Your Fault.

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Pov's Emily

"Caroline? Quella ragazzina bionda, alta e con i genitori strambi?" mi chiede Sierra, cercando di arrivare alla soluzione dell'argomento "Caroline".

"Sì, Sierra, quella lì" rispondo scocciata, reprimendo l'istinto di distendermi sul banco con la sciarpa a farmi da cuscino.

Ho dormito poco e niente in questi giorni. Dopo la chiamata di Caroline, mi ero ritrovata in una sorta di "cena familiare" dove zii e parenti continuavano a ripetere sempre le stesse inutili e scontate frasi.

Il senso di tutto ciò? Oh, non chiedetelo a me. I miei genitori non mi dispiacciono, ma se parliamo di parenti, le persone che rientrano nella cerchia di "gente normale" sono ben pochi, cominciando dallo zio Tom.

Quando tu incontri una persona, che sia per strada o in un negozio, gli occhi ti ricadono sul viso, così da poter constatare se è davvero quella persona o no; gli occhi dello zio Tom, invece, ricadono sempre - parlando per me - sul mio bel sedere. 

Ok, ho un bel sedere: né tanto grosso, ma neanche piatto, e su questo siamo tutti d'accordo.

E giuro, i suoi modo così audaci e pieni di schifosa indecenza mi stupiscono ogni giorno di più.

Oppure, per restare sempre in tema, parliamo di mia zia Caterina, che ha un'ossessione che mi inquieta molto.

A chi non piacciono i gatti? A me! *alza la mano*

Erano due: "sono una vecchia signora, dovrò pur aver compagnia!"

E siamo a tre: "C'era bisogno di un maschietto!"

Quattro: "Ernesto si sentiva solo, doveva pur avere una compagna, no?"

Dieci, venti, venticinque, e forse anche di più, ma come posso saperlo? Gatti in casa? Ciao ciao, a mai più.

***

"Zoey!" O no, vi prego.

"Zoey! Che fa, sei sorda?!" continua a gridare, mentre dei ragazzi portano lo sguardo verso di me.

"Lo conosci?" sussurra Sierra.

"Lo mando via a suon di pugni se ti fa piacere" aggiunge Dam.

"Sì, lo conosco, e no, in quel caso l'avrei fatto io ma grazie lo stesso!" sorrido.

"Imbecille! Va' via! grido, voltandomi verso Nathan.

"Ti sembra modo?" sento dire.

Mi volto, per l'ennesima volta, e mi ritrovo davanti Evan che si morde il labbro per non ridere. Dio mio, abbi pietà di me.

"Ed ecco un altro demente!" Porto le mani sui capelli e socchiudo gli occhi. Ma allora? Elena, ci sei o ci fai?

"Il tuo continuo urlare mi sta facendo diventare sordo. Smettila, siamo in un luogo pubblico! E poi, - aggiunge - chi è quel tipo che mi sta fulminando con lo sguardo?" mi chiede, alzando un sopracciglio. Sexy.
Ah, Elena, ma allora ci sei!

"Ah, nessuno, lascialo perdere" rispondo.

"Ok, ci vediamo."

"Aspetta!" grido con voce stridula, prendendogli un polso.

Mi volto, sperando di non trovare Nathan, che invece sta avanzando verso me e Evan con una strana espressione che mi sa di pazzia pura.

"Mi serve il tuo aiuto" sussurro.

"Parli con me?" Sì indica.

"Secondo te? Vedi qualcun altro qui con noi? Ma sei idiota o cosa?" Domando, cercando di non dar voce a tutti gli insulti che nel giro di pochi secondi si sono accumulati nella mia mente.

"Vedi che qui sei tu l'idiot-"

Gli prendo il viso fra le mani e lo guardo negli occhi: "Sta' zitto, idiota."

E si, è successo. È l'unica soluzione a due grandi problemi: Evan e Nathan.

Dopotutto, cosa sarà mai un insignificante bacio sulle labbra? A cosa porterà tutto ciò se non a quattro chiacchiere di corridoio?

E la sua voce... Lui continuava a parlare e l'unica soluzione che ho trovato è stata questa. Ma non ho pensato ai suoi occhi spalancati quando ho unito le nostre labbra, e al mio respiro affannoso quando lui ha insinuato la sua lingua nella mia bocca, e alle mie mani sui suoi capelli e alle sue sul mio corpo.

Accarezza, strizza, solleva, mordi.

E non voglio che questo finisca, non voglio, eppure so che tutto ciò porterà a una rottura, e a me distesa sul pavimento, con un coltello in mano e la consapevolezza d'aver sbagliato sin dall'inizio.

***

"Ma si può sapere cosa ti è preso?!" gridiamo contemporaneamente, dopo aver girato l'angolo che da su casa mia.

"Ah, io? Sul serio?!" È incazzato, benissimo.

"Cioè, sei stata tu a baciarmi senza un valido motivo davanti a mezza scuola!" continua.

"Mi serviva qualcuno, e tu eri lì, e visto quello che è successo l'altro giorno ho pensato che non ti sarebbe dispiaciuto più di tanto." Ovvio, no? Patetica.

"Ma quello era solo un gioco! Avresti solo dovuto dimenticarlo!" Sospira, poggiando la schiena sul muro in pietra.

"E chi dice che anche questo non lo sia stato?" domando, aspettando una sua risposta, che non so per qualche motivo, non arriva.

"E poi se stato tu a rendere il bacio più passionale! All'inizio doveva essere un innocente bacio sulle labbra per far andar via quel tizio."

"È tutta colpa tua! Senza un preavviso, davanti a 20 persone... devo dire che mi sono fatto prendere la mano, ma se tu non ti fossi avvicinata questo non sarebbe successo" Certo, adesso è colpa mia.

"Sei proprio un imbecille!" Scuoto la testa, mordendomi il labbro per non ridere. "Ma baci abbastanza bene" aggiungo.

E ride, lanciandomi una strana occhiata prima di andare.

***
"Ehi!" sentii dire. "Sta' tranquilla, ci sono io qui con te" sussurrò.

"Perchè sei ricoperto di sangue?" chiesi indietreggiando, ritrovandomi in un vicolo cieco.

"Oh, sciocchina, ma sei stata tu! Mi hai sedotto, sei diventata la mia ossessione!" Rispose.

Si avvicinò e continuò: "Ricordi, Zoey? Quel giorno, in quel locale... tu eri eccitata, si capiva da come mi guardavi e io non ho resistito!"

Ripensai a quella scena, e sentii una fitta allo stomaco, come se dei pezzi di vetro appuntiti mi avessero trafitto. E gridai fino a rimanere senza fiato, mentre lui mi fissava, pronto a ridere di me.

"È tutta colpa tua..." sussurrò. "Tu mi hai ridotto così ed adesso ne subirai le conseguenze. Dopotutto, ami i giochi, no?"

Angolo autrice:

Ciao a tutti! Come avete passato questo fine settimana? Io fra feste e amici, e mi sono divertita. Però, circa 20 minuti fa, ho scoperto d'aver rovinato il margine (non so come dirlo, scusate ahah) del telefono e adesso fa proprio schifo, ma ormai quello che fatto è fatto ahah.

Tralasciando questo, spero che il capitolo vi sia piaciuto e mi scuso per eventuali errori. E come sempreringrazio tutte le persone che hanno commentato e votato questa storia, ma anche quelle che hanno solo letto o aggiunto la mia storia a una delle loro liste. :)

Al prossimo capitolo. ××

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