5.

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Tornai di nuovo vicino alla parete e controllai bene ogni singola piastrella. Provai a premere alcune piastrelle, ma non successe nulla.
Ero sul punto di arrendermi fino a quando, schiacciando un po' forte una piastrella, questa iniziò a vibrare molto velocemente.
Feci qualche passo indietro, allontanandomi dal muro, esso iniziò lentamente ad aprirsi verso l'interno come se fosse una porta.
Quando finì di aprirsi la luce colpì quel punto e guardai la parete, era nera e al centro vi era un pannello con dei pulsanti con dei numeri.
-"HO TROVATO LA CASSAFORTE!!!!!"
Non potevo crederci, finalmente avevo finito il mio incubo!!
Mi avvicinai subito a quel display e feci per premere i pulsani quando mi ricordai che non avevo trovato il codice intero, ma solo due cifre, il quattro e l'otto. La mia felicità svanì subito e mi ritrovai a fissare quel pannello sconsolato. Provai a riavvicinarsi di nuovo a quel muro invisibile.
-"Mary!!!! Mary!!!! Mi senti??? Maryyyy?"
Cercai di chiamarla più volte, ma non ottenni una risposta, riprovai più forte, ma nulla. So per certo che quella filastrocca abbia a che fare con il codice, ma non riesco a ricordarla. Cercai di sforzarmi, ma nulla. Mi avvicinai al centro della stanza e guardai il muro con il display. In quel momento sentii una strana sensazione, la mia vista si appannò e vidi solo bianco. Davanti a me vidi una bimba bionda correre velocemente verso un fienile, la guardai attentamente e quando entrò corse da un uomo di mezza età, con gli occhi di un azzurro molto intenso e si arrampicò sulle sue gambe per poi sedersi.
-"Nonno nonno, mi racconti la filastrocca?? Per favoreee"
-"Ancora?"
Rimasi sconvolto, la voce era identica a quella che sentivo io, quella che mi urlava contro, che mi diceva di essere il prescelto e che mi dava consigli (inutili).
-"Per favore"
E così l'uomo acconsentì e iniziò a raccontarle la filastrocca.
Corsi alla cassaforte e iniziai a premere i bottoni cercando di inserire i numeri.

2,8,7,4

*codice errato*

4,2,7,8

*codice errato, ultimo tentativo."

Iniziai a essere ancora più teso e decisi di calmarmi... Dovevo riflettere, mi era rimasto solo un tentativo. Socchiusi di nuovo gli occhi e cercai di ripetere mentalmente la filastrocca, dando un senso cronologico agli eventi. I mesi sono tanti, e se il secondo è più importante sarà il primo numero... E schiacciai il numero due. Dopo i mesi vi erano le settimane, febbraio ha 4 settimane, quindi schiacciai il numero 4. Adesso arrivò un grande problema: Prima le ore o prima i giorni?
Non potevo permettermi di sbagliare, non posso provare ad indovinare.

Pov Mary.

Frank era entrato in quella stanza da più ore e io iniziavo a preoccuparmi, non ero più in grado di sopportare la pressione. Facevo avanti e indietro nervosa, poteva essersi perso, ferito, svenuto o chissà cosa e io non potevo intervenire o aiutarlo in qualche modo. Ero anche spaventata, ero rimasta da sola in questo posto di cui adesso ho paura. La biblioteca è sempre stato il posto in cui trovavo protezione e felicità, ma adesso non mi sento né protetta né felice.
Non stavo neanche aiutando Frank, l'ho solo intromesso in questa stupida storia. Mi avvicinai alla porta e appoggiai una mano su di essa. Avrei voluto chiamarlo, ma ero certa che non mi avrebbe sentita. Appoggiai la schiena alla porta e mi lasciai scivolare a terra fino a sedermi e appoggiai la nuca su di essa.
-"Nonno perché mi hai fatto questo?"
Sussurrai, ormai con le lacrime che iniziavano a scendermi lungo le guance.
-"Mi avevi promesso che da grande sarei stata felice e che quella maledizione non mi avrebbe più toccata, mai più, me lo avevi promesso..."
Mi portai le gambe al petto e appoggiai sulle ginocchia la fronte, socchiusi gli occhi e tutto ciò che vidi erano dei flashback di me da piccola.
Ho sempre vissuto con i miei nonni perché i miei genitori morirono quando avevo 6 anni, in un incidente stradale, e io fui l'unica a sopravvivere perché ero nel seggiolino, che riuscì a proteggermi dall'urto.
Mi nonno mi confidò solo molti anni dopo che quell'incidente fu legato alla maledizione che la mia famiglia si tramanda da generazioni, ma che nessuno è mai riuscito a sconfiggere.
E ora mi ritrovo qui a doverla sconfiggerla, mentre Frank potrebbe rischiare di farsi male.

il sogno della bibliotecaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora