•Introduzione•

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È mattina, Martino lo capì aprendo un occhio, quasi stanco, e vedendo la luce entrare nella stanza attraverso la tapparella socchiusa. Sentí la mano fredda di Nì poggiarsi sul suo ventre caldo, ed era una sensazione che gli piaceva. Il ragazzo dai capelli corvini se ne stava lì, attaccato a lui, e con la testa si era fatto spazio tra il suo collo e la sua spalla, tirando un piccolo sospiro caldo sulla pelle del ragazzo che aveva accanto.
Niccolò si era appena fatto la doccia, e Martino riusciva a sentire il profumo di quello shampoo buonissimo che compravano insieme quando facevano la spesa al supermercato.
Si era svegliato nel migliore dei modi, come ormai faceva da quando viveva con lui, il suo fidanzato da ormai tanto tempo.
Il ragazzo dai capelli rossi tirò un sospiro quasi all'unisono con quello di Niccolò, che, accorgendosi che si fosse svegliato, cominciò a lasciargli piccoli baci sul collo, facendo dondolare la collana che aveva al petto.
Era una nametag, l'aveva fatta personalizzare in un negozio a Roma, mentre passeggiavano per via del Corso:
|| 𝓁𝒶 𝑔𝒾𝓇𝒶𝒻𝒻𝒶 𝒽𝒶 𝒾𝓁 𝒸𝓊𝑜𝓇𝑒 𝓁𝑜𝓃𝓉𝒶𝓃𝑜 𝒹𝒶𝒾 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝑒𝓇𝒾, 𝓈𝒾 è 𝒾𝓃𝓃𝒶𝓂𝑜𝓇𝒶𝓉𝒶 𝒾𝑒𝓇𝒾, 𝑒 𝒶𝓃𝒸𝑜𝓇𝒶 𝓃𝑜𝓃 𝓁𝑜 𝓈𝒶.
𝑀 + 𝒩 ||
Questo c'era scritto su quella piccola collana d'acciaio, che ora dondolava sulla schiena nuda di Martino, provocandogli solletico e facendo spuntare quasi involontariamente un sorriso che andava da un'orecchio all'altro.
Si voltò leggermente, abbastanza da guardarlo negli occhi. Se li strizzò con un pugnetto, li aprí e vide quei meravigliosi occhi puntati sui suoi, e quel suo sorriso grande, che lo guardavano. Era bello anche di prima mattina, dopo la doccia calda...
"buongiorno amore, facciamo colazione?"
quelle parole erano come musica per le sue orecchie, perché lo disse con quella sua voce dolce che usava solo con lui.
"che ore sono?" rispose, sbadigliando;
" le 11 amore, abbiamo dormito stamattina, dormiglione." disse, prendendolo in giro.
È proprio bello, disse Niccolò nella sua testa... Si riteneva così fortunato ad averlo, e lo diceva a tutti.
" certo, alla sera facciamo le maratone di film romantici fino alle 3. Ho gli occhi consumati dalle lacrime che mi fai versare con tutti questi film, romanticone" disse il fidanzato,ironizzando. Risero entrambi.
A Martino piaceva vivere con lui.
Era tranquillo adesso.
Sua madre viveva da sola, faceva la terapia da uno psicologo, per curare la sua depressione, e Martino era felice nel vederla più sollevata e contenta.
Ora erano solo loro due, Martino e Niccolò, minuto per minuto.

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