Entertainer

Capitolo 11

Zayn mi evitò per ben due settimane, ma aveva ragione, il mio gesto aveva attirato fin troppa attenzione...
Così ero stata costretta a trasferirmi da lui e mandare a casa molti dei miei uomini, purtroppo fra questi non c era Juan.

Tornare a casa sua era stato doloroso, dietro a ogni angolo si nascondeva un ricordo e un dolore al petto mi colpiva improvvisamente.
Mi chiesi che effetto gli faceva avermi di nuovo in giro per casa sua, ma dato che mi stava spudoratamente evitando non mi soffermai troppo a pensare.

" Come stai?" Chiese William avvicinandosi e porgendomi una tazza di tè

Alzai le spalle " bene, suppongo "

" Fai proprio schifo a mentire " sorrise

" È che... è strano stare qui, in questa casa... e come se non bastasse sento che non sto facendo abbastanza, l assassino di mio fratello è là fuori e noi ce ne stiamo qui a bere del tè "

" Per quanto non mi piaccia ammetterlo Zayn ha ragione, dobbiamo aspettare che le acque si calmino prima di agire"

Annuii ripuntando lo sguardo sulla finestra e concentrandomi sul panorama.

"Lopez se ne andrà in Italia per un pò " annunciò Zayn entrando in cucina

Corrugai la fronte " quanto ?"

" Circa due settimane, partirà domani..
A quanto pare deve gestire delle cazzate che hanno fatto i suoi uomini."

Mi voltai incazzata " e noi cosa dovremmo fare? Aspettare che torni dalle vacanze?" Esalai sarcastica.

Zayn puntò i suoi occhi su di me

" Abbiamo due settimane di tempo per lavorare ad un piano decente, direi di approfittarne"

Scossi la testa " è troppo tempo"

William si schiarì la voce " Soph effettivamente potrebbe essere una buona idea"

Gli lanciai un occhiataccia " Non mi importa del tuo parere da amico in questo momento"  esalai acida

" Se vuoi fare una cosa decente abbiamo bisogno di tempo per elaborare il tutto e organizzarci "

" Si e nel frattempo lui si diverte giusto?"

" Devi avere pazienza"  si intromise William

" Chiudi quella cazzo di bocca prima che ti rispedisca in Messico seduta stante!"

" Fai pure! Questo non mi fermerà dal dirti quello che penso"

Cercai di calmarmi prima di far fuori il mio uomo migliore.

" Fate come cazzo vi pare " esalai sorpassandoli per poi raggiungere la palestra per sfogarmi.

Venti minuti dopo finii di tirare pugni al sacco e mi ci appoggiai con la fronte.

Non riuscivo nemmeno a vendicare mio fratello, come avrei fatto a portare avanti tutto?
D un tratto mi sembrava che tutto mi stesse sfuggendo della mani, il mio respiro si fece più affannato e le lacrime minacciavano di uscire da un momento all' altro.

" Sophia" la voce mi arrivò calma e roca alle spalle.

Scossi la testa ma non risposi, non volevo farmi vedere fragile.

" Smettila"

Sapevo bene a cosa si stava riferendo, smetterla di fare la dura... lasciarmi andare a lui, ma ne ero ancora capace?

" Non posso "

Si avvicinò risistemandomi una ciocca ribelle.

" Si che puoi, guardami"

Strinsi di più gli occhi non volendo cedere a quell' ordine.

" Apri gli occhi e guardami, sono qui Soph, sono qui per te "

Mi voltai guardandolo, e mentre lui portava le sue mani sul mio viso asciugandomi le lacrime, io cedevo lentamente sotto ai suoi occhi.

Mi sostenne quando, ormai stanca di lottare, mi gettai tra le sue braccia e mi strinse quando i singhiozzi non mi fecero respirare.

Mi accasciai a terra e lui non lasciandomi mi seguì.

Le sue grandi mani mi accarezzarono i capelli mentre mi sfogavo beandoni del suo profumo, non avrei mai più voluto separarmi.

" Shhh respira piccola, sono qui"

Mi lasciò qualche bacio sulle tempie in attesa che mi riprendessi.

" Non posso credere che sia morto"

" Lo so, ma non sei sola Soph"

" E invece si" esalai

Scosse la testa " Hai i tuoi uomini, William... me"

Lui? Non era stato proprio lui a dormi che non gli piaceva com'ero diventata?

Restammo in quella posizione per altri minuti fino a che non lo guardi negli occhi.

Sorrise leggermente prima di parlare

" Sei bellissima"

Mi persi a guadarlo per qualche minuto, la barba leggermente accennata, quel naso perfetto, la mandibola pronunciata e quello sguardo che sapeva di conoscermi più di chiunque altro.

Sospirai e solo allora mi resi conto della vicinanza che si era venuta a creare tra di noi.

Mi avvicinai cautamente non del tutto certa di quello che stavo per fare, stavo per affidarmi nuovamente a Lui??

" Smettila di pensarci" sussurò e quella fu il via libera per unire le nostre labbra.

Zayn mi prese prontamente la testa avvicinandomi ulteriormente, come se nessuno potesse più dividerci mentre le sue labbra scorrevano morbide sulle mie.

Allacciai le braccia dietro al suo collo unendo i nostri corpi per poter ritrovare la sensazione d essere uniti di nuovo e Zayn lo apprezzò particolarmente dato che sorrise stringendomi i fianchi.

Eravamo frenetici, veloci, passionali...e non riuscivo a non pensare ad altro se non a lui.

Volevo Zayn con tutta me stessa, lo volevo dentro di me, lo volevo sempre al mio fianco, lo volevo nella mia vita.

Non respiravo ma in quel momento poco importava, se fossi svenuta tra le sue braccia ci sarebbe stato lui.

Ci staccammo senza fiato mentre iniziai a esaminare l uomo che era diventato.
Possibile fosse ancora più sexy di allora?

Come se stesse intuendo i miei pensieri Zayn sorrise e mi strinse di nuovo a se.

" tu non hai idea di quanto mi sei mancata... non hai idea di quante notti ho passato insonni pensando a dove potessi essere, se stessi bene .. se.. avessi trovato un altro"

Il mio cuore perse un battito a quelle parole, Zayn era stato male?

I ricordi di quella sera di anni fa mi tornarono velocemente in mente, il modo in cui mi sentii tradita e scappai...

"Se esci da questa casa, è finita per sempre"

"Sei stato tu a darmi un ultimarum"

" lo so, ho sbagliato... credevo che mettendoti alle strette avresti scelto me" abbassò la testa

"Allora perché non mi hai cercata dopo?" Chiesi

" L ho fatto, l ho sempre fatto Sophia, ero sempre un passo dietro a te in ogni tua scelta.. io ero lì... ma ho scelto di non interferire, avevi detto che ti avevo rovinato la vita ed eri cosi arrabbiata..."

Sospirai, Zayn aveva sicuramente sbagliato a tenermi nascoste le mie origini, ma mi resi conto che per tutto questo tempo, non avevo nemmeno voluto sentire una spiegazione..

" perché? Perché lo hai fatto?"