Afferro l'asciugamano per poi metterlo nella borsa di paglia, già piena di crema solare, succhi, patatine e bibite; mia zia prende l'ombrellone dalla camera di nonna e finalmente ci sediamo in macchina.
«Ora dobbiamo passare a prendere Soni, vero?» zia si gira verso di noi per chiedere conferma, e subito Anna le risponde «sì!» si rigira verso il volante, mette in moto la macchina e finalmente partiamo. Una volta arrivati a destinazione scendiamo dalla macchina stracariche e salutiamo zia.
Corriamo come pazze verso la spiaggia, ricca di gente e bambini che giocano sul bagnasciuga. Il mare ha l'acqua cristallina e subito Sonia e Anna si buttano in acqua, io, nel frattempo posiziono l'ombrello nella sabbia, cercando di fare del mio meglio, poi prendo il mio asciugamano sistemandolo esattamente sotto per evitare di prendermi scottature e infine mi passo la crema solare su tutto il corpo.
Quando ho quasi finito, Anna e Sonia mi prendono per buttarmi (letteralmente) in acqua. Passiamo un'ora nella più totale tranquillità e spensieratezza, non passavo momenti così da chissà quanto tempo.
Una volta uscite dall'acqua ci sdraiamo nei nostri asciugamani, leggermente infreddolite a causa del leggero venticello.
«Ragazze io ho fame, penso che mangerò un boccone»
Anna alza gli occhi al cielo, aspettandoselo «mi sembrava strano che tu non l'avessi ancora detto» dice, rivolgendosi a Sonia, che come risposta le fa un'alzata di spalle, poi si avvicina alla sua borsa e inizia a mangiare.
«Ciao Soni!» si avvicinano a noi due ragazze che conosco solo di vista, penso siano addirittura sorelle, i tratti del loro viso sono molto somiglianti.
«Juli mi passeresti uno dei tuoi succhi per favore?» allungo la mano verso la mia borsa per porgerle ciò che mi ha chiesto, ed entrambe rivolgono la loro attenzione verso me «sei tu Julia?» io annuisco e Anna osserva tutto con molta attenzione «perché?» chiedo, loro continuano a guardarmi e poi la più grande risponde «perché noi abitiamo nel vicinato di Mirco, lo conosci?» subito mi mostro interessata alla discussione, dedicando a entrambe la mia più totale attenzione «sì, lo conosco» affermo, cercando di rimanere sul vago.
La sorella più grande continua a parlare e a rivolgersi a me, mentre la più piccola ascolta interessata, così come Anna e Sonia.
«Ci parla di te» aggrotto le sopracciglia e cerco di capire qualcosa in più «non bene, però» aggiunge la sorella più piccola, «è vero, dice che sei brutta e che lui non ti vuole... insomma dice solo cose negative su di te» continua.
Inizio seriamente a infastidirmi di tutta questa situazione, ma cerco di non farlo capire, anche se la mia faccia molte volte parla da sola.
«Sì, però io a questo punto mi chiedo: perché deve sempre parlare di lei? Insomma, ogni giorno dice che non ti vuole, che non gli piaci e cose così però il tuo nome lo ha sempre in bocca» le guardo incuriosita non sapendo che dire, così loro continuano «pensa che lui voleva a me fino a poco tempo fa, però io l'ho sempre rifiutato» la sorella maggiore si atteggia come se fosse Dio sceso in terra, e subito l'altra ragazza continua, rivolgendosi ancora a me «comunque se vuoi un consiglio dimenticalo, fidati»
Io, palesemente irritata e innervosita da tutto ciò che mi è stato detto, le guardo entrambe negli occhi e con una freddezza glaciale le rispondo a entrambe «ma non preoccupatevi, potete pure dirgli che a me non interessa minimamente, che lui dica cose brutte su di me o no la cosa non me ne può fregar di meno. Dice che io lo voglio ma non è così, io non gli ho mai detto o confermato nulla, e questo ci tengo a sottolinearlo» loro due, prese alla sprovvista dalla mia risposta e dalla mia freddezza, annuiscono e poi ci salutano per andarsene.
Anna e Sonia rimangono inizialmente interdette, non sapendo esattamente cosa dire, io mantengo il silenzio, mi alzo e inizio a ritirare tutto.
«È ora, dobbiamo rientrare, mia zia ci starà già aspettando» mi aiutano e ci dirigiamo verso la macchina.
Il viaggio prosegue in silenzio, quando siamo quasi arrivate a casa di Sonia riprendo la parola.
«Ci vediamo stasera, va bene?» si gira verso di me, mi sorride e annuisce «va bene, a più tardi» e chiude lo sportello della macchina.
Una volta arrivate a casa, io e Anna scendiamo dalla macchina, lei mi regala un fugace sguardo prima di entrare a casa sua la blocco «a stasera» le dico, con un sorriso, lei sorride e mi fa cenno con la mano per salutarmi.
Come entro in casa mi dirigo subito verso la mia stanza, butto la mia borsa a terra e mi faccio cullare dalla musica. Ancora non riesco a capire i suoi modi di fare, perché ha questi sbalzi d'umore continui? E seppure per lui sono brutta, perché continua a stuzzicarmi e ad attirare la mia attenzione? Per ridicolizzarmi di più? Ma a che scopo?
Ripenso a ciò che mi hanno detto le due ragazze al mare e mi risale tutto il nervosismo. C'era bisogno di dirmelo in quella maniera? E poi, cosa mai poteva fregare a me se lui voleva una di loro? A vedere poi se è vero, la cosa mi risulta abbastanza strana, se devo essere sincera.
"Parla sempre di te"
Questa frase mi rimbomba in testa e non mi lascia tregua, ma è inutile pensare chissà cosa, non si capisce dai suoi comportamenti cosa lui voglia davvero. Io ho sempre parlato di lui perché ne sono interessata, quindi lo stesso farà lui?
Prendo il diario e percorro con le dita la scritta con la sua firma, scarabocchiata da lui stesso dopo lo schiaffo che gli ho dato in piazza davanti a tutti. È vero, me ne sono pentita in un certo senso, eppure sono sicura che se tornassi indietro nel tempo farei la stessa identica cosa.
Quante volte lui ha ferito i miei sentimenti, mi ha umiliata davanti agli amici.
Se il giorno ho compiuto quell'azione, è perché ero veramente stanca, di lui e dei suoi comportamenti nei miei confronti.
Se un ragazzo non è interessato a una ragazza, perché comportarsi così?
Chissà se un giorno riuscirò a colmare il vuoto causato da lui, e a rispondere alle innumerevoli domande che mi fa suscitare.
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Il mistero del domani
Romance"Bastano pochi istanti per cambiare la vita di una persona" Che frase fatta, eppure è così vera che mette i brividi, soprattutto quando accade sulla tua pelle. Quella che sembrava una vita come tante altre, può avere bisogno di un solo attimo per d...