Capitolo 6 - prese in giro

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Le ore qui dentro sembrano non passare mai e quando finalmente sento il suono della campanella risvegliarmi da quell'agonia, afferro il mio zaino e mi precipito fuori.

Appena metto piede fuori faccio un respiro profondo, una leggera brezza mi investe il corpo creandomi brividi di freddo sulle braccia, indosso la giacca e mi dirigo verso il cancello per aspettare Sonia.

Ad un tratto, vedo che Tore, un ragazzo di terza, si sta dirigendo verso di me, rimango confusa e spiazzata chiedendomi tra me e me cosa vuole «ciao, ascolta il mio amico Lorenzo ti vuole, le piaci, ti va di conoscerlo?» così, dal nulla. Ma ci sei o ci fai?

Resto inizialmente immobile e interdetta, ma quando vedo il motorino di Mirco davanti al cancello che guarda da questa parte, mi insospettisco ulteriormente. Il dubbio dentro me pervade avendo la meglio, così rifiuto molto educatamente e faccio terminare la nostra conversazione senza un senso di fondo «no, mi dispiace»

Lui, fregandosene della mia risposta negativa, si gira e inizia a incamminarsi verso Mirco e Lorenzo, quest'ultimo sale sul motorino insieme a Mirco per poi sparire dalla mia vista, mentre l'altro va via in macchina. Chissà perché ma mi sembra che dietro tutto questo ci sia lui.

«Hai detto di no ma avevi una faccia perplessa, come mai?» Sonia mi risveglia dai miei pensieri, ero talmente concentrata a guardare verso la loro direzione da non essermi minimamente accorta della sua presenza.

Ha sicuramente riconosciuto il mio sguardo stranito dalla situazione, così mi giro verso di lei e le spiego.

«Ho detto di no perchè, appunto, non mi piace. E poi non so, mi sembrava una presa per il culo, ho avuto questa sensazione, ho visto il motorino di Mirco con lui sopra che guardava nella nostra direzione, e non mi piaceva per niente questa cosa» le dico pensierosa e cercando di spiegarle tutto. Non mi stupirebbe se ci fosse dietro una delle sue strabilianti idee.

Rientro a casa riflettendo su ciò che è appena successo. Non appena varco il portone principale saluto veloce i miei zii per poi dirigermi verso la mia stanza e riposarmi un po', ma passano la bellezza di soli cinque minuti di totale silenzio quando ad un tratto vedo la testolina bionda di Sara, ancora sdraiata nel letto alzo la testa facendole un sorriso e lei tutta contenta entra dentro, sdraiandosi al mio fianco.

«Lo guardiamo insieme?» mi mostra un cd della Disney dove c'è raffigurato il Re Leone. Annuisco, sistemiamo il lettore dvd nella tv che abbiamo in camera e ci guardiamo il film. A metà film Sara si addormenta, così decido di guardarlo da sola fino a quando non mi addormento anche io a fianco a lei.

Mi risveglio verso il tardo pomeriggio cercando di non svegliare Sara, vado verso il bagno per sciacquarmi il viso e subito mi torna alla mente Mirco e ciò che è successo durante questi giorni.

Sono sempre stata una persona che deve capire e avere il controllo della situazione, nonostante con lui non ho mai ottenuto questo "particolare", ma forse è proprio questo aspetto che mi attira e intriga di lui. Ogni volta non so mai cosa mi aspetta e questo mi fa seriamente imbestialire, nonostante sia un pizzico di curiosità che arricchisce le mie giornate, seppure mi faccia prendere il nervoso.

Dopo aver passato una giornata abbastanza monotona, mi riaddormento cadendo subito tra le braccia di Morfeo.

La mattina arrivo a scuola stranamente ad un orario decente e mentre sto attraversando il cortile adiacente all'entrata, sento che oltre a ridacchiare di me e prendermi per il culo Mirco, si aggiunge anche il coglione di turno che ieri avevo rifiutato.

Bene, ottimo direi! Ecco come iniziare la giornata con il ritmo sbagliato.

Questo mi fa capire che ciò che ho fatto ieri non era poi così sbagliato, non mi pento minimamente di averlo rifiutato, nonostante non sia un brutto ragazzo, la cosa mi puzza.

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