Capitolo 2
Elaine condusse Ban fino ad un parco verde appena sotto le mura della città. Era un grande giardino e il prato in penombra era costellato di bianchi fiori, come un magico cielo stellato. Le foglie sugli alberi dondolavano lievi, sollecitate da una delicatissima brezza. I due camminarono per un chiaro e stretto sentiero e poi lo abbandonarono. Attraversarono l'erba soffice ed Elaine ad un tratto si inginocchiò e sfiorò con le dita un piccolo bocciolo. Questo allora brillò per un attimo e poi si schiuse in un magnifico e delicato fiore. Sedettero dunque entrambi in quel verde cielo stellato. L'una di fianco all'altro.
Elaine raccontò all'amato di come aveva fatto germogliare e sbocciare ogni fiore di quel parco e con gli stessi fiori aveva decorato le piazze e le strade. Ban si complimentò con lei.
-E' stata una faticaccia, ma ne è valsa la pena. Ci siamo divertite un sacco io ed Elizabeth e sono contenta di averla aiutata.-
-Bè, è sicuramente un impiego più produttivo del tuo potere, piuttosto che fare da guardia ad un sorso d'acqua per settecento anni.-
Rise lui e lei di seguito:
-Sì, decisamente.-
Ci fu un breve silenzio, poi Ban sospirò:
-Eppure ci deve essere un modo per partecipare a quel torneo...-
Ed Elaine si massaggiò le tempie con aria rassegnata.
-E addio atmosfera romantica.-
Disse King.
-Povera Elaine! Ban è incorreggibile.-
Scosse la testa Diane. Poi proseguirono la loro passeggiata, chiacchierando del più e del meno e scambiandosi dolci effusioni. La città sotto di loro brillava di mille luci e colori, rumorosa ed in fermento.
-Meliodas, non avrai davvero intenzione di chiedere al re di farti partecipare al torneo?-
Domandò Elizabeth, pur conoscendo la risposta.
-Mmmmm, chi lo sa... nishishishi.-
Rise lui. La ragazza alzò gli occhi al cielo. Era vestita di un abito azzurro, che riprendeva la tonalità di colore dei suoi occhi, rendendo armonioso ed affascinante l'insieme. L'abito risaltava le forme della ragazza pur essendo estremamente semplice come modello. Così Meliodas colse l'occasione al volo:
-Sei bellissima.-
Lei arrossì fino alla punta dei capelli, dimenticandosi completamente quello di cui stavano parlando. E il peccato d'ira continuò a ridacchiare mentre si avvicinavano sempre di più al castello.
Al castello intanto i rispettivi sovrani di Lyonesse e Camelot si stavano amichevolmente salutando. Merlin era lì con loro, al fianco di Arthur.
-Bene Arthur, è davvero un piacere averti qui con noi questa sera, e dopo il lungo viaggio che hai dovuto compiere, non posso che invitarti a prendere parte ai festeggiamenti.-
-Ma certo Batra, con piacere. Brinderemo insieme!-
Il re di Lyonesse esitò per un attimo.
-Qualcosa ti preoccupa maestà?-
Domandò Merlin. Bartra scosse il capo e poi rispose:
-No nulla di cui preoccuparsi. Devo finire gli ultimi preparativi e mettere in sicurezza il palazzo. Poi vi raggiungerò.-
Ma la scusa parve non convincere la maga, che insistette ancora:
-Hai avuto qualche visione delle tue di recente?-
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Un mare di alcool e un pizzico di follia (Fanfiction)
FanfictionIl festival estivo si prospetta un evento grandioso per la città di Lyonesse, ma nessuno avrebbe potuto immaginare che era destinato a concludersi in una maniera COSI' particolare. Vedremo i nostri due protagonisti alle prese con un contest fuori pr...