Capitolo 48

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L'aria gelida mi sferza il viso mente corro fuori dal locale.
Cerco di schivare ragazzi ubriachi e ragazze che vacillano per i scalini con i tacchi.

"Credo che l'abbia combinata grossa."
Ripenso allo schiocco della testa di quel ragazzo contro lo scalino del locale..
Un rumore sordo e secco,come un tappo di spumante.

E se fosse morto?
E se avessi ucciso un ragazzo? Quale sarebbe la mia motivazione? Mi ha chiamato "troietta"
Che cazzo di pensieri..

Poi qualcuno mi afferra la spalla.
Mi strattono ma non riesco.
Una mano mi sfiora la guancia..
E' un tocco che riconosco quasi subito,di quelli che non si dimenticano facilmente. Non quello di un padre,o di una madre,bensì il tocco di una persona che pur non essendo legato geneticamente a te si è' unita in qualche modo.

Harry mi guarda con quei suoi occhi verdi.
E' lui,e non c'è dubbio.
Ha i capelli un po' più lunghi del solito. Mi ricorda Tarzan.
Lo guardo sgranando gli occhi e cercando di strattonarmi.

Ha visto quello che è' successo?
Mi auguro di no.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora