Capitolo 14

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Capitolo 14


-Bene, credo che per me sia l'ora di andare.-

Disse la maga.

-Prepara un po' di quell'intruglio anche per Ban, sono sicuro che gli sarebbe utile. E anche se il sapore è orribile, con la convinzione che mi ha "salvato" non esiterà a berlo. Tanto so già che ti prenderai il merito di tutto, nonostante io fossi già sveglio prima del tuo arrivo.-

-Ottima osservazione capitano, non perdi un colpo.-

Scherzò lei, poi si congedò.

Meliodas rimase steso in silenzio, osservando il soffitto con la testa che pulsava dolorosamente. Ogni fibra del suo corpo implorava pietà e la sua gola precedentemente ustionata dall'alcool, adesso raschiava dopo aver parlato così a lungo. Il suo sguardo cadde sulla dolce Elizabeth che giaceva assopita al suo fianco, ed una fitta di profondo affetto lo colse. Fu così che per via di tutti i pensieri che turbinavano nella sua mente, non riuscì ad assopirsi nonostante la spossatezza.

Quella stessa sera, Merlin se ne andò dal Boar Hat senza una parola, cosa che i compagni interpretarono come un cattivo segno. E quindi non si prodigarono in domande che avrebbero potuto avere soltanto risposte monotonamente tristi.

La mattina seguente però la maga si presentò nuovamente alla locanda con una nuova bottiglia di pozione distillata durante la notte. Questa volta era per Ban.

Come Meliodas aveva previsto, lì per lì Ban non ne volle sapere di mandar giù quell'intruglio. Ma poi la maga menzionò il fatto che adesso il capitano aveva ripreso conoscenza e che anche lui aveva bevuto la pozione (anche se Merlin non specificò bene in che ordine erano avvenute le due azioni...). E questo bastò, sempre come Meliodas aveva pronosticato, a convincere del tutto Ban a sorbirsi l'intruglio. A quel punto però, nemmeno Elaine riuscì più a trattenere Ban a letto. Così il peccato d'avarizia si alzò e corse su per le scale verso la camera del capitano. La fata lo seguì preoccupata e indignata, ma lui in quel momento non aveva altro per la testa che la salute di Meliodas.

Ban irruppe nella camera del peccato d'ira come una valanga, e trovò Elizabeth, anch'essa sveglia, che ora abbracciava il capitano, seduto eretto sul letto. E immediatamente un macigno si levò dal cuore di Ban. Ma l'uomo non fece in tempo a tirare un sospiro di sollievo che nuovi impellenti interrogativi sorsero in lui portando scompiglio fra le sue emozioni. Deglutì a vuoto, mentre il silenzio calava improvvisamente gelido.

Meliodas osservò che Ban aveva fatto piuttosto in fretta a precipitarsi lì, più veloce del previsto. E lo vide abbattersi sulla porta come una furia. E poi bloccarsi sulla soglia. Vide il suo volto venire attraversato da innumerevoli pensieri ed emozioni, ultimo dei quali, una sorta di imbarazzo, che colorò il volto del peccato della volpe di un tenue rossore.

E così Meliodas seppe che Ban aveva ricordato. Forse non tutto, forse non con ordine, ma Ban ricordava. E da adesso in poi tutto sarebbe stato ancora più complicato del previsto.

E mentre i due uomini si guardavano, anche gli sguardi di Elaine ed Elizabeth si incontrarono, ma nei loro occhi si leggeva una tacita determinazione, ancor più grande dell'imbarazzo della situazione.

Così Elizabeth invitò i due ospiti ad accomodarsi nella stanza. Elaine chiuse la porta, e i quattro individui si trovarono tutti faccia a faccia senza più una via d'uscita.

Elizabeth sapeva che non era il caso che Meliodas si sforzasse, dopo essersi ripreso da così poco, ma allo stesso tempo era consapevole che quella spinosa situazione necessitava una discussione al più presto. Lei stessa si sentiva abbastanza scombussolata dagli eventi che si erano susseguiti in quei giorni. Dovevano parlarne adesso, tutti insieme.

Meliodas si sentì in trappola per un attimo. Si sentì l'aria venire meno, e la testa gli dolse come mai prima d'allora. Ma era esattamente così che doveva andare. Così prese un respiro e raccolse le forze.

-Ragazzi, lasciatevelo dire, avete fatto una stronzata grossa come l'intera Britannia.-

Proruppe Elaine spezzando il silenzio. E parlò in un tono talmente poco coerente con la sua dolce minuta figura che i presenti si sorpresero di quello scoppio. Poi Elizabeth le diede subito man forte:

-Puoi ben dirlo.-

Meliodas sbirciò la faccia confusa di Ban, e si decise di prendere in mano la situazione:

-Suppongo che chiedere scusa non sia molto utile a questo punto.-

E subito tutta l'attenzione fu su di lui, che non si fermò:

-È cominciato tutto in modo innocente, ma poi le cose sono un po' degenerate, non posso darvi torto. Potremmo stare qui a rimbalzarci le accuse per ore, discutere sulle quantità di alcool, arrabbiarci tra noi per responsabilità mancate e via dicendo, ma suppongo che alla fine non porterebbe a niente di utile. Quindi veniamo subito al punto. Elaine, Elizabeth, so che siete entrambe qui per quel bacio.-

Un sordo disagio riempì l'aria, mentre le due ragazze si agitavano nelle loro postazioni sedute. Ban rimase fermo impalato. Non era sicuro di dove Meliodas volesse andare a parare. Il bacio, ma quale bacio? O meglio, quale dei tanti? Così il peccato d'avarizia rimase in silenzio ed attese.

-Bè ecco...-

Sussurrò Elizabeth, che adesso era a sua volta arrossita, poi trovò il coraggio per proseguire:

-Bè, a noi la vicenda è stata solamente raccontata da terze persone... Ma cos'è successo di preciso?-

Elaine annuì, a sua volta curiosa oltremodo.

-Diciamo che per me la sfida era diventata una cosa personale e tutto quell'alcool mi ha dato alla testa, così suppongo di essere saltato addosso a Ban senza riflettere. Lui non c'entra, infatti mi sembra di ricordare che ad un certo punto volesse fermarmi dal portare a termine quell'impresa. Ma non gli ho dato retta. Lì per lì non mi sono nemmeno reso conto di quello che facevo. Quindi per rassicurarvi vorrei dire che non c'è stata nessuna intenzione ambigua.-

Meliodas era stato così schietto e diretto da togliere il fiato. Le due ragazze stavano osservando i rispettivi piedi con insistenza, troppo imbarazzate. Ma Ban lanciò un'occhiata a Meliodas. Possibile che fosse tutto lì il problema? Quel loro primo e quasi accidentale bacio? Allora tutti gli altri davvero non sapevano cosa fosse successo più tardi tra loro due quella notte. Ma Ban lo sapeva. E Meliodas? Meliodas se ne era dimenticato? O stava fingendo? La risposta arrivò presto. Quando Meliodas gli sorrise in maniera inequivocabilmente colpevole.

E Ban seppe che quella notte di follie era appena diventata il loro segreto.

Un mare di alcool e un pizzico di follia (Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora