Dopo quella cena Taehyung spiegó la sua storia a me e Yoongi, io non potei fare a meno di abbracciarlo mentre il mio amico si asciugò qualche lacrima per la storia di suo "fratello".
La mattina dopo andai a fare un giro al mercato, era già finito e molto pieno, non vedevo l'ora di andarci!
Dopodichè mi ritrovo davanti al lago ghiacciato dove rischiai di morire e lo mandai mentalmente a cagare.
Dopo qualche passo vedo una lunga discesa e stavo prendendo gli scii quando sento una vocina."Jimin-oppa!"
"Ciao Jullie" lei mi diede un bacio sulla guancia.
"Ciao" guardai Yoongi e sorrisi
"Ciao..." ridacchiai per il suo cappellino rosa con una principessa sopra e la sua faccia che sbuffava."Che fate qui?"
"ANDIAMO A GIOCARE CON LO SLITTINO VUOI VENIRE ANCHE TU?" gridó lei eccitata mostrandomi lo slittino.Annuii e finimmo a giocare tutti e tre a scendere le colline con lo slittino.
Ci divertimmo tutta la mattinata giocando però poi arrivò Taehyung incazzato, tranquilli è il suo stile di vita."JIMIN" mi girai verso di lui come fecerero la bambina e Yoongi.
"Cosa stai facendo? Stai sforzando la caviglia!!!" Roteai gli occhi.
"Tae..."
"Niente 'Tae' ora andiamo dal tuo medico personale" sbuffai.
"Ancora? Ha detto che sto bene"
"No non ha detto che stai bene, ha detto che devi stare a riposo" ma io non lo so...bah. Ad un tratto mi prende come un sacco di patate."Aish! Fai più attenzione" lui borbottò in risposta e io ormai arreso salutai i due che mi guardavano dispiaciuti.
Dopo aver camminato a lungo arriviamo dal medico.
"Salve"
"Ciao Jiminie siediti pure" mi sdraiai e mi controlló.
"Bene, la ferita è guarita, la caviglia ha ancora bisogno di tempo" annuii e lui ci portò alla reception dove vidi mia madre.
"Mami~"
"Ciao amore, ti ho portato la merenda, volevo fare una passeggiata con te" annuii e pagai alla signorina Cowalls.Prima di andarcene quella ci chiama e noi ci giriamo
"Stasera c'è un festival al mercato, spero per voi che siate presenti"
"Ma certo Judith! Jimin che ne dici?" Chiede felice mia mamma. Ho paura che Tae non mi ci voglia mandare."Si va be-" ma prima che potessi dire qualcosa sento Tae interrompermi.
"Assolutamente no, deve riposarsi al meglio con la caviglia""Disse quello che mi fa pattinare con la caviglia fasciata" lo guardo male per un attimo ma poi rido. Non è cambiato da quando lo conosco, posso avergli fatto sciogliere un po' il cuore, ma per quella storia con Jeongguk ho capito che lui è diventato molto protettivo ma allo stesso tempo egoista...beh c'era da aspettarselo da un tipo come lui.
"Comunque io vado che ti piaccia o no"
"Allora vengo anche io! E-e poi voglio che siamo a casa alle 10 in punto" fa il finto offeso e ridiamo tutti.Salutammo la signorina Cowalls e andammo a casa nel mentre che mangiavamo la merenda fatta da mia mamma.
Ci fermammo su una panchina e mia mamma cominciò a parlare mentre Taehyung per non disturbarci è ritornato da solo a casa, spero non si faccia niente."Dimmi mami"
"Tuo padre vuole che ritorni subito li"
"Cosa? Ma se-" mi interruppe mettendo una mano sulla mia.
"Lo so tesoro" le scorsero delle lacrime sul viso, oh no mamma...che ti ha detto?
"Ma dovresti andare, fra dopodomani o il giorno dopo...o viene a prenderti lui stesso" mi alzai dalla panchina furioso.
"Ma perchè?! Aveva detto che gli andava bene!""Tuo padre non riesce ancora a perdonarmi, non vuole vederti con me, come dice lui... sono solo la puttana di turno Jimin, sono la donna che ha rovinato la sua vita e la tua... ti vuole li, con lui, con la persona con cui sei sempre stato"
"Beh deve capire che ho due genitori io e non me ne frega un cazzo di cosa pensa lui, la questione è vostra, non mi riguarda"Lei abbassò lo sguardo e io mi abbassai verso di lei prendendole le mani.
"Mamma...va tutto bene, la prossima volta, magari un altro Natale, vengo a trovarti più a lungo" lei annuisce e mi abbraccia e io ricambio.Quando papà fa così lo odio, è come un bambino.
Non capisce che lei, anche se lo ha tradito, è comunque mia madre. La vedo una volta all'anno e neanche quello gli piace.
Io voglio vedere tutti e due, se lo deve mettere in testa.La sera andammo al festival, indossai dei pantaloni neri e una maglia blu larga.
Durante il festival Taehyung sembrava disorientato, non è molto abituato a tutte queste persone. Infatti sbandava dappertutto, con persone e borbottava tutto il tempo.
Verso le 21.30 iniziavamo a stancarci di camminare e volevamo ritornare a casa.
"Dai su ritiriamoci che dobbiamo fare altri dieci minuti di camminata per ritornare a casa" noi annuimmo e il tempo che Tae si girò, andò a sbattere contro una bambina facendo rovesciare il vino sulla camicia."Jullie?" sussurrai io.
"Ragazzina imprudente! Non ti hanno insegnato dove andare?!" Jullie gli fa una smorfia incrociando le braccia..oh no quando qualcuno gli tocca quella.camicia gucci non ci vede più."Hey, non ti permettere di parlarle così, so che ha sbagliato ma è stato un incidente" disse Yoongi appena arrivato.
Prima che Taehyung potesse dire qualcosa lo fermai con la mano sul petto.
"Tae...stai calmo" mi guardò e poi sospirò.
"Scusatelo è impulsivo quando gli toccano le cose a cui tiene di più" dissi cercando di difenderlo."Si...uhm andiamo" intervenì mia mamma prendendo per il polso Tae e portandoselo verso la via di casa.
"Mi dispiace...."
"Fa niente...posso capirlo" dice Yoongi prendendo in braccio Julliee nel frattempo arrivò Jeongguk con delle mele candite in mano."Li ho presi~ oh ciao Jimin" lo guardai con un leggero sorriso.
"Io devo andare..." loro annuirono e mi salutarono.Una volta a casa vidi Tae nella sua camera con in mano un peluche di un gatto.
"Posso entr-"
"mi manca..." lo guardai tristemente.
"l'hai visto arrivare vero?" Lui annuì e percepii che stava piangendo dalla sua voce.
"q-questo...era il peluche che mi diede quando eravamo in seconda elementare io gli diedi quello di un coniglietto, erano i nostri portafortuna, ogni verfica o interrogazione ogni volta lo tenevamo. Io lo portai anche quando provai a far ragionare i suoi genitori...ma è stata la prima volta che non aveva funzionato... avevo il cuore distrutto, stasera l'avevo portato...ma niente" alza lo sguardo e io iniziai ad avere gli occhi lucidi alla vista del mio migliore amico disperato con le lacrime agli occhi.
"Mi manca...mi manca da morire Jimin come posso vivere ora che so dove si trova ma non ho il coraggio di parlargli?!""Tae..." corsi verso di lui e lo abbracciai stringendolo forte.
"Ci sono io qui con te, devi farti forza...Jeongguk è così vicino..non puoi fartelo scappare così non hai neanche tempo!"
"Ma se ho un'altra settimana" ah..non lo sa.
Scossi la testa.
"Tae...papà si è arrabbiato e vuole che io torni li entro dopodomani o il giorno dopo ancora. Abbiamo solo tre giorni a disposizione... sfruttali al meglio e sai che se hai bisogno sono sempre qui per te" gli sorrisi rassicurandolo."grazie..." gli diedi un bacio sulla fronte e gli presi il peluche che gli era caduto dalle mani e glielo restituii.
"Dormi bene e riflettici" lui sorrise e gli diedi la buonanotte.Poi andai da mia mamma.
Stava dormendo e io pensai subito che neanche due giorni e già dovevo andare...Mi infilai sotto le coperte del suo letto matrimoniale senza neanche il pigiama.
Mi addormentai con mille pensieri nella testa.
Davvero me ne sarei andato in questi giorni?
Riuscirò a passare le nazionali?
Come starà Tae?
Riuscirà a parlare con Kook?
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𝐧𝐞𝐯𝐞 ;; 𝐲𝐨𝐨𝐧𝐦𝐢𝐧
FanfictionJimin, pattinatore sul ghiaccio, è stato invitato dalla madre ad alloggiare sulle Alpi in mezzo alla neve. Qui ne approfitta per esercitarsi nel pattinaggio ma il destino gli riserva un infortunio.... ...fortuna che c'era un ragazzo che l'ha aiutato...