7-Feelings

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Vi é mai capitato di passare minuti, forse ore, a guardare la Luna perdendovi nella sua bellezza e pensando alle persone lontane o ai vostri problemi e sentimenti?

Mi è capitato così tante volte mentre ascoltavo della musica per aiutarmi a dormire, non riuscivo a prendere sonno. "Coraggio, devi solo spegnere il cervello e chiudere gli occhi" mi dicevo. Sono sicura di non essere l'unica a cui è capitato, mai riuscivo a staccare la spina troppo presa dalle stelle, cercando costellazioni, cercando verità e certezze che stavano crollando.

La musica aiuta, quante canzoni ascoltiamo che sembrano parlare esattamente di noi? Tantissime.

Guardi il cielo stellato pensando a quante cose pensi di sapere e ti rendi conto di quanto sconosciuto sia il mondo, ciò ti spaventa. Ti rigiri nel letto una volta e una volta ancora ma niente riesce a farti prendere sonno.

Esamini attentamente il paesaggio scuro, la Luna e tutto ciò che la riguarda. Analizzi le stelle per quanto puoi e ti perdi completamente nella tua mente, nell'infinito per essere più poetici.

Adrien non faceva altro che questo da giorni ormai. Il sonno mancava, gli incubi tormentavano la sua mente.

Quando sarebbe finito tutto quello?

***

Sospirai, guardando Plagg dormire beatamente. Erano settimane che nascondevo le occhiaie, erano settimane che continuavo a fare incubi che mai mi sarei tolto dalla testa, erano passate settimane da quando tutto quello era iniziato.

Ancora non ci credevo: era bastato seriamente solo un bacio per rovinare un'amicizia come quella tra me e Ladybug? Avremmo potuto semplicemente parlarne, decidere di fare finta che non fosse mai successo ma era come se avessimo preferito non farlo, come se infondo sarebbe stato meglio non parlarsi. Perchè eravamo arrivati a tal punto?

Decisi di alzarmi dal letto -provare a dormire sapevo sarebbe stato inutile- e mi diressi alla finestra. Guardai la Luna.

"Oh luna", pensai. "Come puoi rapirmi a tal punto da portare nello scuro con te tutte le mie paure? Ogni anno mi dai nuove emozioni, mi fai perdere sempre di più nella tua bellezza." Sorrisi malinconico, stavo seriamente pensando cose del genere?

"Sei la mia unica vera ascoltatrice, l'unica che sente e che vede le mie lacrime silenziose di notte. L'unica che le persone lontane mi fa sentire vicine. Le lacrime mi asciughi in un istante dopo averle versate, accarezzando la mia pelle con una leggera brezza notturna e cullandomi come una madre fa con il suo bambino. Quante volte mi hai visto triste? Quante volte hai osservato le mie lacrime?"

Quelle erano le uniche domande che mi ponevo in un momento così profondo. «Luna, tu così pura e candida come puoi stare nella notte oscura, dove i peggiori pensieri sfuggono dalle più orride menti prendendo vita, sola come se niente fosse? Come fai a rimanere così neutra?».

Neanche mi resi conto di star dando aria ai miei pensieri. Parlavo alla Luna come se fosse una persona.

"Eppure-» strinsi il bordo della finestra, provando sconforto, rabbia che si stavano facendo sempre più vivi in me. «Tu di lacrime ne hai viste così tante da farci un mare fatto solo di parole mai dette e pensate quando il peggio era accaduto. Come fai a stare immobile senza affogarci? Come fai a rendermi così felice e triste allo stesso tempo?».

Sembravo pazzo ma era così liberatorio. Mi sentivo meno pesante. Sapevo che non fosse viva ma era l'ultimo dei miei pensieri in quella notte dove i pensieri più profondi venivano fuori.

The Miraculous catastrophe|| DesastyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora