capitolo 9-Fu allora che decisi di compiere il mio Piccolo Grande Errore

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Non capivo. Non riuscivo a capire. Dove potevamo trovare altri 10.000€? Se fossimo stati in normali condizioni economiche sarebbe stato più semplice, ovviamente sono sempre 10.000€ e non 10.000 caramelle, ma qualcosa si poteva sempre fare. In condizioni di fallimento dell'azienda e che i miei risparmi erano solo 2.000 € e non sarebbero bastati nemmeno a pagare una rata del riscatto non mi rimase altra scelta di compiere il mio PICCOLO GRANDE ERRORE.
In preda al panico e alla mania di racimolare questi fatidici 10.000€ andai in camera mia e mi sdraiai sul letto per pensare a una soluzione del problema. Dopo nemmeno 10 minuti avevo un'idea, una microscopica idea farfugliava nei meandri più nascosti della mia mente. Mi ricordai di una certa signora Rosaria,una ricchissima donna sulla quarantina che amava la vita movimentata. Rammentai che lei non tornava a casa prima delle 23 quindi fino ad allora avevo tutta casa libera. Le nostre case erano separate da una ventina di centimetri facilmente annullabili con un passo. Scavalcai il mio balcone e salii su quello della signora Rosaria. Lasciava sempre la porta del balconcino aperta. Entrai. Guardai ciò che mi circondava. Ero in camera da letto. Perlustrai tutta la camera fino a trovare una cassaforte. Provai la sua data di nascita, sbagliato. Provai con quella di sua figlia, sbagliato. Mi ricordai del suo cane Zeus e inserii la sua data di arrivo (la ricordavo perchè era il giorno dopo il compleanno di mia madre) esatto. Presi 10.000€ e me ne andai. Tornai in camera, posai il denaro in un cassetto e andai da mia madre per darle il denaro:
-Ti prego non fare domande.- dissi
-Dove hai preso il denaro?
-Mamma! Ti ho pregato di non fare domande
-Okay va bene. Questa sera papà dovrebbe andare all'incontro con questo rapitore e consegneremo il denaro.
-Va bene.
Detti questo abbracciai mia madre. La sera mio padre andò come da copione all'appuntamento. Dopo una trentina di minuti tornò con Charlotte:
-Charlotte- avevo gli occhi luci ma corsi da lei e la abbracciai
-Marie...-ricambiò l'abbraccio
-Cosa ti hanno fatto? Ti hanno trattato bene?
-Era solo un disperato
-Hai visto chi era?
-No. Ha indossato un cappuccio per tutto il tempo.
-Vieni qui figlia mia- interruppe mamma.
Si abbracciarono forte e dopodiché mangiammo la pizza. Quando andai a letto sussurrai un "Mi sei mancata e mi mancherai" perché sì, sapevo quello che avevo fatto e quali fossero le conseguenze.

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𝐒𝐏𝐀𝐙𝐈𝐎 𝐀𝐔𝐓𝐑𝐈𝐂𝐄
𝑊𝑜𝑤, 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑠𝑡𝑎 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜. 𝑉𝑖 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜 𝑣𝑒𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑜𝑟𝑒. 𝑆𝑒 𝑣𝑖 𝑒' 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑖𝑢𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑡𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑒𝑙𝑙𝑖𝑛𝑎✰ 𝑜 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜.
-ᗷᗩᑕI ᗰᗩᖇY☾𑁍
𝑃𝑆. 𝐷𝑎𝑡𝑎 𝑙'𝑒𝑚𝑒𝑟𝑔𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑠𝑎𝑛𝑖𝑡𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑣𝑖𝑣𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑣𝑖 𝑐ℎ𝑖𝑒𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒' 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑖' 𝑐𝑒 𝑙𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒𝑚𝑜!!

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