Chapter 4🥂

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<<Vedo che ti piacciono proprio gli sgabuzzini.>> affermo aggiustandomi i capelli totalmente in disordine a causa  di un biondino che dopo l'ultimo incontro speravo di non rivedere tanto presto. <<C'è chi ha hobbies come il ricamo e chi si diverte a rapire gente per portarla negli sgabuzzini. Tu fai parte della seconda categoria.>>
<<Dobbiamo parlare.>> ribatte serio il ragazzo a più o meno un metro da me.
<<Okay ma era proprio necessario prendermi di peso mentre camminavo per il corridoio facendomi i beati cazzi miei?>> chiedo alzando gli occhi al cielo e cercando di rimanere il più calma possibile. <<Questo si chiama sequestro di persona, biondino.>>
Un attimo di silenzio cala tra noi, lasciando trapelare un leggero imbarazzo al quale decido di porre fine chiedendo: <<Di che vuoi parlare?>>
<<Che cosa vuoi per non spifferare in giro la storia di "Gatsby"?>> chiede tutto d'un fiato il ragazzo gelidamente, senza spostare i suoi occhi di ghiaccio da me.
Rimango qualche momento in silenzio cercando di capire se davvero intende andare avanti con quella stupida storia della seconda identità o semplicemente oggi si sente in vena di battute.
<<Ma sei serio?!>> chiedo sbuffando e cominciando a perdere la pazienza, che già normalmente è in quantità minima. <<Pensavo di essere stata abbastanza chiara l'ultima volta. Non voglio niente da te.>> 
<<Pensaci meglio, posso darti qualsiasi cosa.>> incalza Corbyn avvicinandosi impercettibilmente e cominciando a mettermi leggermente in soggezione.
<<Ma il tuo unico neurone è sordo o semplicemente stordito dalla sua dose giornaliera di Xanax prescrittogli per la depressione causata dall'eccessiva solitudine?>> chiedo incrociando le braccia al petto, sperando di non dover stare qui a ripetergli lo stesso concetto per tutta la giornata.
Sono solo le nove, non vorrei sprecare il mio venerdì in questo modo.
<<Okay. Ti spiego meglio.>> afferma prendendo un respiro profondo per poi cominciare a spiegare: <<Nell'arco della giornata probabilmente verrai convocata nell'ufficio del rettore. E questo succederà non per un qualsiasi guaio in cui ti puoi essere andata a cacciare ma per un altro motivo.>>
<<Ehi, perché dai per scontato che io mi sia cacciata in qualche guaio? Sono in Inghilterra da tre giorni, sarebbe un record perfino per me.>> affermo corrucciata e offesa dalle sue insinuazioni.
Il biondino alza gli occhi al cielo per poi ribattere: <<Senti un po' American Vandal, miliardaria o meno rimani un'americana.>>
<<Ed esattamente, tu come fai ad essere a conoscenza della mia situazione economica?>> chiedo con un espressione che lascia trapelare tutto il mio fastidio.
<<Ho le mie fonti.>>
<<Va bene Dr.Layton, non mi sognerei mai di mettere in dubbio i suoi legami con Scotland Yard, ma continuo a non capire dove vuoi andare a parare.>>
Un lungo sospiro del biondo precede il resto della sua interminabile spiegazione. <<Mio padre ti farà delle domande, perché gira la voce che tu sia stata tra i primi a scappare dall'imboscata quindi crede che tu abbia dei legami con il fantomatico "Gatsby".>>
Ecco il punto.
<<Mio padre sa essere decisamente convincente, quindi puntavo ad essere io il primo a proporti un'offerta che non puoi rifiutare.>> conclude Corbyn guardandomi con una serietà a metà tra il ridicolo e lo spaventoso.
<<Immagino che non avresti mai fatto tutta questa scenetta in stile "Il Padrino", se non avessi già un'idea di quanto credi che potrebbe costare il mio silenzio.>> ragiono ad alta voce mentre un'idea inizia a balenarmi in mente.
Chi dice che vendersi è immorale è perché non gli è mai stato proposto il prezzo giusto.
Un altro attimo di silenzio arieggia tra noi due, trasformando l'atmosfera in quella di un vero e proprio negoziato.
<<Forza, Besson. Dimmi un po': quale è, secondo le tue ricerche e le tue fonti, il prezzo della mia anima?>> incalzo assottigliando gli occhi in segno di sfida.
<<Ho fatto le mie ricerche e, anche se tutte le tue espulsioni dai vari collegi sono stati una prova a favore, mi è sorta spontanea la domanda "Perché un'americana sceglierebbe di sua spontanea volontà di trasferirsi in Inghilterra?">> spiega il ragazzo con un mezzo sorrisetto, orgoglioso della sua indagine. <<Io posso farti tornare a New York, facendoti espellere nel giro di un semestre. Mio padre non può mandarti indietro finché non ha un motivo valido per farlo poiché non deluderebbe mai tuo padre, sono amici da sempre. Eppure, pensaci, non avrebbe altra scelta se alla fine venisse fuori che dietro la festa più distruttiva del solito, l'ultima grandiosa festa di Gatsby, ci fosse la mente di un'americana come te?>>
Rimango quasi interdetta dall'assurdità del piano di Corbyn. E se fosse così assurdo da poter funzionare?
<<Vinciamo entrambi, tu ritorni a casa tua con in aggiunta un pizzico di gloria e io rimango nel mio anonimato.>> conclude con un mezzo sorriso. <<Tu fidati di me e io ti metterò su un volo per New York nel giro di un semestre.>>
<<E chi mi dice che posso fidarmi di te?>> chiedo guardandolo dritto negli occhi.
<<Ti do la mia parola di nobile peccatore.>> ribatte con un sorriso sornione. <<Se ti do la mia parola, credimi, niente mi farà rompere la mia promessa.>>
Ad un tratto il biondo allunga il braccio destro porgendomi la mano per poi affermare: <<Allora? Affare fatto, Johnson?>>
Ci penso su un paio di secondi, decidendo infine di fidarmi del mio istinto, cosciente che in passato mi ha sempre portato verso la via giusta, e quindi allungo la mia mano destra stringendo la sua con decisione.
<<Affare fatto, Besson.>>

Tender Curiosity//Why Don't WeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora