-Accampamento -
-Aratos-
-Capitano , capitano Aratos , è giunto un messaggio da Anur -
Presi dalle mani del soldato quel messaggio e aprendolo mi incamminai verso la mia tenda ,i miei arti sembravano intorpiditi ,erano giorni che non levavo l'armatura .
Il messaggio veniva da Abigor , semplice e chiaro .
"Ritornare immediatamente ad Anur in caso di scontro sei autorizzato a fare un unico prigioniero "
Sapevo che il messaggio si riferiva a Galb , e l'ordine di ritornare ad Anur ,poteva significare solo una cosa, la guerra si sarebbe combattuta li "a casa".
Mi precipitai fuori la tenda e tirando un profondo respiro attirai l'attenzione dei miei soldati
-Signori preparate tutto in un'ora dobbiamo essere in marcia verso Anur -
Nessuno parlò, si limitarono ad annuire, scattando ognuno verso i propri doveri .
Come ordinato le truppe in un'ora furono pronte e schierate, ordinai la marcia , e l'intero esercito partì a galoppo .
Non saremmo passati per le rovine del sacro toro , un intero esercito li avrebbe potuto fare danni quindi passammo per le montagne dormienti.
Le montagne erano spettrali nessun demone o essere vivente saggio o con un minimo di intelligenza si sarebbe addentrato li , dove neanche il sole palesava la sua presenza , li dove le sentinelle di Samael battevano l'intera zona in cerca di anime .
Su quelle montagne la vegetazione era morta , probabilmente mai nata, solo nuda e asfissiante roccia scura ci circondava .
I corvi che usavo come vedette sembravano irrequieti ,desiderosi di volare via , ma rimasero li ,avevo passato secoli ad addestrare i corvi , loro avevano qualcosa che noi potevamo solo sognare ....le ali ....
Lo starnazzio incessante di uno di loro mi fece fermare , l'esercito si bloccò alle mie spalle , alzai un braccio , e tutti impugnarono le armi , un demone mi venne vicino offrendosi di andare a controllare , ma lo fermai .
Scesi dal mio cavallo sguainai la spada e mi avvicinai li dove il corvo urlava .
-Porca puttana -
Cacciai il corvo e mi avvicinai a quel corpo reso irriconoscibile, il suo petto era completamente bruciato , era stato frustato, massacrato , le sue unghie erano state strappate , non vi era più nulla dello sfrontato quanto bellissimo demone che avevo visto al fianco di Ianur .
Il corpo martoriato di Galb giaceva inerme li dietro a quella grande roccia ,riverso nel suo stesso sangue e probabilmente urina , purtroppo forse non sua , i suoi capelli una volta lunghi rossi e lucenti ora erano scuri sporchi e tagliati , forse strappati, in più punti .
Chiamai il medico delle truppe che immediatamente si avvicinò
-è vivo ?-
-si mio Signore , ma penso che la grazia di Lucifero lo stia per abbandonare -
-Col cazzo ! Ianur mi ucciderebbe se lo lasciassi qua , forza cerchiamo di non far morire questo bastardo -
Io ed il medico sollevammo il corpo martoriato ma ancora possente di Galb , adagiandolo sul carro dei feriti ,fino a quel momento vuoto.
Appena tornato in sella al mio cavallo diedi l'ordine di ripartire.
Erano ormai passate ore , ma sapevo benissimo che non saremmo usciti da quelle montagne tanto presto , decisi di mantenere un passo costate per non far stancare i cavalli , non potevamo accamparci li , il che significava che quelle bestie non avrebbero riposato, così , diedi l'ordine di scendere dai cavalli e proseguire a piedi per un pò .
Mi avvicinai al medico
-Come sta ?-
-Male mio signore , secondo me la tortura peggiore che ha subito è stata la "grazia " di essere lasciato in vita-
-Ok cerca di non farlo morire -
-Farò del mio meglio signore -
Mi allontanai andandomi a posizionare nuovamente in testa al mio esercito , poche ore più tardi i corvi iniziarono ad agitarsi nuovamente , non più uno solo ma tutti , il che significava , nemici .
Salimmo immediatamente tutti a cavallo impugnando le armi .
Ruotai leggermente le spalle riscaldando i muscoli , ero pronto , carico, quando si iniziarono ad udire numerosi cavalli alla carica .
Quando l'esercito nemico si palesó davanti a noi riconobbi immediatamente il capitano di Asmodeus ... Fleruty.
Senza rallentare la corsa puntarono dritti verso di noi , sentivo i cavalli e i miei uomini dietro scalpitare quindi con un fragoroso ruggito che squarciò l'aria ordinai la carica .
Il tempo sembrò rallentare mentre il mio esercito entrava in collisione con quello nemico , il primo fendente tagliò l'aria e andò a scontrarsi con la mia lama .
Urla e ruggiti animarono quelle spettrali montagne , soldati amici e nemici cadevano e morivano ma eravamo tutti guerrieri e nessuno si sarebbe fermato , Fleruty colpì il mio cavallo , fui disarcionato e scaraventato a terra dall'animale , mi rialzai in pochi secondi afferrai l'armatura del mio nemico facendolo precipitare al suolo , e quando entrambi fummo a terra iniziammo a combattere .
-Fleruty -
-Aratos -
Intorno a noi imperversava la battaglia , ma i colpi duri e continui non permettevano la minima distrazione eravamo tutti li per uccidere e vincere .
Quello stupido scontro ci stava costando tempo prezioso , quindi decisi che era il momento di giocare pesante agguantai Fleruty per l'armatura spingendolo lontano e mentre lui si rialzava io mutai il mio aspetto , liberando le sembianze demoniache.
Le mie braccia divennero ossute e nere ,artigli affilati e spettrali presero il posto delle mani mentre piccoli scheletri adornavano il mio collo , le mie gambe si tramutarono in zampe e gli occhi mi diventarono neri , i miei canini si allungarono così come le corne . Ruggi forte e quelli del mio esercito in grado di tramutare lo fecero , cogliendo il mio messaggio "poniamo fine a questa stronzata " .
Fleruty ed il suo esercito non ebbero scampo contro di noi e mentre i miei uomini mietevano vittime nei ranghi nemici , io mi occupai del loro capitano .
Mi avventai sul mio nemico squarciandogli la gola con le zanne mentre la mia mano destra gli si conficco nello stomaco .
Quando capì che era finita mi allontanai da lui tornando normale e mi rivolsi ai miei uomini
-prendete i feriti dobbiamo lasciare questo posto prima che le sentinelle si Samael vengano a prendere il loro bottino -
Velocemente tutti i feriti furono caricati sul carro accanto a Galb , ed in pochissimo tempo eravamo nuovamente in marcia , mi fermai solo un secondo per guardare la devastazione alle mie spalle e non sentendo neanche il più piccolo rimorso mi rimisi in viaggio .
Finalmente arrivammo alla raduna verde che sanciva la fine , nonché l'uscita delle montagne dormienti .
Ci accampammo li quella sera e finalmente dopo tre giorni potei far riposare il mio esercito , fortunatamente le perdite erano state minime ma sapevo anche che la piccola cavalleria di Fleruty era debole rispetto alle altre possedute da Asmodeus .
Quella notte prima di andare a dormire decisi di controllare la condizione dei feriti ed in particolar modo quella di Galb .
Entrai nella tenda decine di demoni in salute correvano a destra e a sinistra per accudire tutti i feriti mi avvicinai al medico che mi rivolse un profondo saluto
-Mio signore dovrebbe riposare -
-Lo farò Erido , dimmi prima come stanno le cose -
-Bene mio signore le ferite dei soldati sono lievi e stanno già guarnendo per domani staranno bene , lo stesso però non posso dire del suo amico , non so come gli siano state inflitte ma le sue ferite fanno fatica a rigenerarsi è possibile che abbiano avvelenato il suo corpo così da interrompere la rigenerazione -
-Domani arriveremo ad Anur fai in modo che almeno arrivi vivo fin lì -
-Certo mio signore -
Stavo per andarmene quando decisi di rivolgermi nuovamente al medico
-Erido anche tu dovresti riposare sembri stanco -
Erido sgranò leggermente gli occhi e giurai di vedere le sue gote arrossire lievemente ,chinò immediatamente il capo
-appena saremo a casa potrò riposare mio signore -
Il medico si congedò velocemente ed io finalmente raggiunsi la mia tenda , mi stesi sulle pellicce posizionate sul pavimento .
Erido era un demone davvero strano , era gentile , ovviamente era stato addestrato come qualsiasi altro soldato se pur medico doveva sapersi difendere , era nelle mie schiere da poco , ma sapevo benissimo che era un demone di cui ci si poteva fidare ,ed il fatto che era maledettamente sexy rendeva il tutto ancora più gradevole , quei suoi lunghi capelli neri e quegli occhi di un dorato brillante il suo corpo longilineo ma forte ,in pochi attimi mi ritrovai il membro duro , ovviamente non ci era permesso di portare qualcuno di "utile "in battaglia quindi afferrai la mia asta sentendola turgida e pronta , chiusi gli occhi ed involontariamente pensai a delle labbra che mi circondavano l'asta mentre le mie mani reggevano lunghi capelli per farmi incrociare lo sguardo con due occhi dorati carichi di lussuria .
Pompai più velocemente ed in pochi minuti mi riversai nella mia mano quando riaprì gli occhi diedi alla mia frustrazione la colpa per quella fantasia , mi ripulí velocemente mano e membro ,ancora leggermente in tiro, e chiusi gli occhi sprofondando in un meritato sonno .
Impazienti di tornare a casa, la mattina dopo , alle prime luci dell'alba il campo era già stato smontato e le truppe erano pronte a partire .
Come aveva detto Erido tutti i feriti erano guariti , l'unico ancora tra la vita è la morte era ancora Galb , incrociai gli occhi del medico che mi salutò inchinando il capo .
Restai un'attimo a guardarlo ma poi la voglia di tornare prese il sopravvento , girai il cavallo e partì al galoppo seguito dal mio esercito .
Arrivammo ad Anur in tarda mattinata , ad accoglierci trovai Abigor scesi dal mio cavallo e mi fermai davanti al mio amico che mi strinse una spalla con la mano
-com'è stato il ritorno ?-
-Movimentato comandate -
A quella risposta il suo sguardo si incupì , decisi allora di raccontagli tutto brevemente ,poi insieme ci dirigemmo al carro che ancora trasportava Galb , l'espressione di Abigor si indurí ma peggiorò quando sentimmo la voce di Ianur avvicinarsi .
Il sorriso del mio amico ,che mi rivolse vedendomi ,si spense immediatamente quando Abigor gli si avvicinò spiegandogli la situazione .
Ianur si precipitò sul carro , purtroppo in due giorni l'unica cosa di Galb che era migliorata era l'odore poiché avevo dato l'ordine di pulirlo ma le sue ferite se pur parzialmente fasciate erano identiche a come quando l'avevo trovato .
Ianur scese dal carro con un'espressione marmorea volse il suo sguardo verso una finestra e mi accorsi che li in piedi dietro l'enorme vetrata vi era Belial che con un cenno della testa acconsentì alla richiesta muta di Ianur , che chiese al medico di scendere del carro per poi salirci sopra portandolo via con sé .
Mi girai verso Abigor che sembrava preoccupato quanto me
-Ab ? -
Il comandante ricambió il mio sguardo tirando un profondo respiro
-Andiamo Aratos devi riposare e devo aggiornati -
Mi voltai guardando quel carro allontanarsi , sapevo che Ianur non avrebbe fatto morire Galb quindi sorridendo mi rigirai seguendo il mio comandante congedando i miei soldati compresi Erido .
E mi diressi verso il castello dove mi aspettavano una mega scopata e un po di meritato riposo.
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The Evocation (storia revisionata )
FantasyAl ritrovamento di un antico sigillo in Spagna seguiranno una serie di eventi che porteranno un Demone guerriero di nome Abigor ed un demone Regolatore, Alastor, sulla terra. Lasceranno il loro regno, Kolasi, che altro non è che l'inferno, Ma...