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Ormai erano quasi le 15 e noi ci stavamo incamminando verso la torre per incontrare Jisung.

Ero in ansia, non so perchè, ma ero  incredibilmente in panico. Mi stavo massacrando le dita per l'ansia.

Finalmente la torre era davanti a noi e in men che non si dica aprii il passaggio e salii le scale.

"Jisung?" provai a chiamarlo ma la casa sembrava deserta...

Mille domande, ansie e dubbi cominciarono a ingombrare la mia mente.

E se dopo la domanda di Jisung il padre lo avesse portato via? E se Jisung fosse partito con suo padre per uno dei suoi viaggi?

"Minho, Doong-ie cerca di dirci qualcosa ma non riesco a capire" disse Felix confuso richiamando la mia attenzione.

Raggiunsi i due e vidi il piccolo scoiattolo fare strane mosse verso l'alto,come se volesse farci salire sopra, anche se in realtà sembrava uno strano balletto.

Ad un tratto l'animale, probabilmente intuendo il fatto che non stessimo capendo la situazione, scattó sulle scale e prese a salirle, lo seguimmo e ci stoppammo davanti alla porta della camera del biondo.

Stavo per dire qualcosa ma un singhiozzo ci stoppó. Era Jisung e stava piangendo...

"Ji? Ji sei lì dentro è tutto ok?" Felix mi precedette facendo domande all'amico .

"R-ragazzi si-siete voi?" disse con voce tremante.

Sentivo perfettamente il mio cuore sgretolarsi ogni volta che parlava.

"Jisung puoi uscire da lì dentro?" chiesi appoggiandomi alla porta.

"No-non  posso mio pa-padre mi ha chi-uso dentro" la sua voce era spesso interrotta da singhiozzi e a volte risultava spezzata.

Non ci credo... Lo ha seriamente chiuso qui per quasi 2 giorni? Senza cibo e acqua? È pazzo, non c'è altra ragione.

"Aspetta adesso ti tiro fuori da lì" dissi mentre scassinavo la serratura, dovevo essere il più calmo possibile altrimenti avrei peggiorato la, già delicata, situazione .

Fortunatamente ero un asso in queste cose e infatti in pochi secondi riuscì ad aprire la porta.

Appena la spalancai Jisung si precipitó tra le mie braccia continuando a piangere molto più di prima.

" Ehi piccolo, adesso sei al sicuro stai tranquillo" dissi mentre gli accarezzavo dolcemente i capelli.

Nel frattempo Felix aveva preso ad accarezzare lentamente la schiena del biondo così come Changbin.

Quando si fu calmato scendemmo di sotto e ci sedemmo sul divano mentre lui raccontava cosa era accaduto poco prima.

"E do-dopo mi ha chiuso in camera..." concluse tirando su col naso.

Avevo prestato attenzione al suo racconto ma dopo che ebbe finito mi soffermati su di lui.

I capelli arruffati, occhi lucidi, guance rosse... Era magnifico, anche dopo aver pianto restava il più bello tra tutti i ragazzi che avessi mai conosciuto .

Mi avvicinai a lui e gli strinsi la mano in modo delicato, gesto che, lo fece calmare un pó.

"Ji... Mi dispiace davvero" disse Felix guardando Jisung.

"Non fa niente, anzi vi ringrazio senza di voi vivrei ancora nella menzogna..." rispose guardando a terra.

Non c'è la facevo a vederlo così quindi presi parola e dissi :"Jisung... Vorresti scappare da qui... con noi?"

Volevo salvare Jisung da quest'incubo che andava  avanti da quasi 16 anni, volevo potergli far ammirare il mondo per com'è davvero.

Volevo portarlo a vedere quelle lanterne che amava tanto, volevo camminare con lui per le strade del villaggio,volevo fare tante di quelle cose che ci metterei una vita a elencarle tutte.

Ma sopratutto volevo vederlo sorridere e lo volevo al mio fianco...

"Si Jisung vieni con noi e scappa da qui." mi sostenne Changbin incoraggiando il biondo.

A quanto pare tutti volevamo vederlo vivere la sua vita felice... Per davvero questa volta.

"Siete sicuri sarà molto pericoloso, sopratutto quando mio padre lo scoprirà, lui è capace di qualunque cosa..." ci rispose puntando il suo sguardo fuori dalla finestra.

"Sono pronto a proteggerti da qualunque cosa.Te lo prometto sarai al sicuro. "dissi serio facendolo voltare verso di me.

" Vorrai dire saremo pronti a proteggerti "mi corresse Changbin.

"Si si ovvio" risposi imbarazzato...

"Grazie ragazzi, se la mettete così allora sono pronto a partire con voi" sorrise mentre pronunciava queste parole.

Quel dannato sorriso, ho già detto che lo amavo?

"Suggerisco di partire subito prima c'è ne andiamo meglio è, e poi la strada è lunga per tornare a casa" aggiunse Felix per poi alzarsi.

"Vai a prendere le tue cose Jisung, c'è ne andiamo dalla tua prigione." non mi diede neanche il tempo di finire la frase che era già scattato al piano di sopra per mettere le sue cose dentro un borsone.

Lo raggiunsi per aiutarlo a sistemare i vestiti e altre cose che avrebbe portato con sé .

Finimmo subito e scendemmo sotto dagli altri due,Jisung prese Doong-ie, chiuse tutte le finestre e si preparó ad uscire .

Finalmente la principessa stava per essere salvata.

*ANGOLO AUTRICE*

Hi sorry per l'orario ma avevo scordato di aggiornare... sono un disastro yei,e vabbè meglio tardi che mai🙂

-Yui-

ℝ𝕒𝕡𝕦𝕟𝕫𝕖𝕝 -𝕄𝕚𝕟𝕤𝕦𝕟𝕘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora