "Ma non fa niente,perciò ora vai e grazie." Sorrido falsamente guardandolo mentre lui mi guarda scuotendo la testa e ridendo .

Ci fermiamo pochi minuti dopo davanti ad una piccola caffetteria di fronte a delle vecchie case in stile vittoriano.

Questa e' la parte in cui vivono i ricconi di Doncaster.

Mi guardo intorno cercando di farmi fermare le gambe dal tremolio.
"Ti va bene qui?" Tira il freno a mano fermandosi di fronte all'entrata. "Bob fa le migliori ciambelle del mondo." Mi sorride guardandomi.
"Va bene qualunque cosa purché sia cibo." Sbuffo aprendo lo sportello e scendendo.
Le mie gambe sembrano di gelatina ed è' per questo che sono costretta a fermarmi appoggiata all'auto prima di riprendere l'equilibrio. Harry sembra notarlo e si fionda subito fuori dalla macchina fermandomisi accanto. Vorrebbe allungare una mano sopra il mio braccio ma si limita a rimanere a pochi centimetri di lontananza da me.
"Tutto okay?" Mi guarda interrogativo.
"Hai sbagliato prima.." Sussurro respirando a fondo. "Non dovevi avvicinarti in quel modo."
La mia mente non formula bene le parole che escono dalle mie labbra. Sto ammettendo quello che lui mi fa quando mi si avvicina. "Le mie gambe non smettono di tremare."
I suoi occhi sono indecifrabili mentre percorrono i miei. Sembra che sia sorpreso a al tempo stesso divertito dal fatto che mi faccia questo effetto.
"Scusa,io.."
Prima che possa dire altro afferro il suo braccio serrandolo bene con le mie dita. "Rendimi le cose facili,e portami dentro." Sussurro scocciata.
Mi porta dentro facendomi sedere al primo tavolo che incontriamo. Mi dice di aspettarlo li' e che ci metterà subito.
Lo vedo sputare dopo cinque minuti con un vassoio di ciambelle in mano,e una tazza nell'altra.
"Ecco a te." Mi mette il contenitore davanti guardandomi. "Ne ho presa una alla cannella,una al cioccolato,una alla crema,e una dovrebbe essere alla vaniglia." Controlla attento il contenuto del vassoio. "Buon appetito."
"Tu non mangi?" Lo guardo iniziando a divorare una ciambella.
"Ho preso una cioccolata calda."
"Capisco." Mastico guardandolo.
Sembra pensare un attimo a cosa dire.
"Dicevi davvero sul serio,prima?"
Lo guardo deglutendo. "Riguardo a cosa?" I nostri occhi si guardando ancora a fondo.
"Al fatto che il tremolio alle gambe sia dovuto perché mi sono avvicinato troppo.." Sembra vergognarsi. "Non era mia intenzione,se pensi che abbia voluto.. Ecco.. Creare un.."
Ridacchio guardandolo. Sembra uno studente impacciato all'interrogazione..
"Beh..?" Mi guarda ridendo debolmente.
"Lasciamo perdere,okay?" Lo guardo prendendo un fazzoletto e pulendomi le mani. "Lasciamo perde e parliamo."
I suoi occhi verdi smeraldo si illuminano.

Forse non ho mai smesso di amarlo,forse ho solo finto di aver smesso.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora