Tails To Stay At Home - Challenge

10. Il brutto anatroccolo

#10talestostayathomeuglyducking Il brutto anatroccolo - Sorpresa!In campagna, tra i campi, l'avena verde e i canali, sotto ad una foglia di farfaraccio un'anatra covava le sue uova. Era sola e ormai stanca, non vedeva l'ora di vedere i suoi piccoli rompere i gusci per portarli a nuotare e ben presto accadde. Gli anatroccoli uscirono e cominciarono a pigolare, tutti tranne uno. Era l'uovo più grande e una vecchia anatra, andata a farle visita, la mise in guardia, perché poteva essere un uovo di tacchina. Mamma anatra, che ormai l'aveva covato tanto a lungo, decise di tenere quel piccolo che ancora non era nato, avrebbe verificato in seguito se si trattava di un tacchino o meno, le sarebbe bastato andare in acqua con tutti gli anatroccoli. Il piccolo, quando nacque, si rivelò molto bruttino e più grande dei suoi fratelli, ma quando la mamma li portò tutti in acqua, anche il brutto anatroccolo si tuffò e nuotò senza problemi convincendo l'anatra che era figlio suo e non di una tacchina.Portò con sé gli anatroccoli nel pollaio per presentarli a tutti e mostrare ai piccoli come andava il mondo, mettendoli in guardia dai pericoli. L'anatroccolo più grande venne preso subito di mira da tutto il pollaio, perché brutto e troppo grande. All'inizio la mamma lo difese, ma dentro di sé dava ragione a loro, rispetto agli altri suoi figlioletti, quell'anatroccolo era diverso, la sua vergogna. Triste, il piccolo volò via rifugiandosi in una palude dove trovò delle anatre selvatiche che gli permisero di restare, purché non si unisse a loro, non volevano un anatroccolo tanto brutto nel loro gruppo. Un giorno alla palude arrivarono due paperi che lo invitarono a unirsi a loro, ma proprio mentre si stavano alzando in volo, degli spari li colpirono: era iniziata la stagione della caccia e insieme a loro altre anatre caddero, vittime dei cacciatori.Spaventato, l'anatroccolo nascose la testa sotto alle ali e non si mosse, neanche quando un grosso cane gli si avvicinò. Quando fu tutto finito, il piccolo anatroccolo fuggì raggiungendo una vecchia fattoria, molto piccola e povera. Il vento era forte e lui era stanco, così si riparò nella casetta dove vivevano una vecchia contadina, una gallina e un gatto. Si accorsero dell'anatroccolo solo il mattino seguente e la vecchia signora lo prese in prova per vedere se le avrebbe dato delle uova. Il gatto e la gallina si credevano i migliori del mondo, perché lei faceva le uova e lui sapeva inarcare la schiena e fare scintille quando lo si accarezzava in contropelo e siccome l'anatroccolo non sapeva fare nessuna di quelle cose, non aveva diritto ad avere opinioni. Dopo tanto tempo, egli desiderò tornare in acqua, allora la gallina lo schernì, perché nessuno di loro aveva quel desiderio e quindi non avrebbe dovuto averlo neanche lui. Incompreso, l'anatroccolo decise di andarsene e viaggiare per il mondo.Mentre si nascondeva nell'erba alta, vide dei cigni volare via, erano bellissimi e l'anatroccolo ne rimase incantato, la loro bellezza lo rese molto felice, ma poi si ricordò delle sue sventure e tornò tristemente a nuotare nel suo stagno, finché non arrivò l'inverno e l'anatroccolo restò bloccato nel ghiaccio. Lo salvò un contadino che lo portò a casa per curarlo, ma quando si svegliò, l'anatroccolo si spaventò, convinto che i bambini volessero fargli del male. Cadde nel secchio del latte e poi nella farina, continuò a fuggire mentre il contadino e la sua famiglia lo inseguivano, finché non riuscì a fuggire dalla casa e vagò per tutto l'inverno, perseguitato da mille sventure.Finalmente tornò la primavera e con essa anche quei bellissimi cigni. Ormai stanco dei patimenti, l'anatroccolo scelse di essere ucciso da quelle creature meravigliose, piuttosto che continuare ad essere beccato dalle anatre, le galline ed essere preso a calci dalla ragazza del pollaio e dai contadini. A testa bassa, si avvicinò a loro, ma quando guardò il suo riflesso si vide esattamente uguale a loro: un bellissimo cigno.I bambini circondarono lo stagno e lo accolsero con gioia, come il cigno più bello, lanciando a lui e a tutti gli altri pane e dolci.I vecchi cigni s'inchinarono davanti al nuovo arrivato che, lusingato, chinò il capo. Era molto felice, ma non divenne mai superbo, perché aveva un buon cuore.