Prologo

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Ultimo giorno delle vacanze, Midori Serizawa era sdraiata sul letto guardando sul computer, per l'ennesima volta, il suo anime preferito.

Il giorno dopo sarebbe iniziata la scuola, per lei l'istituto superiore.

A causa della posizione dove era situata casa sua e causa del lavoro del padre era stata costretta a frequentare il liceo maschile Morimori dove suo padre era un insegnante.

Suo padre, Aki Serizawa, era riuscito a convincere il preside e i professori ad ammetterla a patto che si fosse camuffata da ragazzo.

Midori non aveva problemi a sembrare parte del genere opposto: portava i capelli rasati da un lato con un ciuffo che le ricadeva sulla parte destra del viso, non si truccava mai e indossava sempre i vestiti larghi.

Aveva gli occhi scurissimi, quasi non le si vedeva la pupilla, i capelli castani scuro decolorati sulle punte, un naso proporzionato e le labbra né grandi né piccole di un colorito roseo.

Portava un paio di occhiali dalla montatura nera per correggere un errore di vista e come accessorio indossava sempre il suo choker preferito con una croce.

Come nome maschile aveva deciso di chiamarsi Riukyu.

Stava tentando di prepararsi psicologicamente.

"Spero non siano tutti dei pervertiti" pensò "una scuola normale no eh!" iniziò ad arrabbiarsi.

Pensava a come avrebbe dovuto comportarsi, a cosa avrebbe dovuto dire.

E se qualcuno avesse scoperto il suo segreto?

No no, non doveva pensarci nemmeno.

E se iniziasse a piacere a uno di quei ragazzi? 

Beh, lei non poteva farci niente, non era un vero maschio, peggio per loro.

E se qualcuno avesse provato a baciarla, picchiarla o addirittura stuprarla?

L' idea di una scuola completamente maschile la intimoriva non poco.

Appena ripresa dai suoi pensieri si dovette sorbire per la millesima volta la morte del suo personaggio preferito.

Si chiese se in quell' istituto ci fosse un ragazzo che somigliasse a lui ameno di aspetto fisico.

Partì la ending dell' ultimo episodio e, anche se si era ripromessa di non farlo, scoppiò in un pianto silenzioso.

Spense frettolosamente il computer e accese il cellulare per controllare se avesse qualche notifica. 

Dopo averle guardate tutte decise che era meglio andare a riposare dato che era già l'una passata, non voleva sembrare uno zombie il primo giorno di scuola.

Nei giorni precedenti si era immaginata come l'asociale vestita puntualmente di nero a cui piacciono gli anime ma ovviamente non sapeva cosa le avrebbe riservato il futuro.

Si sdraiò a pancia in su tentando di frenare le lacrime.

Si girò di scatto affondando la faccia nel cuscino immersa nel pianto e, dopo circa mezz'ora, cadde in un sonno irrequieto dovuto all' agitazione pre-scolastica.

Lover || Yarichin Bitch ClubDove le storie prendono vita. Scoprilo ora