Capitolo 16

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"Ali ti prego, risolveremo tutto" cerca di recuperare il ragazzo
"Diego, porca puttana. Hai rovinato tutto, il mio lavoro cazzo, io volevo realizzarmi, io- io ho solo 19 anni" sbotta Alice in lacrime prendendo posto sul pavimento
"Lasciami stare, dormo qua" aggiunge poi
"Ali non puoi dormire sul pavimento, cosa concludi a starmi lontana ora? Il danno è fatto"
Alice lo guarda male ma non risponde
Diego si avvicina piano mettendosi in ginocchio davanti a lei.
"Ehi, guardami" inizia prendendo tra le mani il suo volto bagnato dalle lacrime "insieme supereremo tutto, non sappiamo l'esito, non sappiamo nulla ancora, non per forza può essere successo quello. Abbiamo tante decisioni da prendere ma se stai lontano da me, soffriamo entrambi"
Alice stringe forte a se Diego, lui cerca di calmarla ma sembra impossibile
"Io non voglio avere un bambino Diego, ne ora né mai"
Per Diego sono parole dure. Nonostante sia presto e successo all'improvviso, ha sempre immaginato di costruire una famiglia con lei.
"Io non ho mai avuto una mamma, non so come si fa, non ho mai avuto nessuno che me l'ha insegnato. Non voglio far crescere qualcuno nella stessa merda in cui sono cresciuta io, non sono in grado" continua Alice piangendo a dirotto.
"Sarai una mamma fantastica amore mio"
Alice alza la testa e accenna un sorriso
"Come mi hai chiamata?" le chiede sorridendo
"Amore mio" sorride Diego
"Insieme ce la faremo, andiamo nel letto che hai bisogno di un po' di coccole" continua
Alice indossa la felpa di Diego e si stringe forte vicino a lui, quel letto singolo sembra anche fin troppo grande.
——
*Tre settimane dopo*

—— *Tre settimane dopo*

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Alis._: Shooting day in LA! Back to Milan✈️
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capoplaza: sembri quasi bellina
alicelamiavita: ma quindi è vero che sei ritornata con Diego?
lelegiaccari: Ao movete a tornà che ce manchiii

Finalmente l'aereo è atterrato, Alice si risveglia. Dopo aver preso la sua valigia cerca con lo sguardo qualcuno, è proprio lì. Lascia la valigia e corre incontro a Diego, gli salta in braccio e lo stringe forte.
"Ciao piccola Alis" le sorride Diego
"Ciao amore" sorride Alice scompigliandogli i capelli
Diego prende la valigia della fidanzata e la porta in macchina, dopo un po' di tragitto, il ragazzo si accorge dello sguardo perso nel vuoto di Alice.
Le poggia una mano sulla gamba e le chiede cosa c'è che non va.
"Non mi è ancora arrivato il ciclo" sbotta duramente guardando negli occhi del ragazzo
"Quando ti è venuto l'ultima volta?"
"Un mese e mezzo fa"
"Cazzo" esclama Diego preoccupato non distogliendo la vista dalla strada
"Prenotiamo una visita dalla ginecologa, non affidiamoci a stupidi test" aggiunge
Dopo un lungo tragitto passato a discutere, Alice approda a casa Q4 dove viene accolta dai suoi amici
"Ceni con noi?" chiede Marta
Alice annuisce
Dopo aver cenato i ragazzi si riuniscono in terrazzo. La preoccupazione di Alice è visibile ad occhio nudo, ma nessuno sembra interessarsi particolarmente.
Lele rolla un po' di erba, dopo aver aspirato per un paio di volte la passa a Diego che riceve subito qualche brutta occhiata da Alice.
Alice è furiosa, saluta tutti senza dare ulteriori spiegazioni e si incammina verso casa. Il tragitto è lungo, Alice si stringe forte nella sua giacca e prosegue per la sua strada con le lacrime agli occhi. Ricordi taglienti le tornano in mente.
"Alice fermati" urla una voce dietro.
Diego la raggiunge e cerca di fermarla acchiappandola per un braccio.
"Che cazzo ti viene?" domanda arrabbiato
"Diego cazzo, stai per diventare papà e pensi a ancora a quella merda"
"Ho fatto due tiri"
"Si inizia con due tiri, poi si finisce per spacciare. Lasciami perdere, non voglio che mio figlio abbia un padre come l'ho avuto io"
Diego e sbalordito.
"Eri la prima ad ammazzarti di erba Alice"
"Le cose cambiano"
"Ti prego di calmarti e ragiona Ali, questa cosa del bambino ti sta facendo perdere la testa. Ho vent'anni, ho la testa incasinata, non so nemmeno dove sbatterla, tu sei sempre nervosa, non mi lasci sfogare nemmeno un minimo, voglio anch'io rilassarmi per due minuti"
"Perché io posso rilassarmi in qualche modo?" sbotta urlando Alice
"Sono qui, prendimi a pugni, ammazzami ma ti prego, se mai dentro di te ci dovesse essere un bambino, fammelo vivere come il momento più bello della mia vita non con l'ansia e lo stress addosso. Io sono qui, sfogati ti prego, domani andremo a controllare la situazione, ma ti prego, se andrà come andrà, godiamoci il momento"
"Scusa, io lo so che sono troppo nervosa. Questa gravidanza però, potrà cambiarmi realmente, perderò il lavoro e non so come si faccia ad accudire un bambino. Sto perdendo la testa" confessa Alice prima di abbracciare forte Diego.
"Ora però sono stanca, voglio ritornare da mio fratello" aggiunge
Diego parcheggia la sua auto sotto casa di Alice
"Stai tranquilla amore mio" le sussurra prima di regalarle un bacio casto.
I due si danno la buonanotte ed Alice sparisce dietro al portone.
Diego cerca di riprendersi, qualche volta anche lui cade nello sconforto. Ha la testa appoggiata sul volante e le lacrime scorrono sul suo viso. Non sa bene cosa fare ma in cuor suo sente qualcosa che c'è qualcosa che non va. Un brutto, bruttissimo presentimento, come se ci fosse qualcosa che lo blocca.
Alice corre su, saluta i suoi amici e suo fratello ma non ha voglia di parlare, quando è costretta a farlo usa monosillabi. Si chiude in camera, mette gli auricolari e ascolta qualche canzone. Qualcuno gli sfila l'auricolare.
"Che hai?" chiede Luca spostandogli una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
Alice decide che il momento è proprio quello. Si fa forza e si tira sù.
"Sono incinta" dice fissando il vuoto
Luca serra la mascella e i pugni
"Che cazzo dici? Dove stanno le videocamere? È un prank?" chiede agitato
"No, sono incinta di Diego" confessa Alice
Luca va su tutte le furie, sferra un pugno al muro
"Alice esistono i preservativi cazzo. Come pretendi di fare la mammina se non sai nemmeno come si usa un cazzo di preservativo?" urla dando un altro pugno al muro.
Alice è nuovamente in lacrime, quelle parole la feriscono
"Ti ha fatto del male, siete ritornati insieme da nemmeno un mese e ti sei fatta mettere incinta. Complimenti, ti facevo più seria. Sei una zoccola" sbotta di nuovo urlando e prendendo a calci la sedia, poi va via.
Per Alice non c'è tregua quella notte. Pensa e ripensa a quelle parole dure e taglienti. Non avrebbe mai potuto immaginare che suo fratello avrebbe reagito in quel modo, forse un po' è comprensibile ma Alice era pronta ad assumersi ogni minima responsabilità.
Con ancora un oceano negli occhi, tocca la sua pancia piatta
"scusa piccolo, sembra nessuno ti accetti e nemmeno io ma ora nemmeno ti conosco e ti amo già immensamente"
I suoi occhi dopo le tante lacrime versate si chiudono facendola ricadere in un sogno profondo.

14. // Diego LazzariDove le storie prendono vita. Scoprilo ora