L'Amore è un Gioco Pericoloso

Prologo e Capitolo Primo

PROLOGO

Erano sensazioni nuove quelle che provava, ma erano a dir poco meravigliose.
Viversi nella quotidianità, svegliarsi al mattino accanto all'amore della propria vita dopo una notte di passione, erano cose che non pensava avrebbero potuto appartenerle, le sentiva così lontane, eppure ora facevano parte della sua realtà.
Le sembrava un sogno.
Fuori le prime luci del giorno facevano timidamente capolino da dietro una leggera foschia, tipica delle prime giornate d'autunno, che si tingeva di un lieve rosa pastello. Lo osservava dormire, mentre quel poco di luce rosata che filtrava dalla finestra gli illuminava la chioma argentea sparsa a macchia d'olio sul loro futon.
Era stupendo. Ed era ancora più bello vederlo così rilassato, tanto da dormire beatamente al suo fianco. Con un braccio ancora la cingeva, mentre Kagome poggiava sul suo gomito persa ad osservarlo. Si sentiva protetta e così felice che pareva le scoppiasse il cuore, il suo sogno più grande si era realizzato. Poteva amare Inuyasha incondizionatamente per il resto della sua vita.
Allungò il braccio libero per spostare dolcemente una ciocca di quella massa candida dal volto del suo amato, voleva ammirarne meglio il profilo. Il leggero tocco della ragazza non svegliò il mezzo demone, ma di rimando mugugnò assonnato. Kagome si sentì stringere dal braccio di Inuyasha e sorrise per quel gesto involontario. Si avvicinò leggermente al suo viso, lo sentiva ancora mugugnare e lo voleva svegliare nel modo più dolce che conosceva.
"Mmmh...K-Kikyo.."

Cosa...?

BUM.

Si svegliò di soprassalto, nel cuore della notte, col fiatone e la veste umida di sudore.
'...ancora...' pensò.
Si alzò scocciata, accaldata ma tremante, andò a sciacquarsi il viso nel catino che teneva sotto la finestra, in camera sua.
Ormai era tutto quanto solo suo. Ma c'era davvero mai stato unNOI? Dopo quell'episodio, che riviveva quasi ogni notte, ne dubitava. Decise di prepararsi una tisana rilassante, mentre inevitabilmente rimuginava su ciò che era successo qualche settimana prima.
'Probabilmente', pensò, 'io ed Inuyasha abbiamo un concetto differente di "Noi"'.
Anche solo pensare il suo nome le provocava una fitta allo stomaco che quasi le toglieva il respiro.
Aveva sempre saputo a cosa andava incontro, anche se era un pò tonta di certo non era una stupida. Il legame tra Kikyo ed Inuyasha era qualcosa di indissolubile che aveva attraversato i secoli, arrivando fino a lei e trascinandola in quel mondo. Sapeva che sarebbero rimasti per sempre legati da un filo invisibile che era in grado di attraversare anche la barriera imposta dalla morte. Lo sapeva e lo aveva accettato, perché faceva parte di Inuyasha, l'uomo che amava, e inevitabilmente amava anche questo suo lato tormentato, che sperava di lenire col suo amore incondizionato.
Quando la riaccolse nell'epoca Sengoku era convinta che lui sarebbe stato in grado di amarla, dato che lei lo amava al di là dei sentimenti di Kikyo che albergavano nel profondo del suo animo. Glielo aveva fatto capire, mese dopo mese, mettendo a nudo i propri sentimenti di fronte a lei.
Ma dopo quell'episodio...un nuovo nodo allo stomaco la investì prepotentemente.
Aveva superato tanti momenti di sconforto, in cui Inuyasha sembrava lontano da lei, ma poi tornava ad amarla come lei desiderava, eppure quella volta era diverso. Tremendamente diverso.
Come puoi amare per tutta la notte una donna e al mattino, immerso nei tuoi sogni, sussurrare il nome di un'altra?
Questo era troppo anche per lei.
Quella mattina Kagome non reagì, se lo ricorda molto bene. Si sentiva distante, come in una bolla, mentre Inuyasha cercava di capire cosa fosse successo. Distrattamente gli disse che aveva bisogno di passare del tempo da sola, senza di lui vicino, e il dito nella piaga fu quando Inuyasha non si oppose minimante a questa decisione. Brontolò un po', perché non ne capiva il motivo, ma acconsentì andandosene, pensando che così avrebbe aiutato Kagome a risolvere il suo problema.
In realtà, inconsapevolmente aveva appena aperto una voragine che trascinò Kagome in una spirale di dolore.