"La situazione è più grave di come l'avessimo immaginata". Queste furono le prime parole che uscirono dalla bocca del re Min. La famiglia reale e le cinque famiglie di nobili più importanti del regno si erano appartate in una stanza lontano dal banchetto, per discutere di una situazione complicata che stava avvenendo tra il loro regno e quello confinante, Troth. Questi due imperi non avevano mai avuto un buon rapporto, fin dai tempi antichi ed il motivo di questa vecchia rivalità era sconosciuto a tutti; giravano solo vecchie leggende a proposito di ciò. Ma negli ultimi tempi la situazione tra i due regni e, precisandolo, tra i due regnanti si era inasprita maggiormente. Ora il rischio di un conflitto era altissimo ed era proprio per questo motivo che si ritrovavano tutti lì, in quella stanza, a discutere di quella faccenda, per trovare una soluzione ed evitare che succedesse qualcosa che avrebbe potuto portare maggiore caos all'interno del regno di Vradick.
"Vostra maestà, cosa è successo per arrivare a questo punto di quasi non ritorno?" domandò preoccupato il nobile Kim, padre di Namjoon.
"C'è stato uno scontro tra due villaggi entrambi situati sul confine tra i due regni. Come si sa, la nostra rivalità con il regno di Troth è storica, radicata nella nostra cultura e impressa nel nostro sangue. È bastata una pecora di un contadino del nostro impero scappata oltre il confine per scatenare una furiosa lite che è andata a coinvolgere gli abitanti di entrambi i villaggi" rispose austero il re, per poi aggiungere: "Ci sono stati anche dei morti purtroppo. E non nostri, ma solo nel regno di Troth. Per questo dobbiamo trovare una soluzione veloce che ci permetta di riparare questo macello e togliere così la possibilità al re Hasan di attaccarci e dare inizio ad una guerra".
"Schiavi, oro e scuse pubbliche". Queste furono le prime parole che uscirono fredde e decise dalla bocca di Jungkook e a Taehyung, sedutogli in braccio - neanche lui sapeva come mai fosse presente a quella riunione privata - salirono i brividi lungo la schiena al vedere come non avesse paura a guardare negli occhi il suo re. Provò orrore al solo pensiero di una possibile condanna a morte del giovane vampiro.
Ma, per sua sorpresa, il re sorrise sornione e disse: "Perché dovrei umiliarmi in questo modo, Jungkook? Posso capire l'oro e gli schiavi. Ma le mie scuse pubbliche a quell'essere? Mi sembra veramente eccessivo".
"È vero, sarà umiliante per voi, sire. Ma è l'unica cosa che potrà soddisfare l'avidità di Hasan. Anche se doveste porre le vostre scuse, inoltre, tutti sapranno che sono per uno scopo preciso - non so se tutti lo capiranno o meno, in realtà, ma sono dettagli - quindi sarà umiliante solo in parte. Nessuno crederà mai che vi siate davvero piegato ad un vostro nemico giurato. Non in questo modo, non così facilmente, non un personaggio spietato e senza scrupoli come siete voi". La risposta del giovane vampiro fece calare un silenzio spigoloso nella stanza. Taehyung stesso aveva iniziato a tremare come una foglia preoccupato per la vita del corvino - e non capiva neanche lui perché si allarmasse per il suo carnefice - poiché aveva ancora una volta sfidato il re, e non solo con lo sguardo, come successo prima, ma contraddicendolo continuando a sostenere la sua proposta. Jungkook circondò con le braccia la vita del biondo, appoggiando una delle due mani sulla sua coscia, iniziando a muoverla circolarmente, compiendo così delle carezze. Taehyung rimase sorpreso da ciò, ma non poté negare che quel gesto fosse riuscito a farlo almeno smettere di muovere.
La risposta del re che arrivò alle sue orecchie, inoltre, contribuì a calmarlo definitivamente. "Mi costa ammetterlo e mi costa ancor più cedere a questa proposta, ma concordo su quello che hai detto giovane Jeon. L'unica cosa che può evitarci un conflitto è ciò che hai proposto tu. L'ego di Hasan si gonfierebbe fino a saziarlo". Il sovrano si alzò dalla sua poltrona iniziando a camminare avanti e indietro nervoso, poiché, per il suo orgoglio, gli costava molto accettare dentro di sé quello che, alla fine, era stato appena deciso.
"Padre, se preferisce un conflitto possiamo permettercelo. Abbiamo l'esercito più forte dei cinque regni, la vittoria sarebbe per più del novanta per cento nostra. Inoltre..." e qui Yoongi si interruppe per cercare con lo sguardo quello di una particolare persona che, senza sorpresa, incontrò subito, "...Io e Jungkook saremmo più che felici se dovesse succedere. La nostra sete di sangue supera qualsiasi ostacolo ci venga posto davanti" concluse con un sorriso sinistro stampato sul viso, riportato anche sul volto del vampiro nominato precedentemente dal principe.
Il re Min non poté che scoppiare a ridere all'affermazione del figlio che, involontariamente, era riuscito a tirarlo su un po' di morale. "Non ti preoccupare, farò quello che deve essere fatto" rispose così il sovrano, per poi continuare più serio: "Ma si, dovremo comunque preparare l'esercito ed essere pronti ad un conflitto. Non bisogna mai fidarsi di Hasan. Io sarò pur crudele, ma lui è un essere infimo, doppiogiochista; in sostanza: molto peggio di me".
"Come avete intenzione di portare avanti il piano, sire?" chiese Namjoon, forse l'unico veramente preoccupato dalla situazione. Non voleva saperne di conflitti, odiava la violenza.
"Invierò una lettera ad Hasan nella quale gli chiederò di incontrarci sul confine, esattamente dove è avvenuto lo scontro tra i due villaggi. Io mi porterò il mio esercito personale, come preciserò a lui di fare lo stesso". Il re si arrestò un attimo, per darsi il tempo di rimettersi seduto e rilassare tutti i suoi muscoli. Poi continuò: "Giunto lì, davanti alle nostre armate, porgerò le mie scuse e chiederò con quanti schiavi e quanto oro vuole essere risarcito. Nel frattempo, tutti i vostri eserciti rimarranno nascosti nei boschi, abbastanza lontano da non far sentire la loro presenza, ma abbastanza vicino da capire se intervenire o meno. Se Hasan dovesse agire attaccandoci, manifesterete la vostra presenza. Se, invece, tutto andrà secondo i piani, la situazione sarà semplicemente risolta e conclusa lì. Sono stato chiaro?".
A quella domanda, tutte le teste dei presenti fecero un cenno affermativo. Poi il padre di Namjoon intervenne nuovamente chiedendo di passare ad un'altra tematica di cui discutere, quella sul piano economico. Un discorso al quale Jungkook non era minimamente interessato. Infatti, decise di divertirsi un po' con il suo piccolo angioletto facendo vagare le sue maliziose mani lungo tutte le cosce, la pancia e di nuovo giù, in mezzo a quelle splendide gambe. Per Taehyung fu normale reagire chiudendole di scatto, per cercare di impedire al piano di Jungkook di avere successo. Come se il suo gesto fosse poi così utile, vista la forza sovrumana del vampiro. Quando si sentì massaggiare l'interno coscia in quel modo così delicato, ma, al contempo, deciso, non riuscì più a nascondere l'enorme imbarazzo che stava provando: iniziò a muoversi in modo evidente sulle gambe di Jungkook e il suo viso divenne di un colorito rosso acceso. E non passò inosservato a nessuno dei presenti che, però, decise di far finta di niente e continuare a parlare di affari. Alla fine, tutti sapeva quanto Jungkook fosse prezioso agli occhi della famiglia reale - tutto dovuto alla sua vicinanza con il principe - ed era risaputo come il re gli permettesse di fare un po' come voleva lui. Come in quel caso.
Jungkook, divertito oltremodo da quella situazione, si mise a lasciare baci bagnati lungo il profilo della mascella e poi, giù, lungo il collo del biondo. Nel frattempo portò una mano a posarsi sul suo petto e con l'indice si mise a stimolare uno dei due capezzoli, fregandosene di dare spettacolo ai presenti. Uno spettacolo che stava per far scoppiare dal ridere lo stesso principe Yoongi che osservava la scena, si divertito, ma, doveva ammetterlo, anche molto interessato; forse perché anche lui rimasto abbagliato dalla bellezza di quell'umano. Per fortuna di Taehyung, comunque, quella tortura durò altri pochi minuti, poiché, finito di discutere delle ultime trattative tra il re e il nobile Kim, il sovrano dichiarò la riunione conclusa. Così Jungkook, come tutti i presenti, si alzò dopo aver fatto sollevare il biondo e, assicurandosi di aver cinto la sua vita con un suo braccio, si diresse verso la sala del banchetto, pronto a continuare la festa con tutti gli altri nobili.
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Rosso come il sangue - KookV
FanfictionSiamo nel mondo di Erastia, che è diviso in cinque regni: Vradick, Lemunch, Krusk, Troth e Zantr. Ed è proprio nell'impero di Vradick che inizia la nostra storia. Anzi, la storia di Taehyung, un giovane ragazzo strappato dalla sua casa e dalla sua f...