Capitolo 1

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18 marzo 2001

7:50

Tom era da Starbucks, pronto a ordinare il caffè per le persone che lavoravano in ufficio e lo usavano come schiavo. Però non poteva lamentarsi, veniva pagato abbastanza bene e doveva solo portare qualche caffè e fare i complimenti per le scarpe o la cravatta ai suoi superiori.
Prese dalla tasca il foglietto dove ognuno aveva scritto il proprio ordine.

Edd: Per me un caffè espresso senza zucchero ^^
Yuu: Un caffè macchiato
Matt: Ah, Tommy, mi porti dei pancakes?? Il caffè non fa per me :(
Pat: Caffè lungo senza zucchero
Paul: Anche per me
Tord: Caffè macchiato senza troppo zucchero e con un filo di caramello sopra

E quello chi era?
Tom non lo conosceva e non aveva mai sentito il suo nome.
E poi voleva per caso prenderlo in giro chiedendo quella roba? Ma chi si credeva di essere?

Si accorse che era il suo turno, quindi si fece avanti e cominciò ad ordinare quello che gli avevano chiesto i suoi colleghi.

8:05

Tom, dopo aver sputato nel caffè del signor Tord tornò in uno degli edifici del World Trade Center, dove lavorava. Consegnò il caffè a quasi tutti, poi però si fermò nell'ufficio di Edd.
«Edd, chi è quel tizio che mi ha chiesto il caffè macchiato?»
Edd smise di digitare sulla tastiera e guardò Tom con una faccia da "chi?"
«Quel "Tord" »
«Oh! Ma certo! È amico di Matt!» spiegò Edd rimettendosi a lavorare.
«Dove posso trovarlo?» chiese Tom, indietreggiando verso la porta.
«Accanto all'ufficio di Laurel, se non sbaglio»

Tom uscì dalla porta e sputò un'altra volta in quel caffè. Gli dava una certa soddisfazione.

Non fu difficile trovare il suo ufficio, e appena fu davanti alla porta la spalancò ed entrò.
«Ma non ti hanno insegnato a bussare?!?!?» chiese il tizio seduto dietro alla scrivania, sistemandosi la cravatta.
Aveva un forte accento straniero, quindi sicuramente non era americano.
Aveva degli strani capelli scuri, che formavano delle specie di corna e la sua pelle era molto pallida.
«Oh, tu devi essere Tom, lo schiavo che porta il caffè» ridacchiò Tord stiracchiandosi sulla sedia con un grande sorriso stampato in faccia. Un sorriso da stronzo.
Tom lasciò il caffè sulla sua scrivania e si girò, ma mentre stava per uscire fu fermato da Tord, che si lamentò: «È freddo»
Allora Tom perse la pazienza. Prese il caffè e glielo rovesciò addosso. «La prossima volta allora vai a comprartelo tu!».
Dopo aver pronunciato quella frase uscì dall'ufficio sbattendo la porta mentre Tord imprecava e lo insultava.

23 marzo 2001
15:45

Tom non aveva più visto quel Tord, probabilmente passava tutto il giorno nel suo ufficio a fare chissà cosa...

In quel momento Tom era seduto su una delle sedie nella loro "Area Pausa", dove si recavano appena avevano qualche minuto di tempo libero. Anche Matt e Edd erano lì.

La loro cara macchinetta del caffè, dove Matt prendeva la cioccolata, era fuori servizio ormai da qualche settimana, e i due stavano armeggiando con quella delle merendine per riuscire a prendere qualcosa da bere.

«Edd, guarda! Sono riuscito a prendere un pacchetto di patatine!» fece notare Matt indicando la macchinetta, dove dentro stava girando una specie di molla che stava spingendo il pacchetto verso di loro. Ma si bloccò.

«COSA?!? SI È BLOCCATA! MI HA RUBATO DEI SOLDI!» cominciò a urlare Matt dando un pugno alla macchinetta, ma si fece male da solo.

«Aspetta Matt, metto una moneta e prendo un altro pacchetto di patatine, così cade anche il tu-» propose Edd, ma venne interrotto da qualcuno.
«No, Edd, so io come far cadere le cose che rimangono bloccate dentro a quella brutta bastarda» disse una voce proveniente dal corridoio dietro di loro, accompagnata dal rumore di passi.
Tom si voltò in modo da poter vedere chi era quel tizio che aveva parlato, e non riuscì a credere ai suoi occhi.

«Tord! Menomale che ci sei tu a salvarci!» esclamò Matt correndo ad abbracciarlo.
Tord aspettò che Matt lo lasciasse andare, poi si fermò davanti alla macchinetta e la osservò, per poi girarsi verso Edd e dire: «Guardate e imparate»
Fece qualche passo indietro, prese la rincorsa e si lanciò contro la macchinetta, che tremò un po'.
Allora Tord si abbassò e prese il pacchetto di patatine dalla macchinetta, porgendole poi a Matt, che lo ringraziò e lo abbracciò di nuovo.
«Grazie Tordyy!!!»

Edd sorrise e mise una mano sulla spalla di Tord. «Guarda un po' chi si è risvegliato dal sonno eterno!»
Anche Tord sorrise e i tre si sedettero vicini a parlare del più e del meno, dimenticandosi completamente dell'esistenza di Tom, che se ne stava seduto a fissare il pavimento.
Come poteva Tord essere così amico di Edd e Matt? Tom non lo aveva mai visto prima. Dove avevano trovato il tempo di unirsi così tanto?

«Tom!» lo chiamò Edd, facendogli cenno di unirsi a loro.
«Ti va di venire da McDonald's con noi stasera?» gli propose Matt. Ovviamente "con noi" significava anche con Tord.

No.

No.

No.

«Sì»





Nota dell'autoreh U3U---
Si è rivelato più difficile di quanto credevo, infatti nel 2001 non esistevano WhatsApp e un sacco di altre robe -.-

Spero che ve gusta e... Se ci sono degli errori ditemelo plzzz

E nada, ci vediamo nel prossimo capitolo UwU

"Non Farmi Sparire" [TomTord] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora