Fine dell'addestramento?

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Il risveglio a casa di Nick non era stato decisamente dei migliori, Judy non diceva una parola e lui, pensando di averla turbata in qualche modo la sera prima, non si azzardava a chiedere spiegazioni, solo quando furono in auto, accorgendosi che la volpe era stranamente silenziosa, si decise a parlare, capendo quanto fosse strano quel comportamento ai suoi occhi.


"Non è nulla che hai fatto tu, semplicemente oggi non è un giorno che mi piace ricordare"


"Ok" Il messaggio era chiaro, non chiedere spiegazioni, se voglio te le dò io.


"Con oggi sono passati esattamente undici anni"


"Da quando tua sorella è stata attaccata da quella volpe?"


Judy annuì, tenendo sempre lo sguardo basso "Lei voleva impedirmi di fare una sciocchezza e alla fine è l'unica che ci ha rimesso, per un sogno stupido che non era neppure il suo"


"Devi smetterla di darti la colpa di tutto, sono passati parecchi anni e nessuno ti ritiene responsabile, men che meno tua sorella"


"Ma..."


"Niente ma, Sofia crede in te, ti ha aiutato a convincere i tuoi che volevi fare l'accademia, se oggi intraprenderai la prova pensando di essere la responsabile di tutti i mali del mondo non la passerai mai, e sarebbe stato tutto inutile, è questo che vuoi?"


La coniglietta si voltò verso di lui senza però avere modo di rispondergli, dato che in quel momento Nick accostò.


"Sei arrivata, adesso piantala di frignare e comportati da adulta, la prossima volta che ci sentiamo voglio sentire che hai passato il test, chiaro?"


Con rinnovato entusiasmo la coniglietta scese dall'auto e dopo essersi avvicinata al finestrino abbassato disse alla volpe "Hai ragione, ci metterò tutta me stessa, grazie Nick"


Ricambiato il saluto lei si girò ed entrò nell'edificio principale dell'accademia, Nick spense il motore, era ancora presto per portare a casa Jessica e i piccoli, lo avevano avvisato che prima delle dieci non se ne parlava, per cui non attese oltre, prese il telefono e fece scorrere la rubrica, cercando un nome in particolare, una volta trovato fece partire la chiamata.


"Ciao Rodney, hai tempo? Devo parlarti di una cosa"




Il sonno della lepre venne interrotto da un pianto continuo, voltandosi verso la porta della stanza vide un'infermiera entrare con in braccio il suo cucciolo, il leprotto dal pelo arancione strillava come un'aquila. "A quanto pare Chris vuole la mamma"


L'infermiera, una lontra, si avvicinò al letto porgendo il cucciolo a sua madre "Probabilmente ha fame, so che il suo compagno deve venire a prendervi, vuole che le porto qua anche gli altri due?"


"Si grazie, lui dovrebbe arrivare da un momento all'altro"


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