"mi dispiace" disse Katsuki.
Quell'incidente li aveva proprio fatti avvicinare ... forse c'erano sempre stati l'uno per l'altro.
#2 in BAKUDEKU (18/04/20)
L'immagine di copertina e quelle presenti nei capitoli non sono mie, i crediti vanno agli art...
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Gli studenti della 1A tornarono al dormitorio, nessuno si presentò a cena, rimasero ognuno chiuso nella propria stanza, chi a dormire, chi a contemplare il cielo ormai indaco e spruzzato di luminose stelle, chi a piangere e chi, come Bakugou, seduto a terra con il viso nascosto dalle braccia.
Nella testa continuava a rivivere la battaglia e la mente cercava di costruire nuovi scenari possibili nei quali il suo compagno di classe sarebbe potuto sopravvivere.
Il sonno non sopraggiunse e il sole si fece largo tra le tenebre
"perché non ti vedo più Deku?" chiese ad alta voce, non ci fu risposta. L'ultima volta che lo aveva visto era stata appena prima di arrivare alla sua bara e l'ultima cosa che gli aveva detto? Non se lo ricordava, non si ricordava cosa avesse detto né al Deku immaginario né a quello reale prima che morisse e questo lo tormentava.
-Vorrei solo non aver detto una cattiveria come ultima cosa- si ritrovò a pensare Bakugou nel bagliore delle prime luci -vorrei solo aver avuto il tempo di dirti che non eri poi così male come amico, avrei voluto chiamarti almeno una volta nella vita AMICO-.
Il silenzio venne rotto da qualcuno che bussò alla porta, ma Bakugou, senza nemmeno alzare la testa, rispose a chiunque fosse fuori della sua stanza di andare via e non sentì più rumori fino all'ora di cena quando, senza preavviso, Kirishima e Kaminari irruppero nella sua stanza, lo tirarono su senza dire nulla, lo portarono in bagno e gli buttarono in faccia dell'acqua fredda che lo fece tornare in sé.
"Ti devi riprendere amico" Kirishima lo stava asciugando con l'asciugamano trovato vicino al lavandino
"non lo vedo più" disse Bakugou con il viso ancora nella stoffa morbida
"cosa non vedi più?"
"Deku, non lo vedo più. Ho continuato a vederlo dopo la sua morte, ci parlavo e mi rispondeva, ma poi è sparito e non l'ho più visto. Ho trattato male anche il nerd immaginario" alzò gli occhi cerchiati di rosso sia per il pianto che per non aver dormito, gli amici sospirarono all'unisono e lo accompagnarono fuori.
