Sergio si svegliò con tutta la calma del mondo. Era un lunedì di novembre ed era da solo in casa, non che gli dispiacesse. Sua madre, come sempre, era andata a lavorare. Lavorava all'ospedale della Trinità, che era molto vicino a dove abitavano.
Sergio fece colazione, si vestì e uscì di casa. Era una bella giornata, di quelle che non si devono sprecare.
Canticchiando raggiunse il parco, sedendosi su una panchina sopra alla collina. Era lì dove amava rifugiarsi in quelle giornate. Dalla collina si vedevano il mare e anche tutta Cagliari. Era semplicemente spettacolare.
Parlando del mare, quel 12 novembre del 2012 era più calmo del solito, con qualche piccola onda pronta a spruzzare chi si sedeva sugli scogli. Il cielo era di un azzurro intenso, senza nuvole. C'era un po' di vento che scompigliava i capelli e che animava e movimentava gli alberi e gli arbusti. Gli uccellini facevano a gara per decidere chi sapesse cantare meglio. Piccoli scoiattoli correvano da una parte all'altra del parco, tanto che si doveva fare attenzione a non calpestarli. Il fiume, che scorreva in parte nel parco, era anch'esso tranquillo. L'acqua era limpida, ci si potevano vedere i pesci che le anatre tanto si divertivano a spaventare. Quel giorno, però, quei volatili burloni non fecero scherzi. Nuotavano tranquille, creando mulinelli d'acqua dietro di loro, cercando di non dare fastidio ai pesci, che le seguivano calmi. Era tutto tranquillo.
Sergio, sorpreso da tanta bellezza che la natura gli offriva, cominciò a passeggiare, facendo anche lui attenzione agli scoiattoli. Vagava senza meta, quando, ad un certo punto, qualcuno andò a sbattere contro di lui.
???:"Oh,scusi! La mia amica mi ha spinta e..."
S:"Non fa niente...Veronica". Girandosi, infatti, si era accorto che chi gli era andato contro non era altri che la sua compagna di parkour.
Isabel, la sua amica, che lo aveva incontrato un paio di volte, li guardava ridendo. Era lei che, vedendolo, aveva "per sbaglio" spinto Veronica, solo per vedere come andava.
Sergio e Veronica si guardarono imbarazzati. Poi la ragazza si girò verso l'amica e la guardò furente. Isabel cacciò un risolino nervoso e parlò.
I:"Beh, visto che ci siamo, perché non prendiamo un gelato o qualcosa del genere?" Guardò prima Sergio e poi Veronica con un sorriso a trentadue denti.
V:"Ci sto" affermò, decisa.
S:"Va bene"
Si incamminarono verso il centro del parco, dove c'era un chioschetto dei gelati. Veronica prese gusto fragola,Sergio vaniglia e Isabel frutti di bosco.
Parlarono del più e del meno e scoprirono che a tutti appassionavano i videogiochi.Si diedero appuntamento a casa della più piccola, Isabel,che aveva undici anni. A Veronica non era mai importata l'età, se si è un buon amico lo si è sempre, a qualsiasi età.
La domenica si sarebbero tutti incontrati a casa di lei, che doveva restare da sola,per poi cominciare un vero e proprio torneo di video games. Si sarebbero divertiti un mondo.
Per chi non lo sapesse...la foto rappresenta il parco di Monte Claro,a Cagliari,dove si svolge questo capitolo.
Spero vivamente vi stia piacendo la mia storia!!!! ^^
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♡Stef&Phere♡~La mia vita è incompleta senza di te [COMPLETATA]
Fanfic‧͙⁺˚*・༓☾ ☽༓・*˚⁺‧͙ ○-Primo libro della saga di Isa_consolina2317-○ V:"Non mi lasciare, mai" gli disse, continuando ad abbracciarlo. S:"Non lo farò, non ne ho motivo"sorrise lui per poi darle un lieve bacio sulle labbra. /// "In una palestra nel centr...