Sotto accusa (Seconda Parte)

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La coniglietta si guardò attorno più e più volte, l'interno della stanza per gli interrogatori in cui l'avevano rinchiusa era completamente bianca ed a parte un vecchio orologio appeso al muro con a fianco una telecamera un tavolo e due sedie non ci stava altro, non appena entrata la prima azione degli agenti fu di farla alzare dalla sedia a rotelle ed aiutarla a farla sedere su una delle due sedie, poi dopo averla ammanettata al tavolo se ne uscirono senza dire nulla, non le avevano fatto domande di alcun tipo ed era passata un'ora abbondante.
Passata un'altra mezz'ora ancora nessuno si era fatto vivo, cominciava a sentire la gola secca, alzò lo sguardo alla telecamera cominciando poi ad agitare la zampina rimastale libera nel tentativo di attirare l'attenzione di chiunque stesse controllando dall'altra parte.


"Ehi! Ho sete, si potrebbe avere un po' d'acqua o è chiedere troppo?".


L'apparecchio elettronico rimase fermo immobile nella sua posizione come era giusto che fosse, con solo una spia verde accesa a testimoniare che fosse in funzione, ma se c'era effettivamente qualcuno ad osservare dall'altra parte quello era un altro discorso, passati altri cinque minuti le parve di udire una voce al di là della porta, si udiva a malapena e la poté sentire solo grazie al suo sviluppatissimo udito da leporide, nonostante non ne comprese completamente il significato.


"Non m'interessa...ricevuto...portarla a Zootropolis...l'aiuto ma ora ci penso io...potete...capitano Bogo...non ve lo consiglio".


Prima che potesse anche solo pensare a chi appartenesse quella voce, che comunque le sembrava famigliare, la maniglia della porta si abbassò, quest'ultima si aprì e sia Nick che Sofia entrarono nella stanza, appena fatta entrare la coniglia paraplegica la volpe chiuse la porta, posando poi lo sguardo su Judy, notando subito come quest'ultima lo guardava con uno sguardo carico di risentimento.


"Nick, si può sapere che succede? Mi hai denunciata per...".


Prima che potesse finire la volpe si portò l'indice davanti il muso, segno che le intimò di fare silenzio e che venne subito eseguito dall'interessata, poi si volse verso la telecamera osservandola per qualche secondo finché il led si spense.


"È sempre una soddisfazione quando qualcuno ti deve un favore".


Era ovvio a cosa si riferisse la volpe, ma li per li Judy non riuscì a capire se si fosse riferito semplicemente allo spegnimento della telecamera o se fosse una velata frecciatina rivolta anche a lei, nonostante la situazione Sofia era in parte curiosa di questa cosa.


"Hai lavorato anche qua?".


"Cosa? No no, ho avuto a che fare con la polizia di Windham un po' di tempo fa e devo dire di aver causato un bel trambusto, ma questa è un'altra storia".


A Judy sinceramente non importava nulla della cosa, visto che ora era più che altro concentrata sulla sua situazione attuale.


"Nick, che diavolo sta succedendo?".


Il canide prese posto di fronte a lei, Sofia invece fece il giro del tavolo, posizionandosi di fianco la sorella, le due coniglie lo osservavano mentre da una borsa che aveva a tracolla tirava fuori un portatile ed una bottiglietta d'acqua, che venne data subito alla coniglia.


"Ti hanno detto il motivo per cui sei stata arrestata?".


Prima di rispondere Judy prese un bel sorso della bevanda, per poi richiudere la bottiglia.


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