è nata una coppia

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La mattina seguente Cesare si svegliò più riposato del solito. Dopo notti passate tra ansia e lacrime, ora, tra le braccia di Nelson, aveva ritrovato la pace. Infatti, una volta aperti gli occhi, non aveva voglia di abbandonare subito quel confort che aveva disperatamente cercato, non ora che poteva accarezzare i buffi capelli ricci scompigliati del ragazzo accanto a lui senza farsi problemi di alcun tipo. Rimase così per minuti interi, finché, anche Nelson, non si svegliò facendogli un leggero sorriso nel trovarlo accanto a lui. Un "buongiorno" soffocato da uno sbadiglio uscì dalla bocca di Nelson ancora assonnato.

"Buon giorno anche a te dormiglione" affermò sorridendo Cesare avvicinandosi a lui per dargli un bacio sulle labbra. "Dormito bene?".

"Mai dormito meglio! Le tue braccia sono un'ottima coperta" rispose il ragazzo rannicchiandosi nuovamente sul petto di Cesare che lo avvolse teneramente in un abbraccio confortante.

"Dobbiamo per forza andare al lavoro? Non possiamo rimanere qui a coccolarci?" lo supplicò Cesare sfoderando uno di quelli sguardi da cerbiatto ai quali Nelson non sapeva resistere.

"Ti odio quando fai così! Sai che non so resistere ai tuoi occhi Cesi. Ma, purtroppo, ci tocca andare al lavoro oggi" sbuffò anche lui leggermente contrariato all'idea di dover lasciare quell'intimità sbocciata da poco, ma il dovere chiamava e non poteva farci niente.

"Uff! Come sei rispettoso del dovere" scherzò Cesare scompigliandogli teneramente i capelli per poi alzarsi dal letto e recarsi in cucina per preparare un caffè caldo ad entrambi. L'aroma che ne veniva fuori era così inebriante da far abbandonare la camera da letto anche a Nelson, raggiungendo il ragazzo per fare colazione insieme.

"Che stai preparando Cesi?" gli chiese indicando il tegame che stava sul fuoco mentre sorseggiava il suo caffè.

"Dei pancake per te, golosone" rispose versandogliene un paio nel piatto intanto che ne cuoceva degli altri.

"Ma tu mi vuoi proprio viziare!" esultò Nelson addentandone uno con una voracità tale da farglielo andare di traverso.

"Hai intenzione di morire?" esclamò preoccupato Cesare porgendogli un bicchiere d'acqua che bevve tutto d'un fiato. Una volta ripreso, gli sorrise e con la bocca ancora colma di cibo si congratulò con lui per la bontà di quei dolci. I due ragazzi passarono i cinque minuti successivi a mangiare e a scherzare, poi, prima che Nelson potesse tornare a casa per cambiarsi per il lavoro, Cesare lo bloccò.

"Nelson... ma adesso che siamo io e te?" gli domandò perplesso mentre si rigirava i pollici tra le mani come se fosse nervoso di una possibile risposta negativa. D'altronde aveva già subito una delusione da parte sua e averne un'altra sarebbe stato un duro colpo. Capendo al volo la preoccupazione di Cesare, Nelson si avvicinò a lui e, dandogli un dolce bacio sulle labbra, gli sussurrò: "siamo due cretini che si amano. Miglior coppia al mondo non esiste". Le labbra di Cesare si aprirono in un sorriso radioso. Dio se lo amava! Adorava i suoi modi buffi per esprimere affetto. Si guardarono negli occhi per qualche istante prima di scoppiare in una fragorosa risata piena d'amore. Non c'era miglior modo di una sana risata d'intesa per iniziare un nuovo capitolo della loro vita insieme!

...

Arrivato vicino lo studio, Nelson notò che alla porta d'ingresso lo stava aspettando Cesare che, appena lo vide, gli corse incontro abbracciandolo forte.

"Ci siamo salutati neanche un'ora fa e già ti manco?" ridacchiò Nelson mentre sul viso di Cesare appariva un'espressione corrucciata.

"Ok, va bene. Vorrà dire che non ti abbraccerò più".

"No ti prego! Non mi privare dei tuoi caldi abbracci" gli disse Nelson buttandosi sul petto di Cesare in cerca delle sue braccia per farsi stringere forte come piaceva a lui.

"Sei proprio un cretino" gli disse con le labbra leggermente incurvate in un piccolo sorriso.

"No, non sono un cretino! Siamo due cretini, ricordi? Te lo avevo detto anche prima" rispose Nelson la cui euforia contagiò anche Cesare che gli stampò un sonoro bacio sulla guancia.

"Muoviti pigrone! Gli altri sono già arrivati, ma io ti ho aspettato per entrare insieme" affermò Cesare subito dopo e, prendendolo per mano entrarono nello studio. Come la porta si aprì, gli altri ragazzi guardarono in quella direzione per vedere chi fosse e, notando che erano Cesare e Nelson che si tenevano per mano, corsero immediatamente da loro curiosi di questo fatto. L'unico che rimase in disparte fu Nicolas che cercò di non ascoltare tutte le domande che Tonno, Dario e Frank stavano ponendo ai due ragazzi che non sapevano a chi dare per primo retta per quante ne stavano ricevendo. Dopo più di dieci minuti in cui non si stava capendo più niente per il casino che stavano facendo, finalmente Cesare e Nelson riuscirono a parlare.

"Ragazzi, avete notato anche voi che ultimamente il clima tra me e Cesare era abbastanza teso. La verità è che io l'ho ferito in modo molto grave e di questo me ne vergogno veramente tanto" disse Nelson rivolgendo a Cesare uno sguardo malinconico. Dopo di che gli afferrò le mani unendole alle sue e, accennando un sorriso, si rivolse nuovamente agli altri ragazzi che lo stavano ascoltando con attenzione per non perdersi neanche una parola. "Ho lasciato Beatrice perché ho ammesso le mie colpe, ed in particolare, ho ammesso i miei sentimenti per Cesare che, nonostante tutto quello che gli ho fatto, mi ha perdonato. Finalmente noi due ci siamo messi insieme. Non potrei desiderare di meglio". I suoi occhi si posarono su quelli di Cesare che lo stava fissando incantato dalle sue parole. Aveva uno sguardo talmente dolce in quel momento che a Cesare venne un'incredibile voglia di baciarlo. Sembrò come se Nelson lo avesse letto nel pensiero. Si avvicinò a lui e lo baciò teneramente sulle labbra sussurrandogli "ti amo da impazzire Cesi" con voce tremante dall'emozione. Cesare chinò il capo sulla spalla di Nelson, portando una mano del ragazzo sul suo cuore per fargli sentire quanto forte stava battendo il suo cuore per l'emozione che gli aveva suscitato. Era una scena così romantica che meritò l'applauso degli altri ragazzi, tutti commossi dal vedere i loro amici così uniti, così innamorati. Tutti... tranne Nicolas. Il più piccolo del gruppo, infatti, si avvicinò a loro per poi intromettersi nell'applauso generale facendolo cessare. Rivolgendo uno sguardo serio a Nelson gli domandò: "Nelson, io so quanto è stato male Cesare a causa della tua stupidità; so quello che ha passato. Per questo ti chiedo di guardarmi negli occhi e dirmi se le tue intenzioni sono serie o lo stai prendendo in giro".

Fu Cesare, però a parlare: "Nicolas ascolta... Nelson e io –",

"No Cesi. Nicolas ha ragione. Lui si è preoccupato molto per te ed è giusto che mi faccia questa domanda" affermò Nelson interrompendo quello che Cesare aveva iniziato a dire. Sapeva che toccava a lui chiarire la questione con Nic. Poi, rivolgendosi a lui, gli rispose: "Si Nicolas, io faccio sul serio con Cesare. Ho capito i miei errori e ora non voglio più nascondermi, soprattutto perché, altrimenti, c'è la possibilità che lo perda definitivamente stavolta, ed io non voglio. Lo amo sul serio Nic!". A quelle parole Nicolas rivolse le sue attenzioni a Cesare domandandogli se ora fosse felice.

"Si Nic. Lo sono!" gli rispose più entusiasta che mai. "E grazie per tutto l'appoggio che mi hai dato. Non so come avrei fatto senza di te. Sei un caro amico".

Sul volto di Nicolas comparve un sorriso sincero e corse ad abbracciare i suoi due amici che, dopo tante peripezie, finalmente erano diventati una vera coppia. I sei ragazzi festeggiarono questa meravigliosa notizia con un bel brindisi e il resto della giornata lo passarono a chiedere ai diretti interessati come avevano capito di amarsi. Ma per loro, amarsi gli era venuto così naturale, come fare un respiro o bere un bicchiere d'acqua, che a quella domanda non seppero rispondere. La cosa che sapevano è che ogni battito del loro cuore, da quel momento in poi, era rivolto a loro come coppia. L'importante per Nelson e Cesare non era guardarsi l'un l'altro, ma guardare insieme nella stessa direzione, verso un futuro roseo, un futuro fatto di loro!

Un inverno di emozioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora