Capitolo 1.

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Muoveva la testa come in cerca di qualcosa, qualcuno. Alice era finalmente approdata alla stazione di Milano. Si stringeva nella sua pelliccia fucsia determinata a cambiare vita e scappare dal suo passato. Aveva bisogno di un posto da chiamare realmente "casa" perché reputava tale un posto dove si vive in un clima di amore e tranquillità non dove regnano odio e rancore. Il giorno che tanto attendeva era arrivato, finalmente si stava trasferendo con i suoi amici, stava scappando da quella vita, quella casa, quei quartieri che reputava maledetti e quelle persone. Poteva finalmente viversi il suo sogno, quello che con una passione immensa si era guadagnata pienamente.
"Eccola!" eccheggia nella stazione di milano. La ragazza dai capelli blu le correva in contro velocemente ed Alice, non vedeva l'ora di stringerla in un abbraccio. Non vedeva Rosalba da tempo e non poteva essere più felice di iniziare questa nuova avventura con lei, l'amica di sempre, lei che c'era sempre nei momenti più bui. Alle sue spalle c'erano altri ragazzi pronti a salutarli. Dopo aver abbracciato tutti, è l'ora dell'ultimo.  Alice sapeva bene chi fosse nonostante non lo conoscesse personalmente. Aveva i capelli neri come la pece e quegli occhi verdi, che la incantavano. Era dannatamente bello.
"Piacere Alice!" sorride la ragazza.
"Diego" risponde il ragazzo, quasi brontolando.
Alice aveva tentato svariate volte di scriverlo, rispondergli alle stories, cercare qualche contatto con lui poiché mostrava subito un intensa simpatia nei suoi confronti, ma ogni volta, le sue risposte non arrivavano. In quel momento, era difficile spiegare ma Alice aveva ben capito che si trattava del classico colpo di fulmine, l'universo intero trema e si gira, quel colpo di fulmine, aveva colpito ogni piccola cosa di lei.
Dall'altro canto però, Diego pensava che fosse davvero una 'sorca' ma in quel momento, le sue intenzioni erano ben altre. Desiderava quella ragazza per un unico e solo obbiettivo. Aveva una voglia spudorata di portarla a letto e non aveva altre intenzioni serie tanto quanto le sue. Era inutile rispondere ai suoi messaggi quando aveva solo una voglia immensa di scoparla. Reputava stupido affidare tutto ad una ragazza, d'altronde, lui non credeva in quella cazzata che tutti chiamavano "amore". Pensava fosse brutto, per un ragazzo di diciotto anni, non crederci più, odiava aver perso le speranze, rimanere negativo e passivo. Era sicuro della sua teoria, le cose belle non duravano poi così tanto. In quel momento della sua vita, per lui esisteva solo il sesso e nessuno avrebbe fermato la sua tentazione di avere il corpo scolpito di Alice per una notte.

14. // Diego LazzariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora