-È bello rivederti, Nico. - disse Minosse avanzando verso di noi - Sono felice che tu sia riuscito a passare.
-Minosse - mi misi in piedi - Dov'è il sangue?
-È proprio qui. - come nel mio sogno, il fantasma aprí il palmo della mano e in esso si materializzò la fiala con dentro il denso liquido bronzeo. - Lo vuoi, Nico?
-Sí, in realtà mi piacerebbe molto.
-Lo sospettavo.
Guardai Will con la coda nell'occhio: non aveva mosso un muscolo, era rigido e pronto all'azione. Sperai che stesse elaborando un piano, e non che fosse congelato dal terrore.
-Io ti voglio morto, lo sai? - disse il fantasma a un certo punto.
-Dimmi qualcosa che non so - replicai.
Il viso di Minosse si indurí. - Non scherzare, figlio di Ade. Non è davvero il momento.
-Perché vuoi uccidermi? - chiesi allora, sperando di guadagnare tempo.
-Perché tu mi hai rovinato! - gridò Minosse.
-Eri morto da tempo quando ti ho conosciuto.
-Non fare il finto tonto, sai cosa intendo! - sbraitò - Tu mi hai rubato il titolo di Re degli Spettri! Ero rispettato, e adesso...
-Se è il titolo che vuoi, allora va bene, tienitelo! - gridai - Non potrebbe importarmene di meno!
-Ma io voglio più di quello - mi interruppe il re, soffocando a stento la rabbia - Io voglio vederti morire fra atroci sofferenze, Nico Di Angelo. Solo allora potrò dirmi soddisfatto.
Minosse avanzò, e come mosse un passo avanti anche il cerchio di spettri di strinse.
Cercai di controllarli, dir loro di fermarsi. Non mi ascoltarono, e rimasero fermi dov'erano.
-È inutile che ci provi, Nico. - ghignò il re - Non ti seguiranno. Sto riacquistando potere. E tu sei debole.
-Perché non mi affronti adesso cosí vediamo come riesco a farti il culo? - ringhiai.
Minosse rise sonoramente - Oh, mi piace quando ragioni cosí. E dimmi, come pensi di fare?
-Vuoi venire a scoprirlo?
Stavo disperatamente cercando di distogliere la sua attenzione da Will.
-Come hai fatto a sapere della pozione? - domandai - E chi ti ha evocato?
-Ad evocarmi? È stata Echidna, naturalmente. Quel mostriciattolo ha una mente troppo semplice, è bastato prometterle in cambio oro e ricchezze... Anzi, ti dirò, grazie per averla fatta fuori, è un bel risparmio per me.
-La pozione. Come lo sapevi?
-Ho i miei mezzi - mi liquidò Minosse - Ma prima di prenderla, mi servono i vostri ingredienti. Chi di voi due li ha?
Il vaso con dentro la fiammella e la tasca nascosta con dentro la luna e il seme parvero appesantirsi sulle mie spalle.
-Io.
Mi voltai verso Will. Che diamine stava facendo? Li avevo io, gli ingredienti! Cercava forse di farsi ammazzare?!
-Ah, bene. Il figlio di Apollo. - disse Minosse - Quindi sei tu ad averli.
-Sí, sono io.
-Dammeli.
-No.
-Will, piantala - lo interruppi mettendomi fra lui e Minosse - Sai benissimo di non averli tu.
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Non Lasciarmi Andare
FanfictionDopo la guerra contro Gea, una nuova profezia costringe due esseri opposti a lavorare insieme. Nico Di Angelo, figlio di Ade, e Will Solace, figlio di Apollo, si ritroveranno ad affrontare una corsa contro il tempo per trovare un certo antidoto a un...