CAPITOLO 16

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NATASHA'S POV

Stavamo camminando da 15 minuti, più o meno fino a che non arrivammo in un parco che si trovava non troppo lontano da casa mia.

Era completamente deserto e le giostre erano immobili, c'eravamo solo noi due e il silenzio.

Si fermò dandomi le spalle, la sua altezza mi sovrastava, mi sentivo una bambina in confronto a lui, è della stessa altezza di Christian anche se le spalle di quest'ultimo sono più larghe.

Ma come sono passata da Andrea a Christian? Ok, basta.

Non si era ancora voltato verso di me, le sue spalle si alzavano e si abbassavano velocemente per via del suo respiro irregolare, come se stesse cercando la forza per fare o dire qualcosa, ma cosa?

Perché si stava comportando in questo modo, l'ultima volta che ci siamo visti non è finita molto bene, ha avuto come dire uno scontro con Christian e gli ho detto di andarsene e lasciarci soli, forse vuole chiedermi chi è Christian, spero di no perché mi sentirei imbarazzata a dirgli chi è.

Il silenzio stava diventando insopportabile e volevo sapere perché mi ha condotta qui dicendomi che voleva parlarmi quindi decisi di rompere questo silenzio

《Andrea》dissi richiamandolo, ma lo dissi talmente piano che non sapevo se mi avesse sentita, ma quando lo vidi girarsi allora capi che mi aveva sentito perfettamente.

Finalmente si giro e il suo sguardo si scontro subito con il mio come i nostri occhi, anche se mi era difficile mantenere il contatto perché mi sentivo un po imbarazzata anche se non capivo il perché, in fondo è il mio migliore amico

Passarono alcuni secondi e continuavamo a fissarci senza dire niente, ma non c'è la facevo ad essere osservata così, quindi decisi di rompere il ghiaccio

《Perché mi hai portata qui?》gli chiesi cercando di sembrare il meno agitata possibile

Lo vidi prendere un profondo respiro e chiudere gli occhi leggermente per poi riaprirli e diventare serio

《Volevo parlarti》disse con tono serio e sicuro, i suoi occhi ancora incollati ai miei

《Questo lo avevo capito, ma di cosa?》gli chiesi non sopportando più quella situazione, di che vuole parlarmi

《Beh.....volevo......volevo chiederti scusa, sai per quello che è successo quando siamo usciti》disse con tono meno sicuro e con un po di nervosismo

《Ma scherzi, casomai sono io che devo chiederti scusa non tu》dissi facendo un piccolo sorriso ma quando vidi che lui non ricambio allora capi che c'era qualcos'altro sotto

《Andrea che succede?》gli chiesi mettendomi dritta e avvicinandomi di più a lui

《Niente》disse abbassando lo sguardo appena mi avvicinai

《Non è vero, lo sappiamo entrambi che c'è qualcosa》gli dissi poggiandogli una mano sulla spalla, a quel contatto lui alzo subito lo sguardo su di me

《Dimmelo ti prego, non voglio vederti cosi》dissi dolcemente e con un po di tristezza nel tono della mia voce, volevo bene ad Andrea e mi faceva star male vederlo così

《Chi è quel ragazzo che è venuto quando siamo usciti?》disse guardandomi dritta negli occhi e con una durezza che quasi mi spavento.

Rimasi un po confusa a casa quella domanda ma forse in fondo è vero, anch'io se si fosse presentata una ragazza che mi diceva di lasciar stare Andrea gli avrei chiesto chi fosse

《Un amico》risposi semplicemente

《È solo un amico?》mi chiese guardandomi attentamente come per vedere se stessi cercando di mentirgli

Il mio migliore incuboDove le storie prendono vita. Scoprilo ora