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-Seokjin-

Seokjin era al lato del letto mentre con le lacrime agli occhi si copriva il corpo con le braccia

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Seokjin era al lato del letto mentre con le lacrime agli occhi si copriva il corpo con le braccia. Morsi e piccoli graffi si trovavano sul tutto il corpo che lo facevano gemere per il dolore.

Quel mostro aveva appena preso la sua verginità?

Seokjin si morse il labbro coprendosi gli occhi cercando di soffocare i suoi singhiozzi il più possibile; non voleva che lui sentisse, non voleva farlo arrabbiare.

«ti proteggerò»; «ti proteggerò»; «ti proteggerò»

Le parole di Jimin gli annebbiarono la mente facendogli realizzare di quanto il maggiore si fosse preso gioco di lui.

Disgustoso

«stronzo» sussurrò l'anima con voce tremante.

Non si aspettava così la sua prima volta, lui l'aveva sempre immaginata con qualcuno che amasse davvero, con qualcuno che lo facesse stare bene e che lo trattasse bene. Voleva veramente che fosse romantico, lo voleva estremamente romantico.

Che senso aveva aspettare così tanto per l'amore vero per finire poi così? Era patetico, lui stesso lo era.

Quel degno dopo averlo usato come un giocattolo se ne era andato via senza dirgli niente, solo un banalissimo «sei stato bravo»

Doveva essere felice? Era quella la sua intenzione? Era solo riuscito a ferire maggiormente il minore, lo aveva fatto sentire umiliato.

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Mugolò nel sonno trovandosi sdraiato scomodamente, aprì lentamente gli occhi cercando di abituarsi alla luce del sole per poi spalancare gli occhi stringendo subito i pugni.

Quella non era camera sua, non il posto dove era stato rinchiuso per tutto quel tempo.

Si trovava sopra una poltrona in pelle marrone davanti a una grande biblioteca luminosa. Perché era lì? Cos'era successo? Il ragazzo voleva piangere. Era esausto e non aveva tempo per i giochetti delle anime di Lucifero; dopo qualche secondo di riflessione capì che nonostante la sua diversità anche lui apparteneva in qualche modo a Lucifero, purtroppo era così.

«b-basta vi prego» singhiozzò il ragazzo non notando che non aveva più ferite sul corpo.

«sono stanco» sospirò tremante «voglio andare a casa! Portatemi a casa!» urlò istericamente stringendo i capelli tra le dita.

Il corpo ormai non più tonico e salutare si alzò dalla poltrona, tremante. Ogni passo sembrava difficile da compiere per la paura incessabile che provava al petto.

Libri. Erano dei libri veri. Se Seokjin si sarebbe trovato in questa libreria prima di questo inferno sarebbe saltato dalla gioia per quanto amasse leggere, adesso invece solo un piccolo sorriso pigro si impossessava nelle sue labbra mentre si chiedeva se fosse ancora capace di leggere. Seokjin non sapeva neanche il tempo preciso in cui era rinchiuso in quel posto, forse erano passati anni, mesi, o anche solo ore. Da quello che aveva capito da Jimin, si poteva vivere al eterno e rimanere così come si era entrati per tutto il tempo che si rimaneva dietro quell'inferno.

Una piccola lacrima scese dall'occhio del maggiore mentre le dita tremanti sfioravano un libro ormai rovinato e mezzo danneggiato.

Non importava, rimaneva comunque un tesoro. Qualcuno, in quel mondo, aveva trascorso buona parte della sua vita, del suo tempo, per scrivere i testi di quel libro mal ridotto, e seokjin avrebbe cercato di non sprecare il duro lavoro di chiunque fosse stato a scriverlo. Ogni singolo libro, nella sua bruttezza e nella sua bellezza era frutto di un duro lavoro che doveva ricevere il massimo delle attenzioni.

Il ragazzo con un piccolo entusiasmo prese tra le mani il libro che stranamente non possedeva neanche un titolo. Seppur tremante il corvino riuscì ad aprire il tesoro.

«sangue...» sussurrò leggendo con difficoltà «sudore» continuò confuso guardandosi poi intorno per la paura di qualcosa o qualcuno «lacrime» finì di leggere passando il dito sopra le l'inchiostro che componeva probabilmente il titolo nella prima pagina.

Forse era una frase, ma il ragazzo non ci aveva pensato molto.

Passarono pochi secondi da quando l'innocente passò alla seconda pagina, passarono altri secondi da quando lo stesso innocente spalancò gli occhi guardando l'immagine davanti a lui. Un urlo straziante uscì dalle sue labbra mentre indietreggiava buttando a terra il libro che stranamente non si era spezzato.

Il cuore gli batteva forte, aveva ricominciato a sudare, gli occhi spalancati e il corpo tremante mentre delle lacrime di paura e timore uscivano dai suoi occhi.

Perché c'era il suo ritratto? Perché nel libro c'era una sua foto in bianco e nero?

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➖☁️
Heyyy come state? I'm back yeah.
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