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Era un'altro normale giorno per Jisung.Come sempre si trovava nella stanza principale a dipingere su una parete.

Quasi tutta la "casa" era piena di suoi capolavori d'altronde quello era uno dei pochi svaghi che il padre gli permetteva da quasi 16 anni.

Questa volta stava raffigurano le lanterne, che durante la notte del suo compleanno, si liberavano nel cielo.

Ne era sempre stato affascinato e aveva sempre desiderato, un giorno, di poterle vedere da più vicino.

Voleva avverare questo suo sogno e infatti aveva deciso che, quando suo padre sarebbe tornato, gli avrebbe chiesto se poteva andare ad ammirarle da più vicino.

Magari davanti a un lago in un'atmosfera a dir poco magnifica e tranquilla.

Non riuscì a concentrarsi a lungo sul disegno lasciandolo a metà, dato che l'ansia aveva ormai preso il sopravvento.

"Secondo te mi dirà di sì?" diceva al piccolo scoiattolino di nome Doong-ie.

L'animaletto annuì prontamente, ormai loro erano molto legati si erano sempre sostenuti l'un l'altro da quando Jisung lo trovó davanti alla propria finestra ferito e decise di prendersene cura.

" Lo spero proprio Doong-ie..." disse guardando la finestra.

Dopo poco si sentì il suono di una pietra che veniva spostata segno che Jinyoung era arrivato.

Jisung immediatamente guardó il luogo da cui sarebbe dovuto arrivare suo padre e attese.

Furono i secondi più lunghi della sua vita, poi vide la botola aprirsi e spuntare il padre.

"Papà ben arrivato!" lo salutó Jisung con un sorriso in faccia.

"Come siamo felici oggi, è successo qualcosa di particolare?" disse mentre ricambiava il sorriso.

"Comunque, prima di dirmi tutto, ti ho portato dei nuovi pennelli... Ho visto che quelli che hai erano un pó rovinati quindi te ne ho presi altri!" riferì girandosi verso Jisung.

"Oddio grazie mille papà!" quasi urló mentre andava ad abbracciarlo.

"Non c'è di che fiorellino." Aggiunse Jinyoung mentre scompigliava i capelli del figlio.

Jisung andó a sistemare i pennelli e trovó Doong-ie lì vicino che lo guardava come per spronarlo a chiedere delle lanterne al padre.

Bastó quello sguardo e il piccolo si giró e chiamó il padre:" Ah... Papà dovrei... Chiederti una cosa. "

"Allora dimmi pure" proferì lui dalla cucina.

" E-ecco... Mi chiedevo se... Uno di questi giorni potevi portarmi a guardare le lanterne da vicino!" disse l'ultima frase tutta d'un fiato.

Jinyoung si limitó a guardarlo con fare severo"Cosa ti avevo detto l'altra volta?"

"Che per me è troppo pericoloso uscire da qui..." rispose Jisung sconsolato.

"Esatto, quindi immagino sappia già la mia risposta." continuó lui.

"Ma io ci terrei tantissimo a vederle, ti prego papà!" aggiunse in risposta il figlio.

"Ascolta Jisung" disse facendogli segno di avvicinarsi, si abbasso alla sua altezza e alla fine disse:

" Per tutti questi anni io ho cercato di tenerti al sicuro qui dentro... Non dirmi che vuoi annullare tutti questi miei sforzi per guardare delle lanterne?"

"No papà peró-" venne interrotto dal padre che continuó "Ecco sapevo avresti capito che lo faccio esclusivamente per la tua sicurezza!" esclamó dandogli un bacio sulla testa e andandosene in cucina.

Jisung era rimasto lì, fermo al centro di quella stanza a guardare il pavimento.

Dopotutto sapeva la risposta perchè ci era rimasto così male?

Continuava a chiederselo ma non riusciva a trovare una risposta adeguata, quindi si rassegnó e tornó a finire il disegno lasciato incompleto.

Doong-ie gli era salito sulla spalla e lo accarezzava come per consolarlo. "Grazie Doong-ie ma già sapevo la risposta non so neanche perchè sono così adesso..." disse lasciando una carezza al piccolo animale.

In quel momento arrivó il padre con una borsa segno che stava per ripartire.

"Wow vedo che sei migliorato molto dall'ultima volta che ho visto un tuo dipinto, bravissimo figliolo!" disse appena gli arrivó vicino.

" Ah grazie mille papà, comunque i pennelli nuovi sono grandiosi!" rispose Jisung mentre continuava a dipingere.

"Lo sapevo che ti sarebbero piaciuti, adesso devo proprio andare ci vediamo sta sera fiorellino!" Detto questo lo salutó con un veloce bacio sulla fronte.

"Ciao papà a stasera!" salutó il padre accompagnato da un gesto con la mano.

*ANGOLO AUTRICE*

Qui ci terrei a informarvi di alcune cose presenti nella storia, ad esempio Jisung non avrà i capelli lunghi ma al loro posto ci sarà un simbolo di un sole(quello del regno)  sull'avanbraccio. In più si puó accedere alla torre tramite un passaggio segreto, infatti basta spostare una determinata pietra, posizionata sul muro della torre, e si apre il passaggio.
Per ultima cosa Pascal, il piccolo camaleonte, verrà sostituito dalla tenera creaturina di nome Doong-ie.
Mi sembra non ci sia altro di cui informarvi per il momento quindi spero vi stia piacendo🙂
D

etto questo ciauu

-Yui-

ℝ𝕒𝕡𝕦𝕟𝕫𝕖𝕝 -𝕄𝕚𝕟𝕤𝕦𝕟𝕘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora