Alice e Diego sono pronti a trascorrere il loro primo giorno in casa nuova. Finalmente possono viversi ogni giorno sempre di più.
"Inauguriamo casa nuova?" chiede Alice maliziosa saltandogli in braccio
"No, Alis scusa ma sono stanco" dice Diego poggiandola di nuovo a terra e andando sul letto
Alice lo raggiunge
"Cosa c'è che non va?" gli chiede sedendosi sull'estremità
Lui la rassicura dicendole che è tutto okay ma Alice non ci crede
"Diego è da quando siamo tornati da Roma che non mi sfiori nemmeno più con un dito. Cogli sempre l'occasione per scappare e sei freddo. Come puoi dirmi che va tutto bene?"
Diego si tira su e sospira profondamente
"Ali, le tue parole quel giorno mi hanno colpito e mi hanno fatto soffrire fin troppo. Io credo che non siamo adatti a stare insieme, cioè, forse abbiamo obbiettivi diversi nella vita"
"Dove vuoi arrivare Diego" chiede Alice ferita
"È meglio se ci prendiamo una pausa" annuncia il ragazzo portandosi le mani sul viso
Alice lo guarda schifata prima di tirar fuori qualche lacrima
"Dimmi qualcosa ti prego" supplica Diego prendendogli la mano
"Cosa devo dirti? Che per una stupida parola sbagliata ho condannato la nostra relazione? Ma forse hai ragione, non siamo fatti per stare insieme, non è nemmeno iniziata la nostra convivenza e già siamo a questo punto" sbotta Alice alzandosi e riprendendosi le sue valigie
"No, stai qui tu. Io ritorno a Roma, ho bisogno di riflettere" le dice Diego prendendola per mano
"Ciao Alis" la saluta
Alice non si degna di guardarlo in faccia, appena chiude la porta sprofonda nel letto.
Dopo svariate ore che Alice ha passato sul letto, è ormai tardo pomeriggio, non ha nemmeno mangiato, il suo telefono si illumina.
"Ali, dove sei?" le chiede Gian visibilmente preoccupato dall'altra parte del telefono
"A casa, cioè quella nuova, perché?" chiede la ragazza
"Ora vengo a prenderti" annuncia il ragazzo senza nemmeno dar il tempo ad Alice per chiedere spiegazioni.
Alice prende dalla sua valigia la maglietta che Diego le aveva dato quella sera a casa sua e mette un pantalone di tuta.
Sente suonare il clacson e si precipita fuori la porta. Sale in macchina dove ci sono Gian al posto del guidatore e Marta nei sedili posteriori che le fa cenno di prendere posto vicino a Gian.
"Ehi, che facce! Che succede?" esclama la ragazza
Nessuno ha il coraggio di parlare
"Beeene, capisco, non è giornata. Potete dirmi almeno dove stiamo andando?" chiede la ragazza ridacchiando
"In ospedale" sussurra Marta tra le lacrime
Alice la guarda un attimo
"Diego ha fatto un frontale ed ha perso coscienza" parla finalmente Gian
Alice non dice nulla, abbassa lo sguardo e fa scappare qualche lacrima
Marta le poggia una mano sulla spalla e piano l'accarezza.
Arrivano in ospedale dove ad attenderli c'erano già Lele, Tancredi e i genitori di Diego.
La madre del ragazzo cerca conforto tra le braccia di Alice, la quale le regala un forte abbraccio.
Alice si siede a terra e si maledice.
Lele gli tende la mano
"Andiamo un po' fuori? Ti va di parlare?" le chiede
Alice annuisce, ne aveva proprio bisogno.
"Dopo quella sera tutto è cambiato. Se avessi avuto un po' più di tatto e non mi sarei permessa di dire quelle cose, oggi non sarebbe successo. È tutta colpa mia" piange Alice
Lele la prende tra le sue braccia teneramente
"Non addossarti nessuna colpa, sarebbe potuto succedere in qualunque circostanza se il destino voleva così" la rassicura il ragazzo.
Lele tiene Alice tra le sue braccia. Si vede dalla sua faccia che è distrutta.
"Ti accompagno a casa?" gli chiede dopo un po' di tempo
"No, voglio andare da Diego" le risponde la ragazza
Si dirigono all'interno
Alice decide di passare la notte su quelle sedie rosse della sala d'attesa sperando di risvegliarsi da questo brutto sogno. Il mattino seguente in ospedale arrivano anche gli altri amici.
È arrivato il turno di poter entrare. Alice entra nella stanza di Diego. Non regge la visione delle condizioni del ragazzo. Scoppia a piangere e piano si avvicina.
"Amore mio, che cazzo ho fatto?" chiede Alice accarezzandogli la mano imbrattata da cerotti.
Gli lascia teneramente un bacio sulla guancia. Poi va via e fa spazio agli altri amici.
"Io vado a casa, ho bisogno di riposare un po'" avvisa la ragazza
"Ti accompagno" si propone Lele
Alice arriva a casa, si dirige nel bagno e prende quell'oggetto. Quel maledetto oggetto che si era ripromessa di non toccare più.
Alice si ritrova seduta in bagno e circondata di sangue che usciva dai suoi polsi. Le lacrime varcavano il suo volto come segno di pentimento.
"Lele ho fatto una cazzata, ti prego vieni" urla al telefono
Lele è preoccupato, sfreccia verso la casa dei due ragazzi.
Prende Alice tra le sue braccia e la porta sul letto.
"Ti prendo qualche vestito, vieni a dormire da noi, ti prego" supplica Lele.
————
*Due settimane dopo*
"I giorni mi sembrano interminabili senza di te" sussurra Alice piangendo al ragazzo
"Mi manchi e so che potrai sentirmi, sono distrutta. Sono due settimane che non dormo e non mangio, in realtà non mi va. Sono debole, ho tirato in ballo troppe cose del mio passato, troppe dipendenze e questo perché ho perso la mia dipendenza più grande. Mi sento così in colpa Diego, vorrei scomparire. Quando la lametta sfiora i miei polsi mi sento di star facendo la cosa più giusta. Sono un fottuto sbaglio, faccio soffrire sempre tutti" racconta la ragazza tra le lacrime
"Non farti del male piccola" sussurra Diego
Alice alza di botto la testa e sorride alla visione del ragazzo sveglio, corre a chiamare i medici felice.
——
"La ragazza è stata sempre qui, giorno e notte, è proprio da sposare" scherza l'infermiera
Diego guarda Alice e sorride
Alice ricambia
"Quando posso riportarmelo a casa?" chiede Alice
"Il tempo di qualche accertamento e sarà a sua completa disposizione, ora vi lascio soli" risponde la dottoressa
"Mi sei mancato tanto Diego" sussurra Alice abbassando la testa
"Ritorniamo a casa e dobbiamo parlare di tutte le cose che ti ho sentito dire in questa camera" annuncia Diego
Alice annuisce ancora a testa bassa, poi Diego la tira per un braccio fino a far avvicinare i loro nasi
"Ora ti prego baciami, ne ho bisogno" sussurra a fior di labbra
Alice non se lo fa dire due volte, unisce le sue labbra con quelle del ragazzo ed è con quelle labbra che avrebbe voluto passare tutta la sua vita.
