CAPITOLO 7

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NATASHA'S POV

Mi sentivo debole, fragile, come se mi avessero pugnalata nel fianco, ma perché, perché dovevo continuare a soffrire e rimanere delusa dalle persone che amavo, anni fa giurai a me stessa che non avrei mai più permesso a nessuno di ferirmi, ed ora dopo tutto questo tempo ho permesso che ancora un'altra persona mi ferisse e a poco a poco il mio cuore si sta distruggendo in mille pezzettini e non potrà mai più essere riagiustato, sono solo un illusa che crede che il mondo sia buono ma la verità è che il mondo è crudele e la vita è uno schifo.

Mi mostro forte e indifferente agli altri ma in realtà sono una ragazza sensibile e timida che ha bisogno di qualcuno che la ami e che la faccia sentire speciale ogni giorno di piu, che mi dica che ha bisogno di me e che sono la persona più importante della sua vita.

Una persona che ti stia accanto nel bene e di più nel male e che quando sbagli non ti giudicherà per i tuoi errori ma ti aiuterà a superarli e ad andare avanti perché la vita è fatta di errori e di perdono.

Una persona che nei momenti difficili ti guarda negli occhi e ti dice "Sono qui con te, non ti lascio sola".

Una persona che quando ti vede piangere ti asciuga le lacrime con i pollici e ti stringe a se con la speranza di trasmetterti un po della sua forza e del suo calore.

Una persona che nei momenti bui è pronta li ad illuminarti con la sua luce e ti fa sentire a casa, che nelle giornate fredde è li pronta a riscaldarti con il suo calore.

Questo è ciò di cui ha bisogno ogni persona nella propria vita, di qualcuno che ti stia affianco e che ti ami incondizionatamente.

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Era ormai più fu mezz'ora che camminavo senza meta è senti delle gocce d'acqua bagnare il mio viso.

Ha incominciato a piovere, ma non ci faccio caso è continuo a camminare, sembrava una giornata così bella, solare e all'improvviso il tempo è cambiato così come se rispecchiasse il mio umore.

Dopo qualche minuto che stavo camminando senza meta mi ritrovai davanti quella casa a me familiare così andai alla porta a bussare aspettando che venisse ad aprirmi.

ISABELLA POV

Avevano bussato alla porta e sinceramente non avevo la più pallida idea di chi potesse essere così andai ad aprire.

In quel momento non riconoscevo la ragazza che avevo davanti, lo sguardo basso e le braccia lungo i fianchi con le spalle basse.

《Naty》riuscì a sussurrare.

Era completamente zuppa e tremava per via del freddo.

Non voglio credere che si sia messa a camminare sotto questo temporale.

La vedo alzare il viso dopo un paio di secondi e noto solo ora i suoi splendidi occhi verdi completamente arrossati, lasciando spazio non più a un verde ma a un grigio privo di colore e di emozioni.

Tempo fa vidi Natasha in queste condizioni perché aveva litigato di brutto con il padre, una litigata che non si ricorda per tutta la vita, e già in quel caso lei venne da me distrutta dal dolore e dalla delusione.

Mi distruggeva vederla in quello stato, li fuori casa mia completamente bagnata e gli occhi rossi per via delle lacrime e distrutta dalla stanchezza e dal dolore proprio come quel giorno.

《Naty che fai lì fuori, dai entra》la feci entrare e timidamente si accomodo nel salotto come se non ci fosse mai venuta prima

《Siediti》le dissi indicando le il divano con il braccio.

Il mio migliore incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora