CAPITOLO 4

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Capitolo 4: Vecchie abitudini e deja-vu

***

IVORY

Mi sveglio sentendo qualcuno toccarmi sul braccio.

Apro leggermente gli occhi, ma la luce emessa dai led mi acceca, quindi li richiudo annoiata.

-Ivy, svegliati!- mi sussurra quel qualcuno all'orecchio.

-Lasciami stare, è ancora presto.- rispondo.

-Ivy, sono quasi le cinque e ti sei persa le ultime ore di lezione. E adesso dovremmo proprio andare in redazione perché Kayla e Leila mi hanno già chiamata quattro volte e alla quinta credo che mi cazzieranno- quasi strilla Samantha cominciando ad afferrarmi per le braccia e scuotermi.

Apro immediatamente gli occhi. -Le ultime ore? Dovevo solo saltare la lezione di storia, non le ultime tre ore di lezione!- esclamo balzando subito in piedi. Guardo la biblioteca quasi praticamente deserta, nella quale gli unici presenti ci stanno guardando male.

Cazzo, cazzo, cazzo.

-Beh, la tua fantastica intenzione è andata a farsi fottere. Ti ho cercata ovunque- esclama scandendo le parole -O.V.U.N.Q.U.E! Ho pure chiesto al cefalo se ti avesse vista, ma lui ha risposto di no. Sembrava abbastanza preoccupato per te quando non ti ha vista in classe dopo il pranzo, e si è pure offerto di aiutarmi a cercarti. Che coglione! Da brava amica l'ho ovviamente mandato a fancul-

-Frena un attimo, Sam.- le dico, troncando la sua frase.

Ma lei continua a blaterare appoggiandosi contro una mensola di legno:- Sì sì, devo moderare il linguaggio...l'ho mandato a stendere, okay?

La fulmino all'istante e lei alza le braccia verso l'alto in segno di resa.

C'è un suono martellante nella mia testa e non riesco a capire niente. Vorrei solamente dormire. O mangiare. In realtà vorrei fare tutti e due. Magari contemporaneamente.

-Qualcosa non va?- mi chiede lei cominciando a cercare qualcosa nello zaino.

-Niente- dico, scrollando la testa -è solo che ho avuto uno dei giorni peggiori della mia esistenza-

Sam inarca un sopracciglio: -Ho sentito Courtney e Ashley parlare di qualcosa di simile mentre uscivo da storia...dai loro toni da oche imbalsamate sembrava stessero parlando di un semplicissimo episodio causato dalla coglionaggine di Mitchell.- poi spalanca teatralmente le braccia e riduce gli occhi in due fessure puntandomi l'indice contro -Ma io so benissimo che c'è qualcos'altro sotto-

Dal suo tono indagatorio so benissimo che non mi lascerà in pace.

-Guarda...- comincio massaggiandosi le tempie -è tutta una lunga storia che non voglio raccontare adesso.-

-Va bene. Però adesso alza il sedere da quel pouf che dobbiamo correre in redazione o Leila mi ucciderà, letteralmente- mormora lei rabbrividendo al pensiero di una Leila impazzita.

Aiuto, meglio non immaginarsela.

-Cavolo, me ne ero dimenticata!- esclamo a un certo punto, schiaffandomi la mano in faccia. -Sam, c'è un piccolo problema per oggi pomeriggio...-

La mia amica inarca un sopracciglio.

-Quanto piccolo?- mi chiede incrociando le braccia al petto con fare scettico.

Mi gratto la nuca leggermente in imbarazzo.

Se non mi uccide Leila, lo farà sicuramente lei.

-Beh, avevo promesso a mio fratello che lo avrei accompagnato in centro per scegliere un regalo per Julie, la sua fidanzata. Non posso abbandonarlo! Hanno un appuntamento oggi e se non vado con lui, rischia di arrivare alla cena portandole un cappello di paglia di seconda mano- le dico portandomi una mano al cuore con fare teatrale.

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