Thirteen.

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"Calum". "Lasciami stare". La sua voce suona come un lamento, mentre si accoccola meglio alla lapide. Non l'ho mai visto in questo stato e mentirei se dicessi che non mi fa pena. Sembra un cucciolo abbandonato, senza un padrone. "Per favore". Parlo piano, abbassandomi a lui. I suoi grandi e bellissimi occhi sono contornati da un lieve rossore, segno che ha pianto. "Ascoltami...". Non riesco a formulare nessuna parola davanti a quelle iridi che mi guardano speranzose, quindi l'unica cosa che mi sento di fare é strigerlo a me. Vorrei tanto comunicargli che é tutto okay, che per qualunque cosa noi tutti ci siamo. É questo che servono gli amici, no? Cercare di consolarlo con parole inutili non riuscirebbe a farlo stare meglio. "Ti voglio bene, Calum" sussurrò contro la sua spalla. "Anche io ti voglio bene, Ally". [...] "Come é andata?". Ashton si avvicina alla tavola della cucina a testa bassa, evidentemente triste per la situazione. Penso si senta davvero male, tutta la sofferenza che sta affrontando Calum non la si augura a nessuno. "Diciamo bene" dico sospirando, mentre un groppo mi si forma in gola. Apre la bocca più volte senza produrre alcun suono, sbuffa e si decide a parlare. "Senti, io so cosa é successo quella sera. So perché lei ha sbandato, so perché Calum soffre così". Si siede sullo sgabello della cucina e schiaccia la sua guancia sulla mano. Mi lascia sorpresa, ma non voglio darlo a vedere. "So anche io che Calum prova ancora" deglutisco "certi sentimenti per tua sorella. Ma non mi capacito perché avrebbe dovuto distrarsi proprio in quel momento". Abbassa il capo e si guarda la mano destra. "Ecco, da quello che so, lui era ubriaco e, essendo in quello stato, ha cominciato a dire cose insensate". Non capisco. Si interrompe, venendo al mio fianco sul divano. "Ha detto quella cosa che si dicono i fidanzati e lei ha smesso di guidare". Lo guardo stranita. "'Quella cosa che si dicono i fidanzati'? Ash, ma cosa dici?". "Ally, per favore, non farmelo dire". Alzo un sopracciglio, é ancora nella fase 'Samantha é solo mia'? "Capiscimi" continua ancora, supplicandomi con lo sguardo. Scuoto il capo adottando una delle smorfie peggiori del mio repertorio. "Deludente, davvero. Ti facevo più uomo". Ecco, sono riuscita nel mio intento: l'ho ferito nell'orgoglio. Questo lo si può notare dalla fronte corrucciata e il labbro inferiore all'infuori. "Calum le ha detto 'ti amo'. Poi tutto é finito lì, insieme alla vita di Samantha. Mi sento un mostro, anche perché ero a conoscenza dei sentimenti reciproci di lei nei confronti di Calum e non gliel'ho mai detto. Tutto questo perché sono uno stronzo di merda egoista, mi odio". Tutto questo viene detto d'un fiato. Si prende il viso tra le mani e scuote il capo, mentre io ho la bocca aperta. Non so che dirgli, mi ha lasciata allibita. Non pensavo fosse capace di fare tali cose, non riesco a credergli. Qualcosa mi porta a non farlo. "Dimmi la verità". La mia voce é tagliente, fredda da far gelare le vene. Lui alza lo sguardo e fa quell'odioso movimento delle spalle. "É questa la verità". "Io...non riesco a credere che tu sia stato capace di fare una cosa del genere. Pensavo fossi più maturo". Allargo le braccia, ritrovandomi improvvisamente a rimproverarlo. Me lo ha detto guardandomi negli occhi e nessuno riesce a mentire guardando negli occhi una persona. O almeno, io non ci riesco. "Pensavi male". Si alza e va via, lasciandomi interdetta e confusa. Con mille punti interrogativi e nemmeno un punto di riferimento. [...] "Ehy, Dani!". Dopo essere stata "abbandonata" su un misero divano da Ashton, ho deciso di chiamare Danielle dato che non ci sentivamo da tanto tempo. Vorrei sapere cosa ne pensa lei di questa situazione, il suo pensiero é molto importante per me. In questo momento sarebbe l'ideale anche uno dei suoi saggi consigli, qualcosa che faccia sbloccare tutto ciò che si é creato. "Ally! Aggiornami su tutto quello che sta succedendo, non ci sto capendo niente!". Comincia già sparata, ridacchio e le racconto tutto d'un fiato. Dal bacio con Ashton alla situazione di Calum. Mi interrompe molteplici volte, facendomi perdere sempre il filo del discorso. É davvero incapace di stare completamente in silenzio durante una conversazione, però é divertente perché comunque é se stessa. Mi piace l'amicizia che si é creata in così poco tempo fra noi due, mi trovo a mio agio con lei e sento di potergli dire tutto ciò che penso senza giri di parole. Poi lei é una forza della natura, a chi non piacerebbe un'amica così? "Uhm, davvero brutto. Oltre tutto questo, sono preoccupatissima per Cal. Sapevo del suo infatuamento, ma non pensavo potesse arrivare fino a tal punto. Ripeto, sono preoccupata". Parla piano e dal tono di voce posso dedurre che tenga davvero tanto al suo amico. "Sì, mi sento inutile. Cosa potrei fare?". Sento degli strani versi dall'altro apparecchio, sgrano gli occhi quando Danielle parla. "Luke leva le mani da lì o ti strappo le palle". Scoppio a ridere, imitando involontariamente la risata del riccio. Mi sta infettando. "Comunque..." tossisce e continua a parlare, riprendendosi del tutto. "...per uno come Calum la cosa migliore é lasciarlo solo per un pò solo. Sono sicura che si riprenderà". La sua positività si espande in qualche modo in me, la speranza c'è ma la sicurezza per niente.

Don't Stop. // Ashton Irwin.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora