Capitolo 1

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Anna
Primo giorno di scuola. Con l'ansia alle stelle mi alzai presto e mi preparai al meglio. Mi feci i boccoli e misi un paio di blue jeans a vita alta, una t-shirt nera con una semplice rosellina sopra e le mie amate Nike Air bianche. Feci velocemente colazione, misi il giacchetto di jeans, presi lo zaino e iniziai ad aspettare Diana, non riuscendo a stare ferma iniziai anche a passeggiare. Poco dopo la vidi sulla strada, si avvicinò a me, e mi ha detto:
"Ciao, emozionata?"
"Mmmmm abbastanza"
"Lo credo, anche io lo sarei! Comunque ora vieni che altrimenti facciamo tardi!" continuò sorridendomi
Durante la strada mi parló un po' della scuola, di cosa si facesse e mi resi conto che era molto simile a quella dove andavo a New York. Poi le chiesi se saremmo state insieme a pranzo, lei mi abbraccio e mi disse che se volevo mi avrebbe presentata alle altre. Pensai che ero fortunata a conoscere almeno qualcuno, insomma il primo giorno di scuola era imbarazzante per chiunque, inutile negare
Arrivate scuola mi resi conto che era molto carina, c'era un bel campo di football e molte aule. Diana mi presentó alle sue amiche:Ruby, Tillie, Josie e Jane. Pensai di stare loro simpatica ed era così, almeno a tutte tranne Josie, che continuava a lanciarmi sguardi disgustati. Quasi mi venne da ridere ma mi contenni.
Poi chiesi dove fosse la segreteria perché dovevo sapere l'orario delle mie lezioni. Non riuscii a trovarla subito e cosí dovetti chiedere ad un ragazzo appoggiato accanto agli armadietti. Odiavo questo genere di cose
"Ciao, potresti dirmi dove si trova la segreteria? Sono nuova e non so dove sia, mi chiamo Anna" dissi
"Ciao Anna, sono Basch. Se vuoi ti posso accompagnare io" mi rispose gentilmente
Accettai e ringraziai, scoprii che era divertente e mi sembrò molto gentile. Finalmente trovai la segreteria e lui mi disse:
"Ecco qui la segreteria, allora ci vediamo Anna"
"Ci vediamo Basch"
Mi avvicinai alla segretaria, le dissi nome e cognome ei consegnò una schedina con l'orario delle mie lezioni, la prima ora avrei avuto fisica. Mi incamminai per il corridoio e trovai l'aula, presi posto e notai che vicino a me c'era un ragazzo che sembrava molto popolare, aveva i capelli biondi e lo sguardo da scemo.
Entrò il prof. e notando i disse:
"Oggi avremo una nuova alunna, prego alzatib e presentati"
Anche se in ansia mi alzai e iniziai a dire:
"Ciao a tutti, mi chiamo Anna e vengo da New York..."
Fui interrotta da una voce che veniva dal banco alla mia destra, era un altro ragazzo, non il biondo. Era riccio e moro, aveva gli occhi neri. Mentre parlavo disse:"Ciao Carotina, da quale orto provieni? "
Arossii, lo guardai malissimo e mi rimisi a sedere, mi guardó come se non capisse perché mi fossi trovata male. Non mi stava tanto a genio. La lezione iniziò è il prof ci divise in due squadre, maschi e femmine. Il gioco consisteva in risolvere delle operazioni uno per volta e chi sbagliava si rimetteva al suo posto, avrebbe vinto la squadra che rimaneva in piedi.

Gilbert
La nuova ragazza era carina, buffa ma carina. Non pensavo che avrebbe reagito male alla battuta e ragionandoci capii che forse ero stato cattivo.
Inizio il gioco e uno dopo l'altro nella mia squadra i giocatori se ne andavano. Uguale per le ragazze, però notai che Anna rimaneva, era brava. Così alla fine rimanemmo io e lei, che continuavamo a dare risultati corretti, però ad un certo punto io sbagliai e lei rispose giusto. Non ero mai stato battutto.
Uscii dall'aula e la seguii per scusarmi con lei.

❤️~❤️~❤️~❤️~❤️~❤️~❤️~❤️~❤️~❤️

Ciao a tuuuuutti!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e penso che terrò un ritmo costante anche per via del molto tempo libero che ho, grazie alla quarantena.
Un abbraccio
Elena (15/03/20)

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