15. CREMISI

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Il professore Aizawa arrivò di corsa e, con loro stupore, invece di aiutarli nel combattimento gli lanciò qualcosa 

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Il professore Aizawa arrivò di corsa e, con loro stupore, invece di aiutarli nel combattimento gli lanciò qualcosa 

"prendete sono i vostri diplomi, ora siete ufficialmente eroi e potete combattere senza restrizioni" urlò ai ragazzi prima di andarsene.

"Bene era proprio ciò che ci voleva" sorrise Bakugou posizionandosi schiena contro schiena con Kaminari. Entrambi lanciarono i diplomi e diedero vita a esplosioni e scariche elettriche.

I nemici continuavano ad aumentare e i ragazzi dimostravano le loro abilità e ciò che avevano imparato nei tre anni alla UA. 

"ma guarda un moccioso" la voce di uno dei villain fece voltare Bakugou, non aveva più Kaminari vicino e in quel fumo non riusciva ad individuarlo tra i compagni di classe 

"chi hai chiamato moccioso?" 

"te, proprio te" indicò Bakugou con un dito tozzo e sporco di fuliggine "ti ho già visto da qualche parte, forse in una battaglia tempo fa" 

"può essere, sono un eroe e ho partecipato a molte battaglie" 

"comunque sei ancora uno studente e ho proprio voglia di aggiungere una foto all'album degli studenti che ho ucciso" 

"tu vai in giro a uccidere gli studenti?" chiese irritato Katsuki 

"non degli studenti qualunque, gli studenti della UA che aspirano a diventare degli eroi, sono i più divertenti da uccidere perché quando stanno per morire vedi proprio il loro sogno infrangersi e gli occhi spegnersi per aver perso per sempre il loro sogno più grande" 

Bakugou sentì la rabbia ribollire nelle ossa e nei muscoli, voleva ucciderlo ma un eroe non poteva. 

"ho scoperto quanto è bello la prima volta che ne ho ucciso uno, aveva questi grandi occhi verdi luminosi che quando gli ho inflitto il colpo di grazia li vidi proprio diventare opachi e privi di speranza. Quanto ho goduto quando, privo di vita, è caduto a terra, odiavo da morire quel suo modo di ridere e quelle sue stupide lentiggini, per non parlare dei capelli di quel colore assurdo, verdi" 

Bakugou perse la ragione e senza riuscire a controllarsi scaraventò a metri di distanza il nemico, il quale perse i sensi e venne legato dal professore. 

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