Capitolo 9

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Draco:

La neve cadeva incessantemente.

Dicembre assieme al freddo erano ormai arrivati da un pezzo e quest'anno non sarei tornato a casa per le feste di Natale.

Non avevo nessuna voglia di vedere quel bastardo di mio padre che pensava solo a se stesso e l'affetto non sapeva nemmeno che cos'era.

Ero molto deluso dalla sua costante assenza.

Mia madre Narcissa era una donna completamente sottomessa da mio padre, ma almeno lei aveva sempre cercato di proteggermi, di darmi quell'affetto materno che ogni figlio ha il diritto di avere.

Ero immerso fra tutti quei pensieri quando ad un certo punto Theo si avvicinò a me.

"Buon giorno!" Sbadigliando.

"Giorno." Risposi cupo.

"Che cosa succede amico?"

"Pensavo a mio padre."

"Ahia! Che cosa ha fatto?"

"Nulla, mi lamentavo del fatto che è Natale e niente, nemmeno un messaggio d'auguri! Merlino, credo che sia l'uomo più insensibile di questo mondo!" Dissi stringendo i pugni.

"Mi dispiace."

"Non fa niente."

Sospirai a quel punto per poi alzarmi da lì per andare subito in bagno a sciacquarmi il volto con acqua fredda che scorreva lentamente sulla mia pelle pallida.

Harry:

Mi svegliai accecato dalla luce del sole potente di quella mattina fredda d'inverno.

Mi rigirai sul letto e vidi Ron che russava ancora. Mi alzai e mi diressi in bagno.

Dopo cinque minuti scesi nella Sala Comune e mi sedetti sul divano.

Il silenzio di quella stanza soprattutto ora che eravamo la metà rispetto ai giorni normali era una gioia assoluta per le mie orecchie.

Quel giorno Ginny, Fred, George ed Hermione erano tornati alla Tana. Io invece ero qui insieme a Ron, Neville, Dean e Seamus.

Chiusi gli occhi e all'improvviso la mia mente fu invasa dal pensiero che Draco ed io adesso eravamo amici.

Dopo circa un'ora uscì per andare a fare colazione e mentre mi dirigevo verso il corridoio diretto alla Sala Grande senti Draco che discuteva niente meno che con suo padre: Lucius Malfoy, la persona più arida che abbia mai conosciuto.

"Non posso crederci!" Disse Lucius molto arrabbiato.

"È così padre. Non ho nessuna intenzione di tirarmi indietro!" Disse deciso.

"Ho sempre pensato che tu fossi il degno erede dei Malfoy, il figlio legittimo, ma con questa assurda amicizia con Potter mi sono reso accorto del fatto che non vali un bel niente!"

Il cuore iniziò a pulsare fortissimo e la rabbia che provavo era salita a dei livelli disumani.

"Non ho nessun bisogno della tua approvazione! Qualunque cosa faccia a te non sta bene niente! Sono stanco della tua presunzione, della tua arroganza! Più passa il tempo e più mi rendo conto di assomigliarti! La cosa mi fa orrore!" Disse con tutta la rabbia che aveva in corpo.

Dopodiché uno schiaffo violento arrivò a colpire la guancia destra di Draco. A quel punto non ci vidi più e in un attimo li raggiunsi.

"Non si permetta mai più di mettere le mani addosso a Draco o giuro che la faccio sbattere ad Azkaban!"

Draco mi guardava sorpreso e felice.

Malfoy Senior invece, fece una risata agghiacciante e poi mi si avvicinò con fare minaccioso.

"È arrivato San Potter! Il paladino della giustizia!" Disse con fastidio puro.

"Non è questione di essere santo o giusto, lei non può trattarlo così. Anche se non condivide le sue scelte deve mantenere le mani in tasca! Sono stato chiaro?!"

"E chi saresti tu per dirmi come devo comportarmi con mio figlio?"

"Sono un ragazzo che pretende rispetto! Ma lei non lo sa che cos'è, non è vero Malfoy?"

"Ti ho già minacciato più volte Potter! Guardati alle spalle, giuro che farai una brutta fine!" Mostrando i denti affilati andandosene poi a passo lento.

Dopo che Lucius si allontanò, mi voltai verso Draco.

"Tutto bene?" Chiesi per poi sfiorargli la spalla.

Draco mi prese una mano e me la strinse appena.

"Si, grazie, ma non dovevi. Non sai con chi ti sei messo contro..." Disse ancora sconvolto e impaurito per me.

Sorrisi. "Va tutto bene, tuo padre non mi spaventa."

Draco mi guardò e poi all'improvviso mi abbracciò forte. "Grazie!"

Rimasi stupito e gli accarezzai una spalla.

"Ti adoro Draco. Non potevo proprio rimanere del tutto impassibile alle sue offese."

I suoi occhi di ghiaccio diventarono luminosi.

"Anche io."

"Ti va di fare una passeggiata? Mi si è chiuso lo stomaco."

"Certo!" Risposi con entusiasmo.

Lui fece un mezzo sorriso e ci avviammo fianco a fianco verso il parco imponente del Castello immerso dalla neve.

Drarry ~ Amore improvviso Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora