Capitolo 10

469 16 214
                                    

2 giugno 2001
4:55

Tom esitò ad aprile la porta della stanza di Tord. Probabilmente non avrebbe dovuto farlo.

Allora decise di bussare alla porta aspettando la risposta del norvegese.
Aspettò qualche secondo ma, visto che l'altro non rispondeva, girò la maniglia e aprì la porta molto lentamente.

Non ci vedeva quasi niente visto che la stanza era buia, ma almeno c'era una finestra da cui filtrava un po' di luce lunare.

La prima cosa che vide fu il letto: era vuoto. Non c'era nessuno lì sopra.
Allora fece un passo dentro la stanza e cominciò a guardarsi attorno, alla ricerca di Tord.

Lo trovò sdraiato a terra a faccia in giù accanto al letto.
«Hmmmm... Tord?», bisbigliò abbassandosi e toccando la spalla del norvegese.
L'altro non rispose, quindi gli afferrò il braccio e lo alzò, cercando di tirarlo sù per farlo alzare in piedi, ma Tom perse la presa e Tord ricadde di nuovo a terra.

Il primo pensiero che passò per la mente di Tom fu quello di chiamare Matt e Edd, ma non voleva svegliarli. E poi, cosa sarebbe potuto essere successo a Tord?Probabilmente aveva solo il sonno pesante.

Tom riprovò di nuovo ad alzare Tord. Il norvegese poteva anche sembrare uno stecco, ma era davvero pesante. O forse era Tom che aveva le mozzarelle al posto dei muscoli.

Alla fine praticamente lanciò Tord sul letto, poi rimase lì in piedi come un ebete a pensare a cosa avrebbe potuto fare.
Cominciò ad osservare la stanza così, a caso, e notò delle riviste sparse sul pavimento vicino all'armadio.
Allora si avvicinò e ne prese una a caso, pentendosene subito.
Come faceva Tord a guardare quella roba senza vomitare?

Tom lasciò cadere la rivista a terra quando sentì Tord mugugnare qualcosa.
«Oh, adesso parli anche nel sonno?», chiese Tom, consapevole del fatto che comunque Tord non lo avrebbe sentito.
«Resta qua».

Tom non se lo fece ripetere. Probabilmente Tord non stava neanche parlando con lui ma, dopotutto, chissene frega?
Si lanciò sul letto accanto all'altro, e gli schiacciò anche un braccio, ma Tord non si lamentò.
Gli occhi di Tom avevano cominciato da un po' a chiudersi da soli e aveva davvero bisogno di dormire dopo tutto quello che era successo quella notte, quindi si lasciò andare e si addormentò in pochi secondi.

10:30

Tom spalancò gli occhi e, all'inizio, si spaventò quando si ritrovò Tord accanto, ma poi si ricordò di tutto quello che era successo la notte prima.

Cioè, non che fosse successo qualcosa di male-

Tom rimase lì immobile per un po', fino a quando non sentì Tord che cominciava a muoversi accanto a lui e, probabilmente, si stava svegliando.
«Ma che cazz-», fu la prima cosa che disse mentre si grattava la nuca con gli occhi ancora socchiusi puntati su Tom.

«Ieri mi avevi detto di restare qua», si giustificò Tom alzando le spalle e guardando verso la finestra per cercare di capire che ore fossero.
C'era già il sole quindi suppose che fossero le nove, forse.

«Hmmm, ok», borbottò Tord girandosi di lato verso Tom e ricominciando a dormire, appoggiando la testa al fianco di Tom.
«Ma, ehm, cioè, ci dovremmo alzare. Forse», balbettò Tom nel panico, ricevendo come risposta dall'altro: «Hmmmm... Ancora cinque minuti».
«Uhhhhhhhh... Ok... »

11:00

Finalmente Tom e Tord scesero le scale e andarono in cucina.
Il norvegese andò dritto al frigo, mentre Tom si sedette al tavolo con Matt e Edd, che stavano chiacchierando.

«Buongiorno», borbottò mentre si passava una mani trai capelli per metterli un po' apposto.
Matt e Edd si lanciarono un'occhiata che Tom non riuscì a decifrare e, dopo un po', Edd si girò per accertarsi che Tord fosse lontano da loro, per poi chinarsi in avanti verso Tom e sussurrare:«Ieri avete scopato nei boschi?».
«EDD, MA CHE CA-?!?!?», esclamò Tom arrossendo e coprendosi la faccia con le mani.
«CHE NE SO, A ME SEMBRA COSÌ», si giustificò mentre Matt si metteva a ridere.
«No! Certo che no!», rispose Tom, mentre Tord si avvicinava a loro bevendo a canna dal cartone del latte.

"Non Farmi Sparire" [TomTord] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora