Capitolo 3

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Los Angeles

Avevo giurato a me stessa che non sarei più tornata in questa città che mi ero imposta di odiare.
Ma per Alex avrei fatto questo e molto altro.

" Di sicuro la fantasia non è il suo forte " bisbigliai non appena mi trovai di fronte al bar.

Il Blue Rose, non poteva non avere luci al neon del medesimo colore e la caratteristica rosa affianco.
Si presentava come uno dei classici pub in cui le ragazze ballavano sui pali e facevano servizietti a uomini ricchi e troppo stupidi da non aver di meglio da fare.

Il mio piano era fingermi una di quelle puttane, trovare un uomo che portasse lo stemma della casata e farlo parlare.
I miei uomini sarebbero rimasti sparsi qua e la per il locale tenendomi d' occhio.

Mi aggiustai la parrucca dai corti capelli bianchi e mi diressi ancheggiando verso il locale.

" Hey bella tu non lavori qua " disse fermandomi il buttafuori.

" Una ragazza non può più entrare in un bar ora?" Chiesi fingendomi stizzita

Lui mi guardò attentamente " non ti ho mai visto qui "

Alzai le spalle " me l ha consigliato un amica... senti voglio solo entrare, bere qualcosa,ballare un pò e scopare "

A quelle parole sembrò rilassarsi

" va bene " disse facendomi un cenno per entrare

Andai subito al bar per bere qualcosa e rilassarmi, prima di buttarmi tra la mischia e ballare in modo sensuale aspettando che la preda abbocchi.

Quando poco dopo sentii due mani afferrarmi sorrisi soddisfatta.

" Hey ti va di bere qualcosa?" Sorrisi maliziosa seguendolo al bar

" non sei di qui vero?" Mi gelai a quella domanda

" non ti ho mai visto qua" continuò facendomi tirare un sospiro di sollievo

" si solitamente frequento altri bar " dissi sperando non mi chiedesse quali

Lui annui prima di buttar giu un bicchierino.

" tu invece ci vieni spesso?" Chiesi cercando di capire se era nel giro di Lopez.

Lui annui di nuovo facendomi vedere il tatuaggio che portava .
Ma quanto era idiota questo?

" vedi questa?" Disse indicando la rosa  tatuata " è come quella del locale, si potrebbe dire che questo posto sia mio "

Tipico degli uomini inventarsi balle per circondarsi di ragazze e portarle a letto.

" Sul serio?" Mi finsi ammaliata

Lui sorrise avvicinandosi " si"

"Che me dici di andare in un posto più appartato?" Gli sussurai seducente all orecchio

" Prima devo fare una cosa, resta nei paraggi, torno subito " sospirò frustrato

Quando si allontanò guardai un mio uomo facendogli capire che aveva abboccato e dovevano tenersi pronti.
Spostai poi lo sguardo sul ragazzo che mi affiancò al bancone constatando che aveva un aria familiare.
Poi il mio sguardo si soffermò involontariamente sul suo orecchio, dove rividi il cobra che avrei sempre riconosciuto.

Mi raggelai sul posto e cercai di calmarmi, magari era sotto copertura o era qui per una missione.

Flashback

"Zayn cosa significa il cobra?" Chiesi coprendomi con le lenzuola che proumavano ancora di noi.

" è il mio stemma, ogni mafioso ne ha uno... o almeno quasi tutti "  disse accarezzandomi i capelli

" si ma perchè proprio il cobra?"

Mi guardò sorridendo " il cobra striscia, resta ancorato alle sue radici..
È imprevedibile, agisce quanso meno te lo aspetti, ti illude e ti uccide "

Ripresi fiato tornando alla realtà, anche io ero stata vittima di quel cobra, mi aveva illuso e poi soffocato piano piano.

" Il cobra non lascia andare nessuna preda "

Quando alzai lo sguardo il mondo mi crolló sotto ai piedi.

Dopo 9 mesi Zayn Malik era di fronte a me, mi guardava dall'altra parte della sala e seppi che i quintali di trucco e la parrucca non bastarono a tramutarmi, lui mi aveva riconosciuta, il cobra mi aveva trovata.

I suoi capelli parevano leggermente più corti ma ostentava la solita aria sicura e dominante che mi causò dei brividi.
A distanza di tutto questo tempo Zayn sapeva avere ancora un certo effetto su di me, e lo odiavo.

Non so per quanto restai a guardarlo ma tornai in me non appena Josh mi richiamò dagli auricolari, avvertendomi che il ragazzo stava tornando.

Così tolsi lo sguardo dal suo e misi su un sorriso finto prima di seguirlo mentre ci allontanavamo.

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