Capitolo 70

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"Sicuro che non abbia interrotto niente?" Chiedo sussurrando a Harry,sistemandomi il vestito.
Scuote la testa avvicinandosi e sistemandomi meglio il colletto del vestito. Rabbrividisco al tocco delle sue dita fredde sul mio collo caldo.
Non credo si sia reso conto del suo gesto finché non nota che le mie guance avvampano.
"Scusa,forse non avrei dovuto farlo."
"Oh,no. E' solo un vestito infondo." Rido piano abbassando lo sguardo sulle mie ballerine nere. " Almeno,come ti sembro?" Sussurro con voce rauca.

Perché mi interessa di come Harry mi veda?

"Sei,cioè.. Stai.." Balbetta dirigendosi verso la macchina e aprendo lo sportello del passeggero per farmi sedere. "Stai bene." La sua bocca fa' per dire qualcosa di più ma la sua voce non collabora.
Entro in macchina facendo attenzione a non lasciar intravedere niente mentre mi siedo sul sedile.
Noto che Ed ci sta osservando dalla vetrina del ristorante sorridendo.
Harry entra frettolosamente in macchina soffiandosi nelle mani. "Fa davvero freddo per essere Settembre no?" Mi chiede guardandomi. "Ti ricordavi un tempo così qui a Doncaster in questo periodo?"
"Non ricordo molte cose." Sorrido impercettibilmente mentre gioco con la piccola catenina che ho al collo.
"Perché sei venuta a trovare Lou adesso? Insomma.. E' morto a Novembre.." La sua voce diventa improvvisamente spigolosa.
Lo guardo confusa. "Perché ora mi fai questa domanda?"
"Ci pensavo oggi,tutto qui." Preme la sua mano contro la tasca della sua giacca tirando fuori le chiavi per accendere l'auto. "Dove vuoi che ti porti?"
I suoi occhi si scontrano ancora con i miei e prima che possa fermare la mia bocca e i miei pensieri,la mia mano parte fulminea sulle sue labbra.
"Hai un po' di cibo cinese qui.." Fingo sentendomi a disagio. Volevo solo toccarle le labbra.
Sorride sembrando felice di quel gesto e pulendosi il residuo immaginario di cibo sulle sue labbra. "Ne ho ancora?"
"Ora no." Tengo la testa abbassata sulle mie gambe guardandomi le mani."
"Tu cosa hai mangiato per cena?" Mi chiede azionando il motore e iniziando a guidare.
"Un hamburger." Guardo fuori dal finestrino le vecchie case del centro storico scorrermi davanti.
"Solo quello?" Guida lanciandomi delle occhiate addosso. Lo sento,sento che mi sta guardando.
"E una porzione di patatine."
"Hai fame?"
"Mah,non troppa al momento." La mia testa riesce ad alzarsi e a guardarlo.
I suoi riccioli le incorniciano il viso in un maniera simmetrica rendendolo perfettamente stupendo. I suoi occhi verdi risaltano illuminati dalle luci notturne della strada.
Passano pochi minuti prima che mi accorga che lui sa che lo sto guardando e che in realtà lui sta tenendo gli occhi fissi sul mio volto dallo specchietto retrovisore girato nella mia direzione.
Arrossisco e faccio finta di non essermene accorta.
"Perché non ammetti che mi stavi guardando?" Sussurra ridendo dopo circa dieci minuti e tirando il freno a mano.
"Eh? Cosa?" Fingo di essere confusa.
"Prima tu..Mi stavi guardando." Ride voltandosi e cercando di creare un contatto visivo.
"Siamo pari visto che tu guardavi me." Giro lo specchietto nella sua direzione facendolo ridere. "Siamo pari,Edward."
Sembra sussultare non appena sente quel nomignolo che gli affidavo durante l'amore. "Te lo dicevo sempre quando facevamo l'amore,si."
La mia scarica di adrenalina mi permette di guardarlo negli occhi senza che le gambe cedano e il mio cuore esploda.
"Ora non hai vergogna a dirlo." Mi stuzzica spegnendo il motore e bagnandosi le labbra con la lingua.
"Sono abbastanza brava,Harry. Abbastanza brava per un sacco di cose." Sussurro aprendo la portiera e scendendo.
Questa volta non mi preoccupo di premermi le mani sulla stoffa posteriore del vestito evitando di scoprirmi i glutei.

Anzi,forse voglio quasi che lui mi veda..

Mi raggiunge poco dopo sistemandosi la giacca sulle spalle. "Abbastanza brava anche per mangiare un gelato da tre sterline e cinquanta?" Ride guardandomi e indicandomi la strada.
"Forse anche per quello.." Rido piano infilandomi le mano in tasca e camminando seguendo la stampa strana delle mattonelle esterne posizionate all'entrata della gelateria.
"Conosco un posto per parlare se vuoi.." Mi sussurra all'orecchio aprendo la porta e facendomi spazio per passare.

Questo suo gesto mi fa accapponare la pelle mentre le sue parole mi risuonano in tasca. Le mie gambe riprendono piano a tremolare per poi ritrovate un equilibrio.

Annuisco guardandolo a pochi centimetri dal mio viso.

Adoro il fatto che sia sempre stato alto e che avesse dovuto chinarsi leggermente quando aveva voglia di baciarmi.

"Allora,ti va bene se risolviamo?" Mi sussurra ancora dentro l'orecchio."
"Due giorni fa non sapevo nemmeno più di che colore erano i tuoi occhi."
"Però ora lo sai."
Le sue labbra si muovo attirando il mio sguardo. Le guardo gli occhi immediatamente dopo.
"Si,credo di saperlo ora."
Mi avvio all'intero del negozio mentre lui molla la presa sulla porta e mi segue.

Non vedo l'ora di parlargli.

Love me again. (H.S.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora