XEDEIS CAPITOLO IV

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L'animo ribelle non sempre si distingue dal gruppo.
Non sempre si distingue per una giusta causa.
Non sempre è ciò che sembra.
Didris Xedeis Lemy.
Aveva circa dieci anni quando lo sognai.
Nel mio sogno li aveva, ma lui non era stato ancora concepito. Era la mia prima visione di un futuro lontano. Un futuro a cui nemmeno il Topazio Ardente era arrivato ancora.
Nessuno aveva mai potuto guardare così lontanamente e con chiarezza.
Io conoscevo il suo nome, il suo piatto preferito, il suo vinile preferito, il suo fiore preferito, la sua persona preferita. Ho sentito un'aria molto calda, profumata e accogliente, l'ho visto sorridere, sorridermi.
Poi mi svegliai, non di soprassalto, come nelle mie altre visioni che apparivano nei sogni, ma calma e serena.
Nel 1932, io e Roberto decidemmo di viaggiare insieme, per la prima volta soli, dopo circa trecento anni di compagnie.
Le nostre mani, come le persone di Zynan, nostra destinazione, unite.
Avevo avuto molte visioni su Zynan negli anni, ma non le avevo collegate, come purtroppo molte altre visioni alquanto complesse, che tuttora reputo incomprensibili.
Ma tra il dicembre del 1931 e il maggio del 1932, quel paese mi era apparso in molte forme, finalmente presentandosi il giorno in cui svenni per la prima volta in vita mia, per poi risvegliarmi ripetendo 'Zynan'.
Il viaggio fu lungo, sfibrante, più dei precedenti ma non era il primo; R era preoccupato e la verità è che lo ero anch'io, perché sembrava che ogni cosa mi fosse due volte più difficile, dal legarmi le scarpe al fare l'incantesimo di spostamento.
Arrivati alle porte del paese, incontrammo i quattro monarchi, Yline, Gihaiu, Benise e Leea.
Ci accolsero, alcuni meno fiduciosi di altri. Far capire alle persone le buone intenzioni è alquanto complesso, in un mondo in cui ci i fratelli si accoltellano e le persone odiano loro stesse.
Leea era molto pacata, sicura di se è del proprio popolo.
Aveva trentotto anni e i capelli più bizzarri di ognuno del paese, nonostante il suo abbigliamento e comportamento elegante.
Gihaiu sembrava essere contrario a ogni azione bellica.
"Somiglia a Shifu" mi disse Roberto mentre eravamo seduti a tavola e lui stava passando difronte a noi. Ed io gli diedi ragione dopo averlo conosciuto meglio, era davvero saggio ed era il monaco del paese.
Yline il contrario, voleva attaccare per non dover perdere difendendosi. Indossava ogni giorno due collane grandi, di due tonalità di rosa, con intagliati sopra dei nomi. Era la più anziana del gruppo ma sembrava la più attiva, sveglia prima di tutti e a dormire dopo tutti.
Benise invece, aveva paura, per sua moglie Leea e il loro bambino. Sarebbe stato il primo bambino a Zynan quell'anno. Dopo circa cinque anni dall'ultima guerra tra i Solidi e i Gelidi, nessuno a Zynan aveva più voluto aver figli; ne erano morte troppe di persone.
Madri e padri, figli piccoli e ancora in grembo.
Yline perse suo figlio e sua moglie, Gihaiu perse suo padre e alcune delle sorelle del suo monastero.
"Il prezzo della magia è sempre più alto di quello del pane, lo sa chiunque la pratichi. Ma queste guerre, superano ogni prezzo che si possa pagare" Mi disse Leea.
Non lo capii subito, o meglio, lo capii ma non lo assimilai. Perché?
Tre settimane dopo il nostro arrivo, iniziai a sentirmi debole, dormivo di più, mangiavo di meno e se mangiavo di più il mio corpo rigettava tutto.
Yline pensò che si trattasse di un incantesimo, Benise pensò fosse qualcosa nel cibo, perché molti altri in paese erano malati e stanchi. Intanto, una gioia in tutto quel trambusto, Leea aveva raggiunto il termine ed il suo bambino sarebbe arrivato da un giorno all'altro.
La guerra era stancante, ma non era ancora arrivata al peggio.
Lo pensai e mi maledissi, perché due giorni dopo, bombardarono la parte est di Zynan.
Gihaiu, Yline e Roberto andarono a far da scudo e aiutare i feriti, lasciando me, Leea e Benise dal guaritore, che stava facendo il possibile per creare uno scudo protettivo per il bambino, nel caso qualcosa fosse successo a Leea.

Essenza fragile, ampolla indistruttibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora