CAPITOLO 6

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《Allora?》chiesi impaziente, che diavolo gli era passato per la mente,ci conosciamo, si presenta fuori scuola, mi obbliga ad andare a pranzo con lui, mi chiama stupida, mi urla addosso, mi dice di stare zitta, di non fargli domande, per un giorno e mezzo non si fa ne sentire ne vedere e si presenta al mio appuntamento con il mio migliore amico urlandogli addosso e dicendogli che se ne deve andare, questo è il ragazzo più strano che abbia mai conosciuto, un attimo prima era scorbutico, presuntuoso, freddo e arrogante e un attimo dopo era dolce, tenero, timido, ma cosa si nasconde veramente sorto questo ragazzo dall'aria cattiva e dagli splendidi occhi verdi, ma comunque ora mi doveva una spiegazione per il suo comportamento e sopratutto perché aveva detto ad Andrea che era il mio ragazzo, doveva spiegarmi un paio di cosette

《Allora cosa?》mi chiese come se non ci fosse nulla di strano o di cui discutere, che faccia tosta proprio, era proprio bravo a far finta di niente, ma stavolta non se la sarebbe cavata tanto facilmente

《Io proprio non ti capisco, prima mi inviti a pranzare con te, poi mi accompagni a casa e mi dici che ci rivedremo, poi non ti fai sentire per quasi 2 giorni e infine ti piombi al mio appuntamento e rovini tutto!》dissi esasperata ed alzando un po la voce giusto per fargli capire che ero arrabbiata, chi gli dava tutti questi diritti su di me, se si credeva di essere il padrone del mondo beh si sbagliava

《Quello è il tuo ragazzo? 》 mi chiese guardandomi dritta negli occhi come se stesse cercando lì la mia risposta, Andrea non è il mio ragazzo ma poi a lui che gliene importa

《Non sono affari tuoi》dissi col tono più freddo e distaccato che avevo.

Lo vidi serrare la mascella e chiudere le mani a forma di pugno, chiuse gli occhi come se stesse contando fino a dieci e poi li riapri

《Sì invece》disse con tono un po arrabbiata, penso che si stesse trattenendo si vedeva dagli occhi socchiusi e dalle nocche ormai diventate bianche per la molta forza che ci metteva

《No invece, non sei mio padre》dissi con tono arrogante e indifferente non permettevo a nessuno di comportarsi così con me tanto meno ad uno sconosciuto

《Non è il tuo tipo》disse guardandomi per studiare ogni mia reazione

《Ma tu che ne sai di quali siano i miei tipi o le persone che devo frequentare, tu non sei niente per me》disse accentuando le ultime parole, a quel punto si innervosi molto e mi prese per un polso stringendomi forte

《Ahia lasciami Cristian, mi fai male》dissi cercando di liberarmi ma fu tutto inutile mi facevo solo più male perché aumentava la stretta.

Si avvicinò pericolosamente al mio viso ,eravamo a pochi centimetri di distanza

《Ascoltami bene ,non sarò niente per te, ma ascoltami bene quello non se ne frega niente di te vuole solo entrarti nelle mutande e quando lo farà non dire che non ti ho avvertita》così dicendo mi lascio il braccio e si volto incamminandosi

《Hey dove stai andando》dissi urlandogli dietro ma non mi rispose

《Cristian!》mi ignoro ancora così decisi di corrergli dietro, non avevamo ancora finito di parlare.

Finalmente lo raggiunsi e lo presi per un braccio.

Scanso il mio tocco freddamente e si giro di scatto guardandomi

《Che vuoi?》aveva gli occhi scuri sembravano quasi neri, era così che diventavano quando era arrabbiato

《Non abbiamo ancora finito di parlare》gli dissi mettendomi di fronte a lui

《Sì invece, non abbiamo più nulla da dirci》così dicendo si voltò di nuovo con l'intento di andarsene

《Perché non mi hai pensata per quasi 2 giorni quando hai detto che ci saremmo rivisti? E poi perché hai detto Ada Andrea che sei il mio ragazzo?》si fermò di colpo ascoltando mi è potei osservare le sue spalle alzarsi e abbassarsi

《Non ero obbligato a rivederti, volevo solo divertirmi un po con te ma poi quando ho visto che volevi qualcosa di serio ho capito che era meglio che non ci vedessimo più e poi quando ti ho vista qui con quel tizio ho pensato di rovinarti l'appuntamento, tutto qui contenta?》non potevo credere alle sue parole, non esisteva una persona più orribile e spregevole di lui, mi senti una fitta al cuore come se mi avessero pugnalata, non avrei mai dovuto fidarmi di lui d'altronde io non lo conoscevo, non sapevo nulla di lui, avrei dovuto immaginarlo, ma sono sempre la stupida ragazza ingenua che crede che tutto il mondo sia buono, che stupida, stupida, stupida che sono.

Con quel poco di coraggio che mi è rimasto decido di finirla qui e andarmene

《Beh allora spero che ti sia divertito a giocare con me!》dissi con un filo di voce e con il cuore in gola

《Nata.....》cerco di parlare ma non glielo permisi

《Non voglio rivederti mai più! 》urlai con tutta la forza che avevo, in quel momento tutti sentimenti, rabbia, odio, delusione, disprezzo, li gettai tutti fuori, esplosi come una bomba.

Mi girai e me ne andai correndo via non volevo più rivederlo, lo odio, come ha potuto giocare così con me, quale razza di persona farebbe una cosa simile, mi tremavano le gambe forse perché stavo letteralmente correndo così decisi di fermarmi e sedermi su una panchina per prendere un po d'aria.

Mi sentivo la testa esplodere e le tempie pulsarmi, ormai era sera ed era calato il buio, mi sentivo stanca morta, tutto ciò che volevo era addormentarmi e svegliarmi il giorno dopo scoprendo che è stato solo un brutto sogno, ma so che questa è la realtà e la realtà è che lui di me non se ne frega niente, voleva solo divertirsi e io come una cretina ci sono cascata.

Alzai la testa al cielo e iniziai ad osservare le stelle brillare desiderando di essere lì con loro.

CRISTIAN'S POV

La senti urlarmi dietro con tutta la forza che aveva e in quel momento capi quanto l'avevo ferita, ma era giusto così, doveva odiarmi.

Senti i suoi passi veloci sempre più lontani ma non avevo il coraggio di voltarmi e vederla correre via, via da me. In questo momento mi odio con tutto me stesso, non volevo che lei soffrisse a causa mia ed è per questo che ho dovuto ferirla, lei si merita qualcuno migliore di me, che la renda felice e non la faccia soffrire, però non di certo quel bigotto con cui stava oggi, però non credo che siano fidanzati, non c'era stato neanche un bacio o un 'abbraccio tra di loro anche se si vedeva da un miglio che lui la desiderava ma se si sarebbe azzardato ad avvicinarsi a lei, gliela avrei fatta pagare cara, anche se sarei potuto essere meno strano con lei, lo ferita davvero molto, spero che un giorno riesca a perdonarmi.

Mi sento uno schifo ho bisogno di sfogarmi un po e so già da chi andare.

Bussai a quella porta ormai a me troppo conosciuta, mi apri una ragazza alta, snella, capelli biondi e lunghi, la tipica ragazza tutta tette e culo e niente cervello

《Cristian》disse lei entusiasta mettendomi le braccia al collo e abbracciandomi.

Io restai li impassibile senza muovere un muscolo lasciandole fare tutto da sola

《Ciao Trisha》dissi con tono freddo e distaccato, non me ne fregava niente di Trisha e lei lo sapeva, tutto ciò che volevo da lei era sesso, nient'altro e a lei stava bene

《Che ci fai qui?》chiese sfoggiando il suo sorriso a 32 denti come se sperasse avesse un qualche effetto su di me

《Sai perché sono qui Trish》dissi guardandola dritta negli occhi facendole capire le mie intenzioni

《Certo, entra pure》disse spostandosi facendomi entrare.

Dovevo togliermi dalla testa quella ragazza, dovevo e speravo che Trish ci riuscisse, doveva riuscirci altrimenti mi sarei rovinato con le mie stesse mani.

Il mio migliore incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora