11. Il gatto con gli stivali

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#11talestostayathomepussinboots Il gatto con gli stivali - Eredità


Un vecchio mugnaio aveva tre figli: al primo lasciò in eredità un mulino, al secondo un asino e al terzo un gatto. L'ultimo figlio era molto povero e non sapeva cosa farsene del gatto, ma quest'ultimo lo rassicurò dicendogli che, se gli avesse procurato un cappello, un paio di stivali e un sacco, avrebbe fatto di lui un uomo ricco. Pur dubbioso, il giovane decise di dargli ascolto e, non appena indossati cappello e stivali, il gatto andò nel bosco, dove prese della selvaggina da regalare al re, convincendolo che il suo padrone fosse un nobiluomo. Andò avanti così per diverso tempo, almeno fino a che il gatto non venne a sapere che il re e sua figlia avrebbero fatto una passeggiata. Allora disse al suo padrone di spogliarsi e di gettarsi nel fiume, fingendosi in difficoltà, così quando il re passò di lì con la sua carrozza, il gatto iniziò a gridare per chiedere aiuto, poiché il nobiluomo di cui aveva parlato a corte era stato derubato. Ricordandosi di lui e della sua generosità, il re fermò la carrozza e andò in soccorso del giovane. Nel mentre, il gatto con gli stivali convinse i contadini a dire al re che la terra che stavano lavorando era di proprietà del nobiluomo e andò nel palazzo di un orco, conosciuto per la sua capacità di trasformarsi in qualunque tipo di animale. Con l'astuzia, convinse l'orco a prendere prima le sembianze di un leone e poi quelle di un topo, e approfittando di quella seconda metamorfosi, lo divorò. A quel punto prese tutto l'oro dell'orco e lo donò al suo padrone, che divenne ricco per davvero. Il giovane sposò dunque la figlia del re, mentre il gatto con gli stivali dava ancora la caccia ai topi per mero divertimento.

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