Nicolas

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Le vacanze di Natale erano passate e i ragazzi di Space valley avevano ricominciato la loro solita routine lavorativa. Dopo più di quindici giorni in cui Cesare e Nelson non si erano né visti e né sentiti, era arrivato anche per loro il fatidico momento di un incontro non troppo voluto. Erano circa le nove del mattino quando Cesare varcò la porta dello studio. Non c'era ancora nessuno e così decise di farsi un buon caffè in attesa che i suoi amici arrivassero. Il primo a giungere fu Nicolas che, quando entrò, fu accolto da un fragoroso applauso in quanto era un evento più unico che raro che arrivasse puntuale e, soprattutto, prima degli altri.

"Dai Cesare! Che esagerato che sei" gli disse sbuffando mentre si dirigeva in cucina perché anche a lui era venuta voglia di caffè.

"Be Nicolas, non succede tutti i giorni questa cosa. Bisogna applaudire" gli rispose il ragazzo ridendo.

Nicolas gli rivolse uno sguardo torvo che, però, si tramutò subito in perplessità non appena notò l'espressione che assunse Cesare quando vide Nelson entrare.

"Buongiorno" esclamò Nelson con non troppa felicità di vedere che c'era già Cesare.

"Buongiorno anche a te" gli rispose Cesare con tale freddezza da far raggelare persino Nicolas che non c'entrava nulla nella loro diatriba.

Come Nelson si spostò nella loro zona relax, il più piccolo si avvicinò a Cesare e, sussurrando, gli chiese dei chiarimenti in quanto, per tutte le feste, Cesare non si era fatto vivo con nessuno e, quindi, era rimasto nel dubbio senza sapere cosa fosse realmente accaduto tra loro. Proprio in quel momento, però, entrarono Frank e Dario salvando Cesare dalle domande insistenti di Nicolas che era rimasto senza una risposta. Una volta che anche Tonno arrivò, i ragazzi ricominciarono con le riprese delle nuove puntate e questo distrasse Nicolas dal porre a Cesare altre scomode domande. Purtroppo per lui, invece, era molto difficile distrarsi, soprattutto perché era seduto proprio accanto a Nelson. Non riusciva a concentrarsi come voleva. Era davvero difficile stare seduto accanto al ragazzo che amava dovendo fare finta di niente, come se la voglia di baciarlo non esistesse. Tutto ciò era davvero estenuante tanto da divorarlo. Ma la cosa peggiore era che Nelson rivolgeva agli altri lo stesso sorriso luminoso che lo aveva conquistato, ma che ora lo faceva stare male perché sapeva molto bene che, forse, a lui non lo avrebbe più rivolto. Fortunatamente le riprese durarono meno del previsto e Cesare poté tirare un sospiro di sollievo che non passo di certo inosservato a Nicolas. Il ragazzo, infatti, aspettò che i suoi amici se ne andassero a casa per bloccare Cesare, trattenendolo allo scopo di farlo confessare. Quest ultimo, non avendo più vie di scampo e dopo l'insistenza estenuante dell'amico, decise di informarlo su tutto quello che era successo fino a quel momento con Nelson, facendogli promettere di non dire nulla agli altri. Neanche finì di parlare che gli occhi di Nicolas si riempirono di lacrime e lo abbracciò d'istinto.

"Nicolas?" chiese Cesare perplesso da quanto stava accadendo.

"Cesare io... io non lo sapevo. Come può Nelson averti fatti una cosa del genere? È terribile" rispose Nicolas ancora con le lacrime agli occhi.

"Sarà pure terribile, ma quello che ho fatto io è peggio. Gli ho dato del bugiardo, del falso e dell'ipocrita. Sono proprio pessimo" affermò affranto guardando a terra per la vergogna.

"No! Non è vero. Se lo è meritato Cesare! Non ti devi sentire in colpa" gli disse cercando di spronarlo per non farlo abbattere.

"Ma... ma... ma io... Nic io non so più che fare. Sento la sua mancanza anche quando siamo seduti vicini. Ti prego, aiutami" lo implorò Cesare scoppiando in un pianto liberatorio. Non ce la faceva più a tenersi tutto dentro e, anche se prima non lo voleva ammettere, quell'insistenza di Nic gli aveva fatto piacere perché poteva finalmente confidarsi con qualcuno, cosa che per tutte le vacanze non aveva voluto fare.

"Certo che ti aiuto Cesi! Lo avrei fatto anche senza che me lo chiedessi. Siamo amici no?" esclamò il più piccolo riuscendo a strappare un leggero sorriso a Cesare.

"Grazie... davvero dico Nic. Grazie di cuore. Ne ho veramente bisogno" gli rispose prendendolo nuovamente tra le sue braccia come se l'amico fosse un'ancora di salvataggio che, dopo giorni a cercarne una, finalmente l'aveva trovata. E tra i vari singhiozzi e lacrime che ancora Cesare non riusciva a fermare, si abbracciarono così stretti che non rimase spazio per altri sentimenti al di fuori di gratitudine e sconforto. I due ragazzi, dopo che Cesare si era calmato un po', decisero di passare il resto della serata insieme allo scopo di far distrarre quest ultimo il più possibile. Dopo più di due settimane passate in totale agonia, ora Cesare riusciva di nuovo a ridere e ad essere sé stesso. E tutto questo grazie a Nicolas che, ancora una volta, si era dimostrato un vero amico. Cesare capì che, forse, era arrivato il momento di mollare la presa con Nelson perché, ormai, il ragazzo aveva preso la sua decisione rimettendosi con l'ex. Per far ciò aveva bisogno di tantissimo coraggio, doveva essere forte. Ma essere forti non è chi trattiene, chi stringe la morsa. È chi decide, nonostante la sofferenza, di lasciar andare la persona che a tutti i costi vuole che resti accanto a lui, per sempre. E Cesare lo amava, dio se lo amava. Nonostante tutto il dolore che gli aveva dato, nonostante il cuore che gli aveva spezzato, nonostante i tagli che gli aveva causato, lui continuava ad amarlo, ma, stavolta, lo avrebbe fatto da lontano.

Un inverno di emozioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora