"mi dispiace" disse Katsuki.
Quell'incidente li aveva proprio fatti avvicinare ... forse c'erano sempre stati l'uno per l'altro.
#2 in BAKUDEKU (18/04/20)
L'immagine di copertina e quelle presenti nei capitoli non sono mie, i crediti vanno agli art...
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La piccola struttura in pietra al suo interno riusciva ad accogliere tutti gli studenti della UA che si erano presentati quel giorno.
Le panche in legno fredde erano disposte simmetricamente da entrambi i lati e il corridoio centrale portava dritto ad un tavolo in pietra.
I Ragazzi si disposero tutti seduti vicini sul legno rovinato, Bakugou si ritrovò stretto tra Kirishima e Deku
"Baku-bro puoi farti pochi centimetri più in là che stiamo molto stretti?!" Katsuki si voltò verso Deku che, senza dire nulla, fece una sederata di lato e lasciò più spazio ai compagni di classe.
La fredda struttura aveva le pareti rivestite da vetrate colorate, le quali facevano dei giochi di luce sui visi lucidi degli studenti.
Il prete iniziò a parlare, fece un discorso su come gli eroi stessero riempiendo il mondo di speranza e di come i giovani aspiranti eroi avrebbero regalato gioia in un futuro non troppo lontano.
Il prete andò avanti per un paio di ore senza mai fermarsi, nessuno riusciva più a seguire il discorso.
Ad un certo punto venne chiamato, lì davanti al microfono, il professor Aizawa, il quale lentamente si alzò dalla rigida panca e si trascinò vicino al prete. Il discorso di Aizawa non durò molto e gli studenti sorpresi si resero conto di un lato sensibile del professore.
"Che palle quanto parlano" Bakugou spazientito sbuffava e ad ogni movimento irrequieto la panca si lamentava scricchiolando sotto di lui
"Bakugou fai silenzio"
"uff tra quanto finisce questa rottura?"
"Bakugou stai esagerando" Kirishima lo fulminò e il biondo si zittì mettendo il broncio.
Alla fine del discorso di Aizawa gli studenti vennero invitati ad avvicinarsi all'altare dove il prete aveva poggiato un grande libro.
